MotoGP | Marini: “Abbiamo fatto un gran lavoro, ma non è abbastanza”
Nei test in Qatar, Luca Marini non è andato oltre il 18° tempo nel Day 1 e sostiene che ci sia ancora molto lavoro da fare per poter arrivare al vertice. Tuttavia, sottolinea i passi avanti sia nel suo approccio alla Honda sia nella direzione intrapresa dal team.
La classifica dei tempi al termine della prima giornata di test in Qatar non è particolarmente clemente con Luca Marini, che è solo diciottesimo a 1”4 secondi di ritardo dal leader Pecco Bagnaia. Tuttavia, il cronometro racconta solo una parte della storia e, nonostante il lavoro da svolgere per tornare al vertice, il pilota di Tavullia ritiene che la strada intrapresa sia quella giusta.
A distanza di dieci giorni dai test in Malesia, Marini ha notato dei miglioramenti sia da parte dell RC213V sia da parte sua in termini di adattamento. Passare dalla moto vincente a quella che sta vivendo un momento di crisi non è semplice, ma la ricerca della direzione è il focus di questi test: “È un modo completamente diverso di guidare la moto rispetto alla Ducati. Se provo a fare quello che facevo lo scorso anno o pochi mesi fa, il mio tempo sarebbe lento. Il DNA di questa moto è diverso, devo cambiare lo stile di guida e come voglio fare il tempo. Sono migliorato molto rispetto alla Malesia”.
Luca Marini, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Proprio lo stile di guida sarà l’aspetto su cui nel box del #10 si focalizzerà gran parte del lavoro nella giornata conclusiva, che servirà anche a preparare il fine settimana di gara, in programma in Qatar il prossimo mese: “Penso che domani ci concentreremo molto su questo, perché il grosso del lavoro l’abbiamo fatto oggi per avere domani più tempo per preparare il weekend. Quindi devo adattamri meglio alla moto, devo guidare, entrare nelle curve usando i punti forti della moto. Guardando i dati, si vede che Joan Mir ha più esperienza e sa molto bene quando deve spingere”.
Tuttavia, le aspettative in vista del campionato non sono altissime. La strada è in salita e i passi avanti compiuti tra i test in Malesia e quelli in Qatar sembrano non essere sufficienti per poter ambire a lottare per le posizioni di vertice: “Tutto il bel lavoro che abbiamo fatto non è ancora abbastanza, perché gli altri costruttori sono migliorati molto e siamo ancora lontani dalla vetta. Comunque abbiamo delle idee, domani proveremo a migliorare. Per la gara del Qatar arriverà qualcosa di più, forse per avere un miglior grip, una migliore accelerazione in uscita di curva. Al momento, tutto ciò che abbiamo provato è positivo, ma ancora non è abbastanza”.