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WEC | Peugeot chiude senza problemi, ora si volta pagina

In Bahrain termina il calvario di 18 mesi della ambiziosa 9X8, che nella 8h del deserto arranca nelle retrovie tra le LMH pur senza accusare noie tecniche. Da adesso si comincerà a lavorare per il 2024, dove vedremo una vettura profondamente rivista con ala posteriore, nuove ruote e aerodinamica.

#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Paul Di Resta, Mikkel Jensen, Jean-Eric Vergne

Il calvario della Peugeot 9X8 nel FIA World Endurance Championship termina con due piazzamenti in Top10 alla 8h del Bahrain.

Per l'ennesima volta le Hypercar del Leone hanno giocato un ruolo di comparse contro le rivali di categoria, mai in lotta per ottenere una buona posizione in Qualifica, né per giocarsela in gara.

L'unica nota positiva riguarda l'affidabilità e le operazioni in pista, dato che a Sakhir non si sono manifestati problemi di questo genere, ma il pretenzioso progetto di prototipo senza ala va ora in archivio per lasciare spazio a qualcosa di più convenzionale.

Da diverse settimane è noto che a Satory stanno lavorando alla 9X8 versione evoluta, cercando di capire se ri-omologare l'auto, oppure poter spendere gettoni aggiornando quella attuale montando ala posteriore, rivedendo fondo e aerodinamica, e cambiando la misura delle ruote.

#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Mikkel Jensen, Stoffel Vandoorne

Photo by: JEP / Motorsport Images

#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Mikkel Jensen, Stoffel Vandoorne

"Il risultato delle Qualifiche è simile a quello del Fuji due mesi fa con condizioni simili, quindi non ci sono state sorprese - ammette Jean-Marc Finot, Vice Presidente di Stellantis Motorsport - Sapevamo che questo circuito era una sfida per noi, perché siamo penalizzati dalla mancanza di trazione nelle curve a bassa velocità".

"Secondo il regolamento, la trazione anteriore non può essere utilizzata in queste situazioni e qui in Bahrain ce ne sono sette rispetto alle due di Monza. Durante le FP3 eravamo in ritmo, tuttavia diventava fondamentale gestire il degrado degli pneumatici durante la gara, provando a cogliere tutte le opportunità che si sarebbero potute presentare per ottenere il miglior risultato possibile".

Il disegno di Sakhir non poteva garantire qualcosa di buono alle Peugeot, a trazione integrale dai 135km/h in avanti per fare riferimento a quanto afferma Finot, mentre le speranze di qualche episodio controverso sono sfumate dato che nell'arco delle 8 ore non ci sono state neutralizzazioni particolari, se non brevissimi Full Course Yellow per rimuovere detriti.

"Questa gara di 8 ore non ha avuto alcun episodio di rilievo: nessuna safety car, solo due Full Course Yellow, quindi non c'è stata molta azione in pista, il che è un po' deludente", ammette Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport.

"I risultati sono poi tutti legati alle prestazioni in gara delle vetture. Abbiamo lottato a diversi livelli, purtroppo non davanti, ma è quello che ci aspettavamo".

"D'altra parte, non abbiamo commesso errori, il che è positivo, e la squadra ha mostrato una grande efficienza durante i pit-stop".

#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Paul Di Resta, Mikkel Jensen, Jean-Eric Vergne

Photo by: Shameem Fahath

#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Paul Di Resta, Mikkel Jensen, Jean-Eric Vergne

Mikkel Jensen, che condivide il volante della Peugeot #93 con Paul Di Resta e Jean-Eric Vergne, aggiunge: "Weekend e gara difficili. Si è trattato di gestire gli pneumatici e non siamo stati all'altezza della situazione. Penso che abbiamo comunque imparato molto; abbiamo trovato e provato alcune cose durante la gara, il che è positivo. Il mio ultimo stint è stato migliore del primo perché l'ho gestito meglio. Nel primo ho imparato qualcosa".

Dalla #94, Loïc Duval commenta: "In generale, il mio primo doppio stint è stato buono e il degrado degli pneumatici era un po' troppo importante, ma questo è dovuto al fatto che ho passato molto tempo dietro la Cadillac. Il mio secondo stint è stato costante. Abbiamo fatto progressi rispetto alle prove libere, il che significa che siamo andati nella giusta direzione".

"L'ultimo stint è stato un po' frustrante, perché mi sono trovato nel gruppo di quelli di testa e ho perso un po' di prestazioni. Ancora una volta, abbiamo fatto quello che dovevamo fare in termini di lavoro e sviluppo della vettura. Non abbiamo avuto problemi su entrambe le vetture, il che è positivo".

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