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Analisi
Formula 1 GP di Miami

F1 | Quando è la Red Bull a copiare l'Aston Martin

La monoposto di Adrian Newey a Baku ha introdotto delle bocche dei radiatori che sono più strette, andando nella direzione di quelle che Fallows e Furbatto avevano deliberato sull'Aston Martin. L'idea era migliorare la portata d'aria sul fondo, senza penalizzare l'affidabilità della power unit Honda. L'obiettivo è stato raggiunto, ma la RB19 si è presentata a Miami con degli sfoghi dell'aria molto contenuti, mentre la AMR23 ha dovuto aprire le branchie ai lati del "bazooka". Scopriamo perché...

Le pance della Red Bull Racing RB19 al GP dell'Azerbaijan

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Secondo la vulgata è l’Aston Martin che copia la Red Bull. L’avere come direttore tecnico Dan Fallows, ex aerodinamico e braccio destro di Adrian Newey, facilita la diffusione del concetto: la filosofia di progetto della AMR23 è orientata dalle scelte fatte a Milton Keynes, anche se alcuni aspetti che hanno evoluto a Silverstone sono andati ben oltre le soluzioni che si sono viste sulla RB19 che sta dominando la scena in questo avvio di stagione di F1.

Red Bull RB19, dettaglio del fondo e delle pance più svasate grazie a bocche dei radiatori più piccole

Red Bull RB19, dettaglio del fondo e delle pance più svasate grazie a bocche dei radiatori più piccole

Photo by: Giorgio Piola

La pancia della “verdona” è certamente la più estrema: non solo ha cercato l’esasperazione dell’effetto Coanda che porta verso il pavimento del fondo un flusso di altra pressione pescato nella parte anteriore sopra al telaio e indirizzato verso il diffusore, grazie al Gran Canyon, la parete laterale della fiancata utile a evitare che le turbolenze della ruota anteriore possano andare a “sporcare” quel passaggio d’aria.

Red Bull RB19: ecco le bocche dei radiatori più strette apparse a Baku

Red Bull RB19: ecco le bocche dei radiatori più strette apparse a Baku

Photo by: Uncredited

Aston Martin AMR23, dettaglio della bocca dei radiatori molto stretta

Aston Martin AMR23, dettaglio della bocca dei radiatori molto stretta

Photo by: Uncredited

Non solo, ma l’Aston Martin ha avuto il coraggio di deliberare delle bocche dei radiatori larghe ma molto strette che, in particolare nel bordo esterno, sono più rastremate. La Red Bull, infatti, si è presentata con una soluzione meno tirata, per non compromettere il raffreddamento della power unit Honda.

A Baku lo staff tecnico diretto da Pierre Waché ha portato un pacchetto aerodinamico che è andato proprio nella direzione dell’AMR23, proponendo prese d’aria dei radiatori più strette con il labbro inferiore più alto, utile a incrementare la portata d’aria sotto alle bocche.

Red Bull RB19: c'è una sola feritoria dell'aria calda ai lati del bazooka, ma c'è  una feritoia in coda al cofano motore

Red Bull RB19: c'è una sola feritoria dell'aria calda ai lati del bazooka, ma c'è una feritoia in coda al cofano motore

Photo by: Giorgio Piola

L’obiettivo, quindi, è quello di migliorare l’efficienza aerodinamica, senza per questo condizionare l’affidabilità della power unit Honda. E la controprova l’abbiamo avuta puntualmente a Miami, a distanza di una sola settimana. In Red Bull non si sono limitati a “miniaturizzare” le prese d’aria, ma hanno rivisto anche la fluidodinamica interna alle pance: minore portata del flusso di raffreddamento richiede una maggiore estrazione del calore.

A Miami ci aspettavamo, quindi, una RB19 con vistose aperture nelle branchie ricavate ai lati del bazooka, vale a dire alla radice del cofano motore e, invece, non è stato così. Nonostante i 30 gradi di aria e i 46 gradi di asfalto, la Red Bull si è permessa una configurazione molto “chiusa” anche sul circuito cittadino della Florida, facendosi bastare una sola feritoia aperta, mentre l’Aston Martin, al contrario, da Baku ha dovuto fare ricorso a una griglia molto vistosa, sotto.

Aston Martin AMR23 dettaglio delle branchie per l'evacuazione dell'aria dal calda dai radiatori viste a Miami

Aston Martin AMR23 dettaglio delle branchie per l'evacuazione dell'aria dal calda dai radiatori viste a Miami

Photo by: Giorgio Piola

Non sappiamo quale sia la diversa capacità di smaltimento del calore della power unit Mercedes F1 M14 E Performance a confronto con quella dell’Honda RBPT H001, ma le differenze visibili sono apparse piuttosto nette. La Red Bull, in verità, dispone di una feritoia che sfoga l’aria calda dei radiatori montati sopra al 6 cilindri turbo, nella prosecuzione della pinna del cofano motore.

Sembra evidente come le squadre stiano lavorando per orientare gli sfoghi dell’aria calda in aree che possano condizionare meno l’efficienza del retrotreno e, in particolare, dell’alettone posteriore e della beam wing, due elementi molto importanti nel creare prestazione quando si apre l’ala mobile.

Aston Martin AMR23: le pance spioventi sono caratterizzate dal Grand Canyon che chiude la fiancata

Aston Martin AMR23: le pance spioventi sono caratterizzate dal Grand Canyon che chiude la fiancata

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Stando alle indiscrezioni che filtrano dall’Aston Martin, anche gli aerodinamici di Fallows sono impegnati allo studio di una “verdona” sostanzialmente chiusa per ridurre il drag della macchina e migliorare le velocità massime che restano l’aspetto più carente del progetto.

Nello staff che vede in prima linea anche l’italiano Luca Furbatto, c’è la volontà di sfruttare le ore di galleria che ora sono concesse al team (settimo l’anno scorso nella classifica Costruttori) e che perderà nel secondo semestre essendo ora secondo: sarà curioso capire cosa l’Aston Martin riuscirà a produrre per Imola e Montreal nel tentativo di avvicinare la Red Bull che, come al salito, si è messa molto avanti con i lavori, prima che si sentano gli effetti della penalizzazione decisa dalla FIA per il mancato rispetto del budget cap.

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