F1 | Allison: "W15, posteriore migliorato. Telaio e cambio nuovi"
James Allison, direttore tecnico di Mercedes, ha spiegato le modifiche cardine fatte per realizzare la W15 e fare in modo di risolvere i problemi sorti nelle passate stagioni.
2 anni tremendi hanno consigliato Mercedes di richiamare uno dei grandi autori dell'era della Stella a tre punte, ovvero quella partita nel 2014 e fermatasi nel 2021 con l'ultimo titolo, quello Costruttori.
Oggi la squadra diretta da Toto Wolff ha presentato la W15, la monoposto che dovrà permettere a Mercedes di tornare là dove aveva terminato il 2021, ovvero al top tra i Costruttori e in gioco per vincere il Mondiale Piloti sino all'ultima curva.
Al di là della livrea, che ha attirato l'attenzione per l'utilizzo sia del nero già visto negli anni passati (2023 compreso) sia per il ritorno dell'argento, che finalmente riporta alle origini un team che sembrava aver perso tutte le caratteristiche, comprese quelle cromatiche, che avevano distinto l'era del successo conclusasi poco più di 24 mesi fa.
A margine della presentazione della nuova monoposto, il direttore tecnico James Allison ha voluto spiegare i concetti principali che hanno portato il suo gruppo di lavoro a realizzare la W15 per come la vediamo e, presumibilmente, per come la vedremo nei test di Sakhir la prossima settimana.
"La progettazione di qualsiasi vettura è un processo iterativo. E anche molto lungo", ha spiegato il direttore tecnico James Allison. "Si estende fino all'anno scorso. Una nuova vettura consente al team di apportare modifiche più importanti che non sono possibili durante la stagione. Si tratta di decisioni che vengono prese durante l'estate precedente".
Lewis Hamilton, Mercedes W15
Photo by: Mercedes AMG
Allison ha subito messo in chiaro due fattori importanti. Ossia la riprogettazione da zero, partendo dal foglio bianco, del telaio e della scatola del cambio. Per quanto riguarda l'aerodinamica, invece, l'occhio di riguardo è sempre dato all'efficienza e all'opportunità di generare meno resistenza all'avanzamento possibile.
"Queste modifiche includono un nuovo telaio e una nuova scatola del cambio. Dal punto di vista aerodinamico, come sempre si è puntato sull'efficienza. La ricerca infinita di una maggiore deportanza con una minore resistenza all'avanzamento e di distribuirla in pista in modo da integrare la funzione delle sospensioni e dei pneumatici".
Uno dei grandi punti deboli della W14 è stato individuato nell'asse posteriore. E' proprio lì che gli uomini di Allison hanno riposto tanta attenzione per cercare di trovare soluzioni che potessero portare la macchina a sfruttare meglio e più a lungo le gomme.
"Una grande attenzione è stata rivolta al miglioramento asse posteriore, perché nella W14 del 2023 era imprevedibile", ha proseguito Allison. "Abbiamo lavorato duramente per garantire che entrambi gli assi, ma in particolare quello posteriore, riescano a mantenere un migliore controllo del pneumatico rispetto alla W14. Abbiamo anche apportato alcune modifiche ad aree in cui avevamo margini di miglioramento, tra cui l'effetto del DRS e le prestazioni ai box".
Non potevano mancare interventi al fondo, che sulle monoposto di questa generazione - a effetto suolo - è di vitale importanza per trovare prestazione.
"Con l'attuale generazione di auto, gran parte delle prestazioni derivano dal modo in cui il fondo interagisce con la strada. L'efficacia o meno di un'auto dipende dal comportamento aerodinamico del fondo. il fondo si comporta in modo aerodinamico".
"Sentiamo di aver trascorso un buon inverno, ma la F1 è un gioco relativo e solo il tempo ci dirà quanto abbiamo fatto. Siamo concentrati sull'ottenere il massimo dalla macchina che abbiamo lanciato oggi, ma siamo entusiasti della gara di sviluppo che seguirà, dato che i regolamenti sono ancora giovani e le opportunità abbondano", ha concluso Allison.
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