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MotoGP | Ducati batte i propri record

La vittoria di Johann Zarco a Phillip Island è stata la tredicesima della stagione per la Ducati, un nuovo record per il marchio italiano nella sua migliore stagione MotoGP di sempre, lasciandola a soli due successi dal record assoluto della Honda.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Che si tratti di Pecco Bagnaia che bissa il titolo iridato, o di Jorge Martin che diventa il primo pilota di un team satellite a vincere il Mondiale dai tempi di Valentino Rossi (2001), o ancora di Marco Bezzecchi, vincitore a sorpresa con una moto dello scorso anno, la Ducati ha già vinto in questa stagione.

Il marchio di Borgo Panigale, che ha festeggiato pochi giorni fa il Campionato del Mondo Costruttori, sta vivendo il momento migliore della sua storia se si considera che mai prima d'ora aveva guidato la classifica dei punti con tre dei suoi piloti.

Questa egemonia è supportata anche da eventi significativi come la recente decisione di Marc Marquez, che nel 2024 rinuncerà all'anno rimanente del suo contratto con la Honda, al prezzo di oltre 15 milioni di euro, per guidare una Ducati per un team indipendente (Gresini), che peraltro non sarà nemmeno nell'ultima versione disponibile. Il cambio di rotta nella carriera di Marquez non è altro che la materializzazione della volontà di qualsiasi pilota dell'attuale griglia di partenza.

Una svolta che ha tutto il senso del mondo se si considerano i numeri che la Ducati sta lasciando nei libri di storia di un campionato che ha ancora quattro tappe in calendario. Non bisogna però perdere di vista la superiorità numerica della Casa di Borgo Panigale, che rappresenta più di un terzo della griglia di partenza (otto su 22). Le quattro Honda, le Aprilia e le KTM sono già in minoranza rispetto alle otto Demosedici, per non parlare delle due sole M1 con cui gareggia la Yamaha.

Sabato in Australia, Johann Zarco ha ottenuto la sua prima vittoria nella classe regina, sette anni e 120 Gran Premi dopo il suo debutto nella categoria. Il francese è stato raggiunto sul podio da Bagnaia (secondo) e Fabio Di Giannantonio (terzo), che è salito sul podio per la prima volta in MotoGP. Il risultato della Rossa è ancora più notevole se si considera che non vinceva a Phillip Island da quando Casey Stoner lo fece nel 2010, tredici anni fa.

La vittoria di Zarco è stata la tredicesima per la Casa italiana, una cifra che batte il suo stesso record stabilito l'anno scorso (12) e la lascia a sole due di distanza dal record assoluto di 15 stabilito dalla Honda nel 1997 (500cc) e nel 2003. Dei 16 round finora disputati, solo Aleix Espargaró (Aprilia), a Silverstone e Montmeló, ed Alex Rins (Austin) hanno vinto la domenica con una moto diversa dalla Desmosedici GP.

Con la tripletta di sabato, la Ducati ha eguagliato i 32 podi del 2022, a quattro gare dal termine. Lo slancio della Casa bolognese è enorme, come dimostrano le 20 vittorie sulle ultime 26 disputate, e porterà senza dubbio al secondo titolo consecutivo e al terzo della sua storia. Anche in termini di velocità pura non c'è paragone possibile se si considera che 14 delle 16 pole position sono state conquistate da cinque piloti Ducati e che solo Marquez (Portimao) e Aleix (Jerez) hanno rotto con il "monomarca".

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Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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