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WEC | Alpine, Linari: "Ecco come abbiamo progettato la A424_ß"

Raphaël Linari, responsabile del design della Casa francese, racconta come dalle bozze del 2020-2021 si è arrivati alla LMDh che dal prossimo anno correrà nel Mondiale e alla 24h di Le Mans, con linee inedite che hanno messo a dura prova l'ingegno del suo staff.

Alpine A424

Foto di: Alpine

A sessant’anni dalla sua prima partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, la Alpine ha scelto proprio la classica endurance francese per svelare la sua A424_ß, prototipo LMDh con cui tornerà a competere per la vittoria assoluta nel FIA World Endurance Championship.

Era ottobre 2021 quando arrivò in serata l'annuncio che la Casa di Viry-Châtillon avrebbe preso parte alla Classe Hypercar dal 2024 con un mezzo costruito su telaio Oreca, coi primi bozzetti che hanno iniziato ad essere disegnati il mese successivo, per poi iniziare il 2022 studiando assieme a Mecachrome che tipo di motore installare.

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

"È un progetto in cui siamo stati integrati progressivamente. Abbiamo cominciato a lavorare sui primi bozzetti nel 2021, prima di stabilire i rapporti con Oreca. Siamo riusciti a recuperare un loro telaio a fine anno, per disporre di una base su cui disegnare un’Alpine", racconta il responsabile del design esterno e sportivo di Alpine, Raphaël Linari.

"Ci abbiamo messo un anno intero, perché avevamo bisogno di un periodo di studio per capire i vincoli in gioco, in termini di proporzioni e assetto, dato che è il posto guida che determina la configurazione di molti volumi associati".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

L'estate del 2022 anno viene dedicata ai primi test di ogni parte coinvolta, anche aerodinamici in Oreca, giungendo a novembre all'istituzione del dipartimento Direzione Veicoli per rispondere alle esigenze del progetto, che prima di Natale inizia a prendere vita con le prove al banco del motore.

"Abbiamo fatto una sintesi che si è perfezionata con l’avanzare dei test aerodinamici. Questi hanno scandito lo sviluppo stilistico, giungendo a scolpire la forma dell’A424_ß, in senso proprio e figurato, dato che dobbiamo rientrare in una finestra di prestazioni imposta dai regolamenti. È stato un lavoro lungo, ma molto gratificante".

Lavoro lungo che è proseguito con i primi test di accoppiamento motore-trasmissione sui banchi di prova di Viry-Châtillon nel maggio scorso, fino ad arrivare alla presentazione odierna.

"La nostra visione era quella di una carrozzeria molto pura, come quella di una supercar omologata per la strada. Abbiamo cercato di essere efficaci, per cui abbiamo semplificato, levigato e purificato al massimo le superfici, per evitare di aggiungere volumi ed elementi eterogenei".

"Ciò vale soprattutto per la parte posteriore. È alla fine del sedile aerodinamico che la resistenza dev’essere quanto più fluida possibile, per cui l’abbiamo snellita al massimo, per allontanarci dal look squadrato tipico dei prototipi di Le Mans".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

Qualche tempo fa la Alpine aveva presentato sua futuristica Alpenglow, hypercar stradale che di fatto ha rimandato la mente al concetto di vettura da pista da cui sono stati presi diversi riferimenti per la A424_ß.

"Le firme luminose sono forse gli elementi più distintivi della nostra LMDh. All’anteriore, eravamo piuttosto liberi, nonostante gli obblighi dei regolamenti sulla visibilità, dato che si tratta di un modulo di proiettori da integrare in un determinato volume".

"Invece, al posteriore eravamo molto più vincolati. Abbiamo creato una firma luminosa ad hoc per lei, reinterpretando la A a forma di freccia ed adattandola al suo ambiente nella parte inferiore. Quando saremo seguiti dai nostri concorrenti, le loro telecamere di bordo non potranno non inquadrare la A. Tutto ciò trasmette un messaggio forte all’anteriore e impattante al posteriore".

"I progetti Alpenglow e LMDh si sono alimentati reciprocamente, in un certo senso. La Alpenglow ha i codici della LMDh per una concept car che circola libera da qualsiasi vincolo, ad esempio, connesso alla tecnica o all’omologazione. Abbiamo tratto ispirazione dalle fiancate di Alpenglow, riprendendo anche alcuni elementi realizzati sull’Alpine A110 per l’A424_ß".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

Anche il nome A424_ß vuole riprendere il DNA sportivo di Alpine: la A seguita da tre numeri, di cui il primo è un 4, rispetta la tradizione delle vittoriose auto da Endurance, il 24 rimanda alla 24 Ore di Le Mans e al 2024, mentre ß sta a indicare l’ultima fase prima del lancio.

Da un punto di vista estetico e tecnico, il frontale è estremamente aggressivo, mentre il posteriore rivela due A a forma di freccia, oltre al tipico triangolo che rimanda ai fiocchi di neve Alpine, mettendo in risalto soprattutto il trattamento delle derive e dell’alettone posteriore.

L’abitacolo è da supercar omologata per la strada e pure le fiancate traggono ispirazione dalla Alpenglow, in un lavoro minuzioso che Linari e i suoi collaboratori hanno portato avanti con grande dedizione e soprattutto ingegno.

"Più che chiamarlo lavoro diverso, è proprio inedito. Di solito, questi prototipi sono progettati da studi di ingegneria. Per quanto ci riguarda, non abbiamo necessariamente lo stesso approccio dei costruttori di auto da corsa. Per i veicoli di serie, tutte le superfici nascono dalla progettazione sintetizzando i vincoli tecnici di fornitori e stabilimenti".

"Contrariamente alle nostre abitudini, l’ingegneria delle auto da corsa riprende in mano il modello per produrre stampi e componenti. Si trattava quindi di progettare un’auto che non siamo abituati a progettare. I vincoli connessi alle prestazioni sono sempre facili da accettare, perché anche noi facciamo parte di quella Band of Racers che vuole vedere Alpine al top".

"D’altra parte, il modello economico dei regolamenti LMDh esige una certa parsimonia sul budget per la manutenzione e la gestione di una scuderia privata. È qui che stava tutta la complessità, ma siamo stati in grado di creare un oggetto moderno dalle proporzioni inedite per un’Alpine".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

Tutto ciò con l'obiettivo di arrivare al via della stagione 2024 del FIA WEC preparati, specialmente quando tra un anno si disputerà nuovamente la 24h di Le Mans.

"E' un incredibile onore e un immenso privilegio poter progettare l’Alpine che disputerà la 24 Ore di Le Mans. È stato un lavoro molto piacevole, nonostante il 'tradizionale' scontro di culture tra designer e ingegneri. In presenza di certi vincoli, i designer cercano di levigare le superfici per assorbirli, mentre gli ingegneri potrebbero accontentarsi anche di una 'gobbetta' dell’ultimo minuto. È solo un esempio, ma c’è un approccio per armonizzare e sintetizzare i volumi".

"Siamo riusciti a lavorare tutti andando nella stessa direzione, dato che non sarebbe stato il caso di fare proposte che andassero contro le prestazioni. Volevamo che quest’auto fosse il più possibile Alpine, nonostante la base tecnica imposta. Siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio con quest’iconica Alpine, di cui vado assolutamente fiero".

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