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WEC | Ferrari, una 499P da... paura! "È sia facile che complessa"

In questa esclusiva intervista con Motorsport.com, l'Ingegner Salvi racconta come la Scuderia di Maranello ha lavorato in questi 9 mesi per mettere insieme squadra e far crescere la LMH Rossa, già capace di siglare una Pole e due podi contro rivali nettamente più esperti.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Siamo giunti al termine della 6h di Portimão e la strada compiuta dalla Ferrari con la Hypercar è stata già tanta in questi due primi appuntamenti del FIA World Endurance Championship 2023.

Il bilancio dopo la 1000 Miglia di Sebring e la gara portoghese dello scorso fine settimana è di una Pole Position, un terzo ed un secondo posto all'attivo per la 499P, tutti ottenuti dalla #50 di Antonio Fuoco/Miguel Molina/Nicklas Nielsen, mentre meno fortunata è stata fin qui la #51 di Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi, comunque in entrambi i round a punti.

Ma al di là dei risultati in pista, è chiaro che c'è ancora tantissimo da fare a Maranello assieme al team AF Corse per raggiungere la vetta della categoria, considerando che il duello è contro una squadra come la Toyota che il Mondiale Endurance lo sta correndo da 10 anni, mentre il Cavallino Rampante è da soli 9 mesi alle prese con il suo prototipo LMH.

"Alla fine posso dire che è andato tutto più o meno secondo i programmi, il problema principale è stato che la vettura è scesa in pista il 6 luglio scorso e l'operazione Hypercar doveva coincidere con il 2023 per via dei 50 anni dall'ultima gara Ferrari a Le Mans, quindi il tempo per sviluppare il progetto è stato veramente poco. Sono stati mesi intensi e complicati per mettere tutto insieme", racconta in questa esclusiva intervista con Motorsport.com l'Ingegner Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager.

Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager

Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager

Photo by: Ferrari

Ormai avete messo insieme diversi km, ci sono cose che vi hanno sorpreso in positivo o in negativo?
"Sono due gli aspetti positivi della macchina. Il primo è che è ben bilanciata sotto ogni punto di vista, non abbiamo trovato un settore particolarmente critico e questo ha aiutato moltissimo. E' una vettura facile da gestire, nonostante sia un progetto a livello tecnologico molto complicato, fa davvero paura! E il secondo è il gruppo che Ferrari ha messo insieme, veramente forte".

E' un gruppo di lavoro nuovo, come ti trovi?
"Abbiamo fatto un bel mix di esperienza, gente che viene dalla F1 e nuovi ragazzi che addirittura non avevano mai visto la pista. All'inizio ero un po' perplesso e mi chiedevo se avrebbe funzionato perché alcuni sono giovanissimi, hanno solo 26-27 anni e sono alla prima esperienza. Ma è tutta gente molto valida ed essendo un gruppo molto piccolo abbiamo dovuto selezionare personale di altissima qualità. Siamo molto forti in tutti i settori e questo è stato stimolante: creare il gruppo, gestirlo e tirare fuori il massimo".

Qual è stato il primo obiettivo che vi siete posti?
"Portare la macchina al traguardo, il tempo era talmente poco che volevamo avere una vettura affidabile e che potesse girare, cosa non facile quando monti un sistema ibrido e tante altre cose che la rendono così complessa. Nei primi mesi abbiamo girato per curare tutti questi aspetti e a Sebring lo si è visto perché entrambe le auto sono arrivate alla fine senza alcun problema, nonostante la #51 abbia avuto un incidente".

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: JEP / Motorsport Images

La seconda fase ora cosa prevede?
"Adesso stiamo cercando di sviluppare le prestazioni perché inizialmente abbiamo girato da soli. Vedevamo che il mezzo era ben bilanciato e abbastanza facile da usare, ma non avevamo i riferimenti rispetto agli altri. Toyota, ad esempio, l'asticella te la mette alta perché sono 10 anni che lavorano assieme. Il nostro gruppo deve essere amalgamato, ma anche questo rende tutto molto stimolante".

Nel breve termine arriveranno sviluppi?
"La vettura in termini di velocità pura è messa bene, la Pole Position di Sebring è un segno, anche se ovviamente quello è un circuito particolare. Per avere qualcosa di più specifico bisognerà attendere la 6h di Spa-Francorchamps, se sarà asciutta, perché anche Portimão non è un tracciato standard. In Belgio avremo un quadro più chiaro di dove siamo, ma le prime indicazioni sono che tutto sommato ci siamo. Ora vengono altri aspetti, come ad esempio la gestione gomme".

E' prioritario questo argomento rispetto alle prestazioni?
"In questo momento direi di sì. A disposizione abbiamo meno treni di pneumatici rispetto agli stint che dobbiamo fare, quindi la gestione del degrado e del calo drastico come ha avuto la Porsche a Sebring. Questo finché non hai riferimenti dagli altri è difficile da amministrare, la Toyota è al vertice in questi punti perché sono anni che ci lavorano. Noi stiamo imparando tantissimo, me compreso visti i miei trascorsi professionali".

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: JEP / Motorsport Images

A livello di tecnologia, non c'è più una grande differenza con la F1...
"No, ma basta fare un giro nei box per capirlo. Con il regolamento Hypercar ci siamo avvicinati tantissimo, è tutto diventato molto simile e anche come team, struttura e organizzazione dei ruoli è così. Qui la differenza è che le squadre sono più piccole e i numeri ridotti, un po' come fosse una compagine di secondo piano della F1".

Fra poco arriva Le Mans: ci saranno sviluppi specifici per la 24h o si procederà in ottica campionato intero con l'introduzione delle novità?
"Il regolamento non prevede un pacchetto aerodinamico specifico per quella gara, dunque lo sviluppo sarà in ottica WEC. Ovviamente l'occhio di riguardo per Le Mans c'è, ma non è più come avveniva nel passato, quando costruivi una vettura apposta per quell'appuntamento".

Vedremo qualcosa a Spa?
"Arriverà qualcosa, al momento quello che ci manca è solo il tempo perché abbiamo tante cose in cantiere e in pratica si correranno due gare di fila, tra Portogallo e Belgio. Terminata Spa, allora potremo svolgere dei test specifici".

Come ti trovi nella gestione dei piloti?
"Ho la fortuna di aver già lavorato in passato con Fuoco e Giovinazzi, ma alla fine sono sempre le stesse logiche e procedure, quindi non ci sono problemi. Ed è anche la parte divertente di questo lavoro, ciò che ci tiene vivi!"

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