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MotoGP | Bagnaia: "Dopo Barcellona ero bloccato mentalmente"

La Casa di Borgo Panigale ha festeggiato a Bologna il suo 2023 trionfale e il campione del mondo ha ripercorso le tappe del suo secondo titolo nella classe regina, ammettendo che l'incidente nel GP di Catalogna ha lasciato uno strascico per qualche weekend e che forse anche per questo avrebbe faticato ad accettare una sconfitta. Ma tutto questo ha reso ancora più dolce il trionfo di Valencia.

Campione del mondo di MotoGP 2023 Francesco Bagnaia, Ducati Team

Bastano meno delle dita di una mano per contare i piloti che sono stati capaci di conquistare due titoli iridati consecutivi della classe regina in era MotoGP. Pecco Bagnaia ci è riuscito, per di più in sella ad una Ducati. Un'impresa che non era stata portata a termine da nessuno nella storia. Ma a prescindere dalla moto con cui lo ha fatto, in questo modo è riuscito ad appaiare il suo nome a quello di mostri sacri come Valentino Rossi e Marc Marquez, gli unici ad aver fatto un "back to back" da quando sono entrate in scena le quattro tempi.

Se nel 2022 per imporsi aveva dovuto avere la meglio su Fabio Quartararo e su una Yamaha in evidente crisi tecnica, nel 2023 la missione è stata decisamente più complicata, perché il rivale guidava come lui una Desmosedici GP e perché ci ha messo lo zampino un bruttissimo incidente a Barcellona, dal quale è uscito miracolosamente solo con una brutta contusione alla gamba su cui è passata la KTM di Brad Binder. Ma è stato un incidente che ha lasciato strascichi soprattutto a livello mentale per diversi weekend.

Alla fine però è stato lui a spuntarla su Jorge Martin nel gran finale di Valencia, con la sua settima vittoria stagionale arrivata proprio nella gara decisiva. Ma ora è il momento di godersela dopo una stagione davvero lunga ed intensa ed è quello che ha deciso di fare la Ducati con il grande evento "Campioni in Festa" andato in scena all'Unipol Arena di Bologna, nel quale Pecco è tornato sui passaggi chiave di questo secondo trionfo iridato.

E' stato più difficile questo Mondiale o quello dell'anno scorso?
"Sono stati diversi. L'anno scorso da un certo punto della stagione non avevamo più niente da perdere, perché eravamo a -91. E quando sei in quella fase di dover per forza vincere, viene quasi più facile per qualche assurdo motivo. Ne abbiamo vinte quattro di fila ed abbiamo recuperato tanti punti, quindi nelle ultime gare abbiamo anche potuto permetterci di controllare. Quest'anno è stato un po' l'opposto, perché siamo arrivati anche a +66, ma poi ci siamo ritrovati sotto in Indonesia. E' stata una situazione difficile, soprattutto dopo Barcellona, ma siamo riusciti a rimanere molto costanti e alla fine è la cosa più importante di tutte. La domenica eravamo sempre i più forti e portavamo a casa punti pesanti. Forse questo però è stato più bello perché l'ho vinto con il numero 1".

Dopo Barcellona hai temuto di non farcela? Cosa hai pensato quando hai capito che comunque non ti eri fatto niente di grave?
"E' stato un momento complicato, non bello. Il giorno dopo mi sono svegliato ed ero veramente a pezzi. Non riuscivo veramente a fare niente, però abbiamo iniziato subito con la riabilitazione per arrivare a correre a Misano, che era solo 5 giorni dopo. Siamo riusciti bene o male a qualificarci per la Q2, a partire in prima fila e fare podio in entrambe le gare. Quindi a perdere solo 14 punti contro i 37 che avrebbero potuto essere. Penso che abbia fatto la differenza e che quella gara sia stata fondamentale. Mentalmente però non riuscivo più ad esprimermi al 100%, soprattutto nelle prime fasi di gara e in qualifica, quindi è stato un po' complicato ritornare ai ritmi che ho ritrovato nelle ultime gare".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

C'è stato un momento in cui hai pensato "lo rivinco io, non c'è storia"?
"Io sono molto orgoglioso, quindi l'ho pensato costantemente e lo volevo a tutti i costi. Avrei fatto fatica ad accettare una sconfitta, ma alla fine a volte bisogna andare in basso per tornare su, perché si impara sempre da ogni difficoltà. E penso che questa seconda parte di stagione sia stata una lezione molto importante per me e per tutta la mia squadra".

Alla prima gara di quest'anno c'era la pressione di dover vincere per forza essendo campione?
"In realtà no, però è stato un weekend perfetto: non ho fatto la pole, ma ho vinto sia la Sprint che la gara lunga. Portimao comunque è una pista che mi viene bene, sono sempre andato forte. Peccato per la pole, perché sarebbe stato bello ricominciare anche con quella. Però possiamo essere soddisfatti".

La risposta è abbastanza scontata, ma preferisci la Sprint o la gara lunga?
"La gara lunga. La Sprint diciamo che mi si è complicata un po' da Barcellona in avanti, perché comunque fino a quel momento ne avevo vinte quattro. Nella seconda parte mi ha un po' limitato e in quelle in cui potevamo essere competitivi abbiamo sbagliato la scelta della gomma o abbiamo avuto dei problemi con la gomma. La gara della domenica però l'ho sempre preferita".

Stai già pensando al prossimo anno o ora ti vuoi riposare?
"Per il prossimo anno c'è tempo, ora invece c'è molto tempo per il tennis e per 'call of duty' (ride)".

Quanto può essere forte la motivazione di ripetersi e magari di battere anche Marc Marquez con la tua stessa moto?
"Penso che sarà sicuramente un avversario in più. Sarà velocissimo, ma lo è già stato durante i test. Ovviamente ha potuto cercare la performance piena, andando a fare anche il time attack per scoprire appieno la moto nuova. Secondo me è stato molto bravo e molto veloce. Ma è quello che mi sarei aspettato da lui, anche perché scendeva da una moto difficile e saliva sulla migliore che c'è. Sarà una bella lotta, ma non solo con lui, perché non dobbiamo dimenticarci Bezzecchi, Bastianini, Martin, Morbidelli: saranno tutti veloci con la Ducati".

Qual è il pregio che ruberesti a Martin e Bezzecchi?
"Sicuramente a Jorge ruberei l'esplosività che riesce ad avere all'inizio della gara. A Bez invece la tenacia che riesce ad avere in certi momenti difficili".

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