WEC | Isotta Fraschini: in Spagna è buono il primo test endurance
Ad Aragón la Tipo 6 LMH-C costruita da Michelotto ha girato per 700km in due giorni con Vernay e Bonanomi al volante, raccogliendo i primi dati e informazioni sulla lunga durata, acquisendo ulteriore fiducia in vista del prosieguo dello sviluppo.
La Isotta Fraschini è tornata in azione ad Aragón per portare avanto lo sviluppo della sua Tipo 6 LMH Competizione con cui si appresta ad esordire in futuro nel FIA World Endurance Championship.
Come avevamo anticipato nell'intervista esclusiva con il Direttore Sportivo, Claudio Berro, la Hypercar costruita dalla Michelotto Engineering in Spagna avrebbe affrontato il primo test endurance, dopo le uscite a Vallelunga e Monza, e il successivo lavoro al banco 4WD e in galleria del vento.
Mercoledì e giovedì sul tracciato spagnolo si sono alternati i collaudatori Marco Bonanomi, già al volante in quel di Monza e al Paul Ricard con la Tipo 6 LMH Pista lo scorso fine settimana, e il debuttante Jean-Karl Vernay.
Marco Bonanomi, Jean-Karl Vernay, Isotta Fraschini Tipo 6 LMH-C
Photo by: Isotta Fraschini
"Per la prima volta la vettura ha iniziato a svolgere delle sessioni in pista con un numero di giri sempre maggiore, per verificarne le reazioni quando tutto l’insieme di meccanica e gomme si scalda, come accade durante le lunghe gare Endurance del FIA WEC", si legge nella nota del team.
"Tutta l’equipe sta pian piano prendendo sempre più mano con il mezzo, rendendo così il lavoro oliato e veloce. Grande attenzione al miglioramento del dialogo tra l’elettronica ed il sistema ibrido, chiave per fare rendere al massimo la vettura".
"Tante anche le prove di assetto, sfruttando i saliscendi del bel tracciato ispanico e la pioggia arrivata nel finale del secondo giorno per testare tante possibili combinazioni di set-up nei circa 700 km percorsi".
Isotta Fraschini Tipo 6 LMH-C
Photo by: Isotta Fraschini
Vernay, che dopo anni di corse turismo tornava su un prototipo, si è trovato benissimo: "I miei primi due giorni di test sono stati positivi ed è stato un piacere tornare a guidare un prototipo, in particolare una LMH. Ottimo feeling con la macchina, la cui base è davvero buona, e sono rimasto davvero impressionato dal riuscire a fare così tanti giri".
"Un punto a favore sull'affidabilità, proprio un settore su cui abbiamo lavorato per essere sicuri che la macchina funzionasse bene con il sistema ibrido e la rigenerazione. La Tipo 6 LMH Competizione sembra molto promettente".
"È stato molto divertente guidare questa bellissima macchina e lavorare con Isotta Fraschini e la Michelotto Engineering, non vedo l'ora che arrivi il prossimo test!", conclude il francese.
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