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Formula 1 GP di Miami

F1 | McLaren, Stella: "Gara deludente, è confronto con la realtà"

Dopo aver ben figurato a Baku, a Miami la McLaren è stato protagonista di un weekend estremamente sottotono, quasi un vero e proprio "confronto con la realtà" secondo il Team Principal Andrea Stella. Deluso anche Lando Norris, il quale ha però rimarcato che la MCL60 ha sofferto le caratteristiche del tracciato statunitense, poco adatte alle peculiarità della vettura.

Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60

Entrambe le vetture fuori nella prima manche della qualifica e una gara conclusa lontani dalla zona punti. Il fine settimana di Miami è senza di dubbio tra quelli da dimenticare in casa McLaren, complice una vettura che si è dimostrata al di sotto della aspettative dopo il buon weekend in Azerbaijan.

Indubbiamente non potevano essere i soli aggiornamenti di Baku a ribaltare la situazione, ma è anche vero che ci si aspettasse qualcosa di più dalla MCL60. A pesare su una situazione già complessa di suo ci hanno pensato ulteriori problemi, a partire dal tamponamento ai danni di Lando Norris da parte di Nyck de Vries alla partenza, costato circa due decimi sul piano dei danni secondo i dati del team.

Per quanto riguarda Oscar Piastri, la scuderia aveva preso in considerazione l'idea di ritirare l’australiano, in quanto il debuttante ha dovuto gestire le temperature dei freni in aumento mentre si lavorata per tentare di risolvere un guasto al sistema idraulico brake-by-wire.

Lando Norris, McLaren MCL60, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Lando Norris, McLaren MCL60, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Secondo il Team Principal Andrea Stella, la McLaren ha subito un "esame di coscienza" e “un confronto con la realtà” a causa delle sue scarse prestazioni nel GP di Miami, vanificando proprio quanto di buono si era visto in Azerbaijan.

"Il risultato principale è che dopo un fine settimana decente a Baku dal punto di vista delle prestazioni, abbiamo fatto un confronto con la realtà. Le informazioni che abbiamo ottenuto qui ci aiutano a capire che alcune direzioni di sviluppo devono ancora essere perseguite, come il miglioramento della vettura quando non è sui freni o sull’acceleratore. Al momento, la vettura non funziona in queste condizioni. Su piste come questa, questa diventa una limitazione eccessiva", ha spiegato Stella.

La McLaren è stata anche l’unica squadra a prendere in considerazione la soft a inizio gara, una scelta che chiaramente non ha pagato, ma che rientrava nella speranza di recuperare posizioni nei primi giri per poi magari confrontarsi con una gara ad alto degrado da due soste. “Abbiamo pensato che, dato che gli altri potevano partire con le dure o le medie, partire con le morbide ci avrebbe dato un vantaggio nei primi due giri. Volevamo capitalizzare questo vantaggio e poi fermarci il prima possibile, cercando di sfruttare la nostra doppia dotazione di dure”.

“Ovviamente questa strategia avrebbe richiesto un elevato degrado e quindi la necessità di utilizzare le due gomme dure. Ma gli pneumatici sono stati molto costanti. Più consistenti di quanto sperassimo. Pertanto, la partenza con le morbide non ha dato grandi frutti”, ha aggiunto il Team Principal.

Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60

Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Norris si è mostrato particolarmente abbattuto durante le interviste post-gara, sottolineando però che la pista di Miami non è particolarmente adatte alla caratteristiche della MCL60:”"La pista non è adatta a noi, le curve più lunghe non sono adatte a noi, la temperatura non è adatta a noi, la superficie della pista non è adatta a noi. Ci sono molti aspetti diversi”.

"Ma nessuno è stato lento in questo fine settimana. Forse le AlphaTauri sono state più lente, ma tutti gli altri sono stati piuttosto veloci. Le Alfa Romeo erano velocissime, le Haas erano velocissime. Le Alpine erano molto più veloci.

"Non direi che eravamo in una posizione molto diversa da dove siamo stati finora, è solo che tutti gli altri hanno fatto un grande passo avanti e molto di questo è dovuto alle caratteristiche della vettura, secondo me", ha spiegato l’inglese.

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