F1 | Andretti: "Gli altri team ci vedono come buzzurri"
Michael Andretti ha parlato a Bloomberg Originals riguardo l'eventuale ingresso in F1 del suo team: "Gli altri ci considerano buzzurri, ma noi abbiamo tutti per fare bene, compreso il sostegno di GM e Cadillac".
Andretti sta lavorando per entrare in Formula 1, ma questo potrebbe accadere non prima del 2025 nonostante l'approvazione della FIA ottenuta poche settimane fa.
Per poter entrare come 11esimo team, Andretti dovrà però concordare i termini commerciali con la Formula One Management, cosa che al momento è tutt'altro che garantita dal momento che i vertici della stessa si sono mostrati piuttosto tiepidi riguardo alla presenza di un team in più sulla griglia di partenza.
Michael Andretti ha recentemente parlato a tal proposito in un video diffuso su YouTube da Bloomberg Originals. Il boss della scuderia ha dichiarato di essere sorpreso dalla decisione con cui gli altri team si stanno opponendo all'entrata del team Andretti in F1.
"Dobbiamo renderci conto di cosa stiamo facendo. Stiamo entrando in una cosa in cui c'è tanta politica e cose di quel tipo. E' così e basta e dovremo farcene una ragione. Non pensavo che sarebbe stato così difficile entrare in F1. Ma dimostreremo il nostro valore per poterlo fare".
Poi ha aggiunto: "Prima di tutti, gli altri team pensano che qui siamo un gruppo di buzzurri e che non sappiamo cosa stiamo facendo. Ma dato che abbiamo molta esperienza nelle corse, potremmo affrontare la questione da un punto di vista differente, e potrebbe funzionare".
Andretti non crede alla tesi secondo cui il suo arrivo in F1 sarebbe dannoso per gli altri team e pensa che ci sia il potenziale per far crescere ulteriormente il campionato.
"Riteniamo che l'aggiunta di altre due vetture possa solo aiutare lo sport. Certo, ci porterà via una fetta della torta legata ai premi in denaro e di tutto il resto, ma pensiamo di poter dare di più di quello che prenderemo della torta".
Photo by: Andretti Autosport
Andretti Cadillac logo
Andretti ritiene che il modo in cui il suo team intende partecipare sia totalmente differente da quello in cui Haas ha affrontato le cose avendo un rapporto di clientela con la Ferrari.
"Haas non aveva infrastrutture, non poteva costruire la loro auto. Sono delle mini-Ferrari, perché comprano tutto il possibile dalla Ferrari e hanno anche ingegneri che arrivano da Maranello. Mettere le macchine in pista è la parte più facile".
"Noi dovremo costruire la nostra auto. E se vedeste quanto è grande l'affare... Voglio dire, è una grande impresa. Ci sono documenti e probabilmente, non so, 500 pagine di regolamenti".
"In IndyCar compri la vettura e sei subito a posto, mentre in F1 devi costruire letteralmente la vettura da zero. Penso che avere un vero team americano, che costruisca la macchina e il motore negli Stati Uniti, creerà un grande interesse negli USA".
Andretti ha anche affermato che se dovesse ottenere il nulla osta per correre in F1, avrebbe risorse e capacità per essere competitiva: "Non siamo ancora arrivati al punto di esordire, ma sentiamo di avere un piano fantastico. Abbiamo General Motors e Cadillac dietro di noi, e questa è una cosa, un supporto enorme".
"Quindi penso di avere tutti gli ingredienti per essere un giorno un team competitivo, e poi speriamo di poter venire a patti con la Formula 1 per essere in grado di correre. Se riusciamo a entrare, sarà una grande cosa per questo sport".
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