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F1 | Alonso: "La qualifica era la sessione migliore, ora la peggiore"

Dopo quanto successo ad Abu Dhabi, Fernando Alonso ha nuovamente affrontato il tema degli scenari che si possono creare in qualifica. Dal suo punto di vista, quella che in passato era la miglior sessione del weekend, dove si poteva andare davvero al limite, oggi è diventata la peggiore del fine settimana, dati i tanti elementi di cui tenere conto, come la preparazione delle gomme, i track limit, gli impeding e altri aspetti. Per questo lo spagnolo ha proposto un cambio di format, con l'idea di tornare al giro singolo.

Fernando Alonso, Aston Martin F1 Team

Nel corso degli anni, il format delle qualifiche si è evoluto in più occasioni, alle volte con modifiche minori mentre in altre con interventi più sostanziali. Tuttavia, recentemente qualche pilota ha mosso delle critiche verso l'attuale format, tra cui Fernando Alonso, che qualche mese fa aveva chiesto il ritorno al giro singolo, come avveniva quando debuttò in Formula 1 a inizio anni 2000.

Durante il weekend del Gran Premio di Singapore di quest'anno, infatti, era stato inizialmente deciso di eliminare il tempo massimo con cui si poteva percorrere un giro in qualifica, teoricamente voluta per evitare che i piloti procedessero troppo lentamente in pista. Normalmente, nelle qualifiche viene imposto un limite massimo di tempo da rispettare, pena il rischio di essere sanzionati sulla griglia di partenza.

Ma nella convinzione che, in quella specifica occasione, il dover rispettare questa restrizione avrebbe danneggiato la preparazione degli pneumatici su un tracciato particolarmente sensibile da questo punto di vista come quello di Marina Bay, in particolare per l'asse posteriore, i piloti spinsero per l'eliminazione del tempo massimo.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Tuttavia, alla fine della Q1 ci furono diversi episodi controversi, inizialmente non penalizzati, seppur pochi giorni dopo la stessa FIA ammise l'errore. Al di là del discorso sanzione, in quel caso Fernando Alonso sottolineò come quegli episodi fossero la dimostrazione di come l'attuale format non sia più adatto per questa Formula 1. 

Alonso propose di tornare al sistema utilizzato nel 2003, in cui le auto girano individualmente: "Ho detto molte volte che c'è un solo modo per trovare una soluzione: le qualifiche con giro singolo. Tutte le altre soluzioni possono essere testate, ma non funzioneranno mai perché troveremo un modo. Penso che il formato delle qualifiche sia obsoleto. È lo stesso da 20-25 anni, ma le auto non sono più le stesse. Abbiamo motori ibridi, dobbiamo caricare [la batteria], dobbiamo raffreddare gli pneumatici, quindi l'unico modo per andare avanti è un giro singolo".

Il problema di fondo è che, come spiegato da Kevin Magnussen, in qualsiasi situazione si verrà a creare su qualsiasi circuito, con gli effetti che poi varieranno a seconda delle caratteristiche della pista. Se non si attende a inizio giro, lo si farà alla fine della tornata, perché i piloti devono prendere spazio per evitare di finire nell'aria sporca o per assicurarsi il margine ideale per sfruttare una scia. Ad esempio, lo stesso Alonso è stato suo malgrado protagonista di un episodio simile in occasione del GP degli Stati Uniti di quest'anno: dato che il team si era attardato nel far uscire i propri piloti e che si era poi formata la coda in pit lane, l'asturiano ha dovuto spingere per passare sul traguardo prima della bandiera a scacchi, non potendo così preparare al meglio le gomme.

Chiaramente, anche con il format del giro singolo proposto dallo spagnolo vi sarebbero degli elementi che andrebbero a favore o contro determinati piloti: su diverse piste si rischierebbe di avere una sensibile evoluzione della pista, oppure un cambiamento nelle condizioni meteo.

Tuttavia, dopo il GP di Abu Dhabi, Alonso ha confermato la sua tesi, soprattutto tenendo a mente quanto successo nella pit lane. Dopo che al venerdì Max Verstappen aveva superato Lewis Hamilton in pit exit, il quale stava procedendo lentamente per prendere spazio, la F1 aveva introdotto una regola che vietava i sorpassi all'uscita in qualifica. Proprio questa regola ha riportato alla ribalta il tema del format, su cui è intervenuto nuovamente Fernando Alonso.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

"Dimostra che il formato delle qualifiche è obsoleto. Non possiamo avere queste cose e questo stress. Una volta era la sessione più bella del fine settimana, in cui le auto prendevano vita e si guidavano vetture velocissime. Ora è la sessione peggiore del weekend per i team, per i piloti, per la gestione del traffico, per i track limit, per andare dai commissari, per non rispettare il delta, per gli impeding e cose del genere. Siamo tutti felici che sia finita e non dovrebbe essere così".

Soprattutto in appuntamenti come quelli di Yas Marina, dove si sono visti distacchi particolarmente ridotti in Q1 che hanno poi portato anche all'eliminazione di Carlos Sainz dopo pochi minuti, secondo il pilota dell'Aston Martin ora si devono prendere più rischi.

"Purtroppo si rischia di più, perché non è possibile essere un po' più tranquilli in una curva e perdere un decimo [di secondo]. Non puoi più permettertelo perché sei fuori dalla sessione. Quindi penso che sia molto stressante per tutti. Anche i track limit sono una questione molto dolorosa che affrontiamo a ogni giro. Ma è la stessa cosa per tutti, quindi cerchiamo di eseguirla meglio".

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