Ultimate Cup | Trofeo GTE Endurance: Jackson e Naran vincono rimontando dal fondo
Nella gara Endurance del Trofeo GTE non è mancato assolutamente nulla, tra pioggia e rimmonte dal fondo. Tom Jackson e Ameerh Naran sono magistrali sulla Mercedes AMG GT3 e riscono a imporsi dopo aver preso il via dalle ultime file a causa di un problema in qualifica. Bene Gomez secondo, mentre al terzo posto chiude la Ferrari #1 del Team Visiom.
Già alla partenza non sono mancati i duelli, con la sfida tra la Vortex 2.0 e la Ferrari di Bouvet, con quest’ultimo che è passato in testa con un attacco all’interno, mentre alle loro spalle la Porsche di Penlou si è ritrovata in terza posizione. Dietro, Jackson con la Mercedes è partito dal fondo per tentare la rimonta, dato il problema durante le qualifiche che lo ha costretto a prendere il via dalle ultime file dello schieramento.
Al termine del primo giro Bouvet chiude il primo giro con 3”8 di vantaggio mentre scatta la warning flag per Mogica per manovra scorretta alla Luco: chi è finito in difficoltà è stata la Porsche di Bernier a causa del cofano anteriore “traballante”, pur proseguendo. Da lì in poi, c’è un forcing impressionante del Ferrarista, che dopo tre giri si è già portato a oltre dieci secondi di vantaggio, mentre dal fondo dopo cinque passaggi Jackson con la Mercedes è stato in grado di riportarsi al quinto posto girando sul passo dell’1’51”.
Nonostante le difficoltà per il cofano, tra le Porsche Bernier continua a essere il leader del marchio, ma dopo dodici minuti di gara è la pioggia che mette tutti in allarme: seppur sia modesta, tutti i team si sono preparati a un eventuale cambio gomme. Davanti Bouvet con la Ferrari ha continuato a girare sempre sul passo dell’1’49”, portando il suo vantaggio a circa 15 secondi, mentre al decimo giro Jackson e la Mercedes passano la Vortex di Gomez alla San Donato.
#1 Visiom, Ferrari 488 GT3 Evo: Jean Paul Pagny, Jea Bernard Bouvet, Romain Iannetta
Foto di: Ultimate Cup
Proprio nella stessa tornata, la Porsche di di Pemant rientra ai box per riparare la vettura, rimasta danneggiata a causa di un contatto all’anteriore destra. Davanti la sfida a distanza si fa sempre più acceso, con Jackson che inanella giri veloci, tra cui un 1’49”334, fino a finire negli scarichi di Bouvet nel corso del 14° giro, ma proprio nel momento in cui si pregustava il duello, il pilota della Mercedes rientra ai box per il cambio pilota lasciando il volante a Naran. Cinque tornate più tardi, è un’altra Porsche ad accusare problemi, quella di Vandewoestyne per un danno alla posteriore destra ma, dopo alcuni interventi, i meccanici sono riusciti a rimandarlo in pista.
Davanti, Bouvet continua a macinare giri veloci, allungando il vantaggio sulla Mercedes di Naran: al 32° passaggio proprio il Ferarrista rientra a fare rifornimento insieme a Naran. Il primo lascia a Pagny, il che fa salire in testa alla corsa alla Vortex di Gomez, quantomeno fino a quando anche quest’ultimo rientra per la sua sosta, ridando così a Pagny il comando della gara davanti a Naran.
La situazione rimane stabile, anche a livello meteo, mentre Naran prova a recuperare su Pagny girando sugli stessi tempi. Al 49° giro entra la Mercedes di Naran che lascia il volante nuovamente all’inglese Jackson, il quale dopo la sosta fatica a superare la Vortex di Gomez, che chiude la porta senza timori reverenziali. Effettuato il sorpasso, Jackson riprende a martellare, fermando il cronometro prima sull’1’48”904 e poi 1’48”814.
Al 56° giro arriva il testacoda della Porsche di Teire alla Bucine e Yellow Flags nel terzo settore, che spingono all’ingresso della Safety Car. Pagny rientra ai box con Jackson che rimane fuori sale in testa. Tuttavia, al 62° passaggio ritorna protagonista la pioggia, con la Safety Car che interveniente nuovamente a seguito del testacoda della Vortex di Gouverneur: tutti si preparano a montare le gomme da pioggia nel caso quest’ultima aumenti. Dopo qualche giro dietro la vettura di sicurezza, la gara riprende con Gomez in testa, mentre in seconda posizione si trova Jackson, che però rientra per il rifornimento e il cambio pilota, lasciando spazio a Naran.
Grazie alle auto sul tracciato, la pista si stava progressivamente si asciuga, ma una leggera pioggia è tornata a bagnare la pista, rendendo particolarmente insidioso il tracciato. Hallyday prova a spingere per recuperare il gap da Naran, che è di venti secondi all’80° giro: un vero tour de force che nello spazio di poche tornate gli ha permesso di dimezzare il gap a suo di ottimi giri. Infatti, dieci giri più tardi, grazie a questo ritmo, Hallyday è stato in grado di portarsi prima negli scarichi di Naran, per poi effettuare il sorpasso che gli ha permesso di prendere il comando della corsa.
Effettuato il sorpasso, però, Hallyday rientra per il rifornimento e per il cambio pilota, lasciando spazio a Bouvet, mentre Naran prosegue per poi fermarsi solamente qualche giro più tardi. A soli 34 minuti dalla fine, il Ferrarista volta con un passo che solo Jackson riesce a tenere dopo il cambio pilota, andando a stabilire il nuovo record della gara in 1’47”743.
Bouvet rientra ai box per “pareggiare” i pit e riparte. Il finale è ricco di colpi di scena: i primi tre rientrano per cambiare gli pneumatici, da slick a rain per il ritorno della pioggia. Gomez diventa leader, ma Jackson prova l’attacco prima alla Scarperia e poi alla Bucine, anche se un piccolo errore lo costringe a ricominciare. Dopo essersi riavvicinato, Jackson in scia prova l’attacco all’esterno della San Donato e all’Arrabbiata, finendo però nuovamente largo, il che ha permesso a Gomez di riallungare.
Nell’ultimo giro Jackson prova a mettere nuovamente pressione a Gomez fino a quando, alla Casanova, arriva un sorpasso magistrale che lo porta in testa proprio sul finale. Sotto la bandiera a scacchi vince con una gara magistrale Jackson con l’ottimo Naran, mentre c’è da sottolineare l’ottima prova di Gomez. Terzo posto per la Ferrari composta dal terzetto Bouvet-Hallyday-Pagny.
Una gara incredibile, ricca di colpi di scene, tra asciutto e bagnato, anche se rimane un peccato non aver visto più vetture nella classe UCS1. Tra le Porsche vince Chevalier davanti a Desmaele e Vandewoestyne. In UCS trionga Marion davanti a Lopes e Lipp, mentre, infine in UCS4 si impone Mogica su Waszczinki.
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