F1 | Alpine: si punta su nuove figure per dirigere le due sedi
Alpine continua il suo processo di trasformazione puntando su due nuove figure che ricopriranno il ruolo di direttore operativo per le fabbriche di Enstone e Viry-Chatillon, in modo da poter seguire quotidianamente quanto avviene in sede. Ciò aiuterà anche Bruno Famin a liberarsi da alcuni dei suoi compiti come Vice-Presidente della sezione Motorsport in modo da potersi concetrare su quanto avviene in pista. A gestire la sede di Enstone sarà una figura esterna alla F1, James Woods, il quale però può contare sulle precedenti esperienze alla Lotus Cars e alla McLaren Automotive.
Il 2023 ha rappresentato un anno di grandi cambiamenti per Alpine, con una rivoluzione a livello dirigenziale e organizzativo che ha portato all’addio di Otmar Szafnauer e alla promozione di Bruno Famin, in precedenza ai vertici del programma Power Unit dopo l’esperienza alla FIA.
Inizialmente Famin era stato nominato come Team Principal ad interim, ma i vertici della casa francese hanno deciso di puntare sulla stabilità, confermandolo nel medesimo ruolo anche per il 2024. Tuttavia, nel frattempo Famin è stato nominato anche Vice-Presidente della sezione Motorsport, il che lo ha reso responsabile non solo per il progetto Formula 1, ma anche per il ritorno di Alpine nella massima categoria del WEC con la A424 LMDh.
Una sfida ambiziosa, soprattutto per una squadra che si sviluppa in due strutture differenti, dato che una sede si trova a Viry-Chatillon in Francia e l’altra a Enstone in Gran Bretagna. Alla fine dello scorso anno, Famin aveva indicato proprio come il rapporto di collaborazione tra i due impianti rappresentasse una di quelle aree in cui compiere dei progressi.
Alpine A524
Photo by: Alpine
Al fine di concentrarsi sul suo ruolo di Team Principal, Famin ha quindi scelto di apportare delle modifiche alla struttura organizzativa della squadra, assumendo nuove figure che lo aiuteranno a sgravarsi da alcuni compiti, tra cui la gestione delle due sedi. Ad occuparsi della gestione della struttura di Viry, dove vengono sviluppate le Power Unit, sarà Audrey Vastroux, il quale conosce molto bene il mondo Renault avendo lavorato in azienda per ben 18 anni. Al contrario, a supervisionare il lavoro a Enstone sarà James Woods, una figura esterna al mondo Formula 1 ma con una lunga esperienza alla Lotus Cars e in McLaren Automotive.
“Nella seconda metà dell’anno abbiamo apportato delle modifiche, in particolare al modo in cui opera il team a bordo pista, che hanno portato a un successo immediato e tangibile. L'obiettivo è ora quello di estendere questa dinamica a tutto il team Alpine e di iniziare il 2024 con il piede giusto per garantire standard elevati e mantenere l'eccellenza operativa”, ha spiegato Famin prima di introdurre le due nuove figure.
"Spero davvero che questi due COO [Chief Operating Officer], a Enstone e a Viry, rappresentino un forte sostegno sia per me che per tutti gli addetti ai lavori. Avere qualcuno sempre in sede al 100% a Viry e qualcuno sempre in sede al 100% a Enstone ci aiuterà sicuramente nelle operazioni quotidiane, ma anche nello sviluppo di miglioramenti nei nostri processi. Con 24 gare all'anno è complicato essere lontani. È bene avere qualcuno in loco".
Bruno Famin, vicepresidente Alpine Motorsports
Photo by: Alpine
Nel suo ruolo di Vice-Presidente Motorsport e di Team Principal, infatti, Famin dovrà seguire le squadre sui campi di gara in giro per il mondo: dopo i test pre-stagionali di F1 in Bahrain ci saranno in sequenza anche il prologo del WEC in Qatar con il debutto ufficiale della A424 e il Gran Premio dell’Arabia Saudita, motivo per il quale rimarrà per oltre tre settimane lontano dalle basi operative. Avere qualcuno sia a Enstone che a Viry rappresenterà un modo per rimanere costantemente in contatto con le due fabbriche.
A Enstone, Woods si occuperà di gestire una struttura in continua via di espansione, non solo dal punto di vista del personale, ma anche delle strutture. Negli ultimi due anni Alpine ha infatti deciso di proseguire gli investimenti puntando su strumenti all’avanguardia per rafforzarsi: ad esempio, il simulatore attualmente in uso ha quasi vent’anni alle spalle, motivo per il quale si è scelto di ammodernare quest’area in vista del 2026. Ai tempi della Lotus il team contava meno di 500 dipendenti nella sede britannica, ma con il ritorno in veste ufficiale di Renault e di Alpine, il personale è incrementato in maniera considerevole.
Ci si è chiesti il perché la casa francese abbia deciso di affidare il ruolo di COO della fabbrica di Enstone proprio a Woods, che non ha esperienza nel mondo della Formula 1. Tuttavia, secondo Famin proprio l’aver lavorato alla Lotus Cars e alla McLaren nel settore Automotive rappresentano un incentivo importante, che lo aiuteranno anche a prendere decisioni più efficienti dal punto di vista della gestione del budget.
"La posizione di COO è una posizione di back office", ha dichiarato Famin a proposito di Woods, interpellato da Motorsport.com.
Visione aerea della factory Renault a Viry-Châtillon
Photo by: Renault
"Abbiamo bisogno di qualcuno che conosca le operazioni. In questo momento è alla Lotus Cars e per molto tempo è stato alla McLaren Automotive. È un uomo che viene dalla fabbrica. Questo è ciò di cui ho bisogno per gestire la fabbrica. Abbiamo un direttore tecnico e lui non interferirà con il direttore tecnico, il suo ruolo sarà quello di dare al direttore tecnico e al direttore sportivo i mezzi per lavorare, seguendo il budget, la conformità e altri aspetti”.
"È un uomo molto pragmatico. Non è un uomo di F1, ma non abbiamo bisogno di un uomo di F1 per questo. Anche in questo caso, si tratta di un lavoro di ufficio, e lui ha molta esperienza, è molto pragmatico e vicino alle persone. Non ha paura di apportare cambiamenti e avrà una visione nuova di ciò che stiamo facendo".
Woods ha lavorato nel gruppo Lotus per 11 anni a partire dal 2005 ricoprendo diversi ruoli, tra cui quello di responsabile della produzione. È stato alla McLaren Automotive come responsabile del lancio di nuovi modelli dal 2016 al 2023, prima di tornare alla Lotus come direttore della produzione nel maggio dello scorso anno.
Una scelta differente rispetto a quella presa per Viry, dove è invece stato promosso internamente Vastroux, in squadra dal 2006. Dopo aver ricoperto il ruolo di addetto ai test, il francese ha scalato i ranghi divenendo responsabile dell'ufficio gestione progetti e direttore dei test e delle operazioni.
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