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Intervista
Formula 1 GP del Belgio

F1 | Williams sottotono a Spa, Albon: "Troppo degrado"

La Williams aveva individuato Spa come uno di quegli appuntamenti in cui tentare di conquistare qualche punto utile per consolidare la propria posizione nella classifica costruttori. Tuttavia, come spiegato da Alex Albon, nonostante le buone performance sui rettilinei, la FW45 ha sofferto un degrado eccessivo, il che non gli ha consentito di raggiungere la top ten.

Alex Albon, Williams FW45

Alla vigilia dell’appuntamento belga, la Williams pensava e sperava che la pista di Spa potesse rappresentare una grossa occasione di conquistare qualche altro punto, utile per consolidare il settimo posto nella classifica iridata. Al momento, infatti, la squadra inglese si sta confrontando con Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri per un piazzamento che potrebbe portare un buon bottino economico per continuare a migliorare le strutture.

Grazie alle sue peculiari caratteristiche, il tracciato sulle Ardenne avrebbe dovuto ben adattarsi a quelle della FW45, la quale si trova ben a suo agio sui circuiti in cui conta la bassa resistenza aerodinamica e i lunghi tratti a gas spalancato. La speranza era quella di ripetere i risultati di Sakhir, Montreal e Silverstone, piste con alcuni aspetti comuni.

Sfruttando anche il problema accusato da Oscar Piastri, così come il fatto che George Russell e Pierre Gasly fossero rimasti bloccati alle spalle dell’australiano della McLaren che stava procedendo lentamente prima dell’Eau Rouge, Alex Albon è riuscito a passare dal quindicesimo al decimo posto.

Alex Albon, Williams Racing

Alex Albon, Williams Racing

Photo by: Williams

Tuttavia, concentrandosi sul risparmio delle gomme e faticando a mantenere il ritmo nella tortuosa sezione centrale del giro, dove conta maggiormente il carico aerodinamico, aspetto in cui la Williams è ancora carente rispetto ad altri team, il pilota anglo-tailandese è scivolato fino al quattordicesimo posto, subendo anche un bellissimo sorpasso da parte di Esteban Ocon all’esterno di curva 12.

"È stata una gara difficile per tutta la durata della corsa, perché abbiamo utilizzato un assetto molto scarico, che per certi versi è divertente. Per altri versi, soprattutto quando si passa al secondo settore, non è più così divertente. E poi le gomme si degradano tantissimo. L'avevamo già visto con le gomme da bagnato, avevamo previsto un alto degrado per noi. Ma è stato un po' un campanello d'allarme per quanto riguarda il degrado che avevamo, in particolare sugli pneumatici medi”.

"E l'altro problema è stato quello di correre nel traffico, dovevo spingere troppo nel secondo settore, perché non appena ho cercato di gestire gli pneumatici nei punti in cui era necessario, come le curve 10, 11 e 12, mi sono trovato subito sotto tiro, sono stato quasi immediatamente sorpassato dalle auto che avevo dietro”.

Alex Albon, Williams Racing

Alex Albon, Williams Racing

Photo by: Williams

"Ho dovuto quasi esagerare sulle gomme per rimanere davanti. E poi è un circolo vizioso, perché poi le coperture si degradano ancora di più. E tu stai già cercando di salvare le gomme, ma non ti è permesso, non hai la libertà. Non è come in Canada o in Austria o a Silverstone, dove mi sembrava di poter gestire la gomma in un paio di curve. Qui ho dovuto continuare a spingere".

Albon ha notato che è stato aiutato quando ha piovuto per diversi giri a metà gara, e i piloti sono rimasti con le gomme da asciutto o sono rientrati ai box per montare le soft. Chiaramente, con un ritmo minore e temperature dell’asfalto più basse, minore è stata anche l’energia imposta sugli pneumatici, particolarmente elevata a Spa, riducendo così anche il degrado. "La cosa interessante per me è stata che quando ha iniziato a piovere, i miei pneumatici si sono raffreddati. E mi ha dato più aderenza di quanta ne avessi sull'asciutto. Così ho recuperato grip e ho ritrovato ritmo, il che dimostra quanto si stavano surriscaldando prima", ha raccontato il portacolori della Williams.

Albon ha sottolineato che la squadra deve migliorare l'utilizzo degli pneumatici per Monza, il prossimo circuito in cui spera di poter andare a punti: “È un risultato frustrante, perché era un fine settimana in cui pensavamo di fare meglio. E credo che dobbiamo capire perché abbiamo faticato così tanto in questo fine settimana.

Alex Albon, Williams FW45, Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

Alex Albon, Williams FW45, Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

"In fin dei conti, il livello di carico di cui disponiamo sarà simile a quella di Monza, e quella sarà la nostra prossima migliore occasione per fare punti. Dobbiamo quindi fare in modo di imparare da questo fine settimana. Così, quando torneremo su piste a noi congeniali, non ci capiterà più di ripetere questa situazione".

“La velocità in rettilineo è ottima, ma degrada molto gli pneumatici. Il secondo settore, in cui il carico è così importante, influisce molto sulle gomme posteriori. In pratica, il settore due è così particolare che le gomme non riescono a raffreddarsi, finché non si passa al settore tre. Quindi non è una pista in cui si può raffreddare gli pneumatici, ripartire, raffreddare gli pneumatici e ripartire. Non appena si surriscaldano, si va è un circolo vizioso. E così è stato in gara, soprattutto quando ero sotto pressione per le vetture più veloci dietro di me".

 

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