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F1 | Red Bull: migliorate le partenze lavorando sulle procedure

Al termine del Gran Premio del Messico, Max Verstappen ha elogiato i progressi compiuti dal team sulle partenze, aspetto in cui la RB19 nella prima parte di stagione aveva mostrato una certa inconsistenza anche a causa di alcuni problemi poi risolti nel corso del campionato. L'olandese ha inoltre spiegato che, assieme ai suoi ingegneri, ha lavorato per migliorare le procedure, come la preparazione delle gomme al via per migliorare l'aderenza e la gestione delle impostazioni della frizione.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19 alla partenza

Nel corso della prima parte di campionato, in più di qualche occasione la Red Bull si era resa protagonista di qualche partenza sottotono perdendo così delle posizioni alla prima curva, come ad esempio nel Gran premio d’Australia o in quello di Gran Bretagna. Dall’altra parte, vi sono però state anche occasioni in cui i due piloti della scuderia di Milton Keynes sono stati in grado di fare la differenza allo spegnimento dei semafori, riuscendo così a trovarsi nella condizione di poter soffiare il primo posto agli avversari, come in Ungheria, dove un buon scatto al via si è rivelato cruciale per sopravanzare Lewis Hamilton.

Vi è stata quindi una certa inconsistenza da parte della RB19 in fase di rilascio e progressione durante il mondiale, ma lo stesso team ha confermato che le partenze non sono state certe il punto di forza di questa monoposto. Per questo motivo, dietro le quinte piloti e ingegneri hanno lavorato duramente per capire cosa non stesse funzionando, provando a trovare una soluzione che garantisse maggior consistenza e costanza.

Ripercorrendo l’ultimo weekend di azione in pista, uno degli aspetti centrali nel successo di Max Verstappen in Messico è stata proprio la partenza, con uno scatto fulminante dalla terza casella che gli ha permesso di affiancare subito Carlos Sainz e di portarsi in una condizione tale da poter attaccare il poleman Charles Leclerc. Anche nella successiva ripartenza dopo la bandiera rossa l’olandese è poi stato in grado di mantenere la prima posizione, nonostante avesse preso il via su gomme hard rispetto alle medie di Lewis Hamilton.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Christian Horner ha riconosciuto che le partenze abbiano rappresentato un piccolo punto debole della RB19, ma il lavoro dietro le quinte sembra pagare: “Le partenze non sono state probabilmente il nostro punto di forza quest'anno, ma certamente le tre partenze di oggi sono state tutte a razzo. In questo giorno, con le condizioni, l'asfalto e tutto il resto, i ragazzi hanno fatto molto bene", aveva spiegato il Team Principal, rimarcando come anche Sergio Perez fosse stato autore di un ottimo scatto allo spegnimento dei semafori dalla terza fila, tanto da inserirsi nella lotta per le posizioni di vertice prima dell’incidente.

Dopo la corsa, Verstappen ha spiegato come il team abbia lavorato per migliorare le partenze, indicando come una revisione della fase di preparazione sia stata fondamentale per fare un passo in avanti: "Si tratta solo di migliorare un po' le nostre procedure: capire il grip degli pneumatici, le impostazioni della frizione, credo che siamo stati un po' più precisi in questo senso”.

"All'inizio dell'anno abbiamo avuto qualche piccolo problema che abbiamo risolto, ma pensavo comunque di non fare le cose giuste con le temperature e le impostazioni della frizione. È tutto molto sensibile. Se sei anche solo vicino [al limite], potresti avere troppo pattinamento della gomme. È un equilibrio molto difficile da ottenere e credo che oggi [durante la gara], in particolare, sia stato molto buono".

Max Verstappen, Red Bull Racing alla conferenza stampa post-gara

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing alla conferenza stampa post-gara

Infatti, per quanto i team non possano intervenire attivamente, il lavoro di preparazione rimanere comunque fondamentale, sia per la definizione di quanti bornout effettuare sulla griglia per portare le coperture in una buona finestra, sia per la gestione delle temperature dei vari elementi che contribuiscono ad aver un buono scatto in partenza.

Un lavoro già menzionato dallo stesso Verstappen la settimana precedente al GP del Messico, ovvero alla fine della sprint race dell’appuntamento degli Stati Uniti. Il tre volte campione del mondo aveva infatti preso il via dalla pole position conquistata in mattinata e sapeva quanto riuscire a mantenere la testa della corsa in curva uno avrebbe potuto rivelarsi fondamentale per estendere il proprio vantaggio già nei primi istanti di gara. In quel caso l’olandese fu autore di un ottimo scatto e, al termine della corsa, ringraziò pubblicamente via radio Michael Manning, uno dei suoi performance engineer con cui aveva lavorato sulle partenze.

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