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F1 | Nuovi cordoli e miglior visibilità: come è cambiata Jeddah

Dopo le prime due edizioni, il tracciato di Jeddah ha subito diverse modifiche per migliorare la visibilità e la sicurezza. I cordoli sono stati completamente sostituiti con versioni più smussate, adatti alla nuova generazione di vetture. I muri sono spostati anche di sette metri per una miglior visibilità, mentre la sequenza veloce di curva 22-23 sarà più lenta di circa 30 km/h.

Vista aerea del circuito

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Tre Gran Premi in soli sedici mesi. Gli organizzatori del Gran Premio dell’Arabia Saudita sono andati incontro a una grande sfida, soprattutto tenendo a mente che in occasione della prima edizione parte delle strutture originariamente previste non erano state ancora completate.

Dopo le prime edizioni, tenutesi a distanza di pochissimi mesi tra fine 2021 e inizio 2022, i promoter dell’appuntamento saudita hanno ascoltato e messo in pratica i feedback dei piloti, modificando diverse parti del tracciato per migliorare la sicurezza e la visibilità.

Il layout piuttosto stretto e la scarsa visibilità in alcune curve cieche avevano infatti spinto gli alfieri del team a sottolineare come questi elementi potessero rappresentare un grosso problema in termini di sicurezza, specie in qualifica, dove le vetture si alternano tra giri lenti a tornate spinte. Una differenza di velocità che, in determinate curve, avrebbe potuto causare incidenti nel caso i piloti non fossero stati avvisati, dato che la linea ideale alle volte si incrocia con quella che si tende a sfruttare nei passaggi più lenti.

Già per l'edizione del 2022 gli organizzatori avevano apportato dei miglioramento alla pista per ottimizzare la visuale, allargando alcuni punti e muovendo le barriere poste ai lati del tracciato. Tuttavia, in vista del 2023 gli interventi apportati sono stati molto più significativi e a parlarne è stato Martin Whitaker, CEO della società che si occupa dell’organizzatore della corsa.

“Il circuito è fantastico. Il posto è magnifico, ci sono stati moltissimi cambiamenti. In generale, pensate che 3 Gran Premi negli ultimi 16 mesi sono una grande sfida. Prima di tutto, è molto più maturo, anche le palme ora sono cresciute e sembrano vere palme! Ma in generale, anche tutte le strutture e le strade attorno al tracciato sono state ultimate. Sembra quasi ridicolo da dire, ma rispetto alla prima edizione è stato fatto un bel passo in avanti. Il posto sembra molto più professionale”, ha spiegato Whitaker riferendosi agli aspetti generali, con infrastrutture che ora sono state finalmente completate.

“In pista sono state apportate diverse modifiche, penso che i piloti ne saranno soddisfatti. Durante i mesi invernali abbiamo fatto alcuni cambiamenti interessanti per migliorare la visibilità, spostando le barriere di qualcosa compreso tra i due e i sette metri. In alcuni punti è un cambiamento importante e sono sicuro che le noterete”, ha aggiunto il CEO al podcast "F1 Nation" riferendosi ad alcuni tratti, come ad esempio curva 14, dove il muro sulla destra è stato arretrato di 7,5 metri.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

“Abbiamo rimosso anche alcune parti in materiali metallici che erano nella parte interna di alcune curve sui margini delle barriere in cemento. La FIA ha detto che la barriere andavano bene, ma bisognava rimuovere alcune parti in metallo e lo abbiamo fatto in sei curve”.

Il disegno del tracciato sostanzialmente non è cambiato in modo radicale, tranne che in un punto, ovvero le curve 22 e 23, dove si è cercato di ridurre la velocità di circa 30 km/h modificando il posizionamento delle barriere. Di fatto, ciò significherà che i piloti si immetteranno sul rettilineo opposto che precede l’ultima curva ad una velocità più bassa.

“Quella sequenza è stata resa più stretta, quindi sarà probabilmente circa 30 km/h più lenta, quindi si approcceranno al rettilineo posteriore, il lungo tratto tra curva 22 e curva 27, con una velocità più bassa. Sarà interessante vedere come funzionerà”

Altro cambiamento da prendere in considerazione è quello apportato ai cordoli, ora più smussati e più adatti alle caratteristiche delle monoposto 2022. Nella parte interna di molte curve, tuttavia, sono stati posizionati piccoli dissuasori che, in linea teorica, dovrebbero far sì che i piloti non abusino del nuovo tratto di asfalto creato dopo lo spostamento dei muri laterali.

Il detection point della zona DRS è stato spostato in uscita dall'ultima curva.

Il detection point della zona DRS è stato spostato in uscita dall'ultima curva.

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

“Uno dei problemi era che la pista era stata progettata e costruita nell'era delle monoposto della vecchia generazione 2021, e quindi quando siamo passati all'era delle vetture 2022, immagino che anche altri circuiti si siano trovati di fronte a questo problema, i cordoli non funzionavano bene con le monoposto dell'era moderna".

"Per questo motivo, abbiamo cambiato praticamente tutti i cordoli, che sono molto più lisci e con un angolo molto più ridotto sul lato posteriore del cordolo, in modo da evitare che una vettura perda effettivamente trazione quando si trova sopra il cordolo".

Infine, il dection point della terza zona DRS è stata spostato: se fino al 2022 era posizionato antecedentemente all'ultima curva, da quest'anno si troverà in uscita della stessa. Ciò, in linea teorica, dovrebbe evitare che i piloti possano riproporre con costanza il gioco delle ultime stagioni, quando arrivavano al bloccaggio per evitare di giungere per primi sulla linea di riferimento e perdere l'utilizzo dell'ala mobile sul rettilineo di arrivo.

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