Rossi: "Ho avuto un problema che non capitava da 12 anni..."
Il rientro del GP d'Europa ha fruttato solo il sesto zero consecutivo al "Dottore", che ora pare davvero frustrato dai problemi di motore della Yamaha.

Valentino Rossi aveva una voglia pazza di tornare in sella alla sua Yamaha, al punto che il pesarese è stato disposto a cominciare il weekend del Gran Premio d'Europa solo nella giornata di sabato dopo essere guarito dal COVID-19.
Questo entusiasmo però non è bastato per interrompere la lunga striscia di zero che ha caratterizzato la seconda parte della sua stagione. Tra l'assenza per il Coronavirus, le cadute ed i problemi tecnici quello arrivato a Valencia è stato il sesto stop consecutivo per il "Dottore", che ha visto la sua M1 ammutolirsi dopo appena 5 giri.
"Quando la moto si è spenta, non mi sono neanche arrabbiato. Mi è venuto da ridere" ha provato a sdrammatizzare Valentino, quando gli è stato domandato dell'ennesima giornata no.
"Avevo solo bisogno di fare la gara, quindi ero partito molto tranquillo, perché volevo cercare di arrivare in fondo, per fare chilometri e prepararmi bene per la gara della settimana prossima. Invece non è stato possibile e a fermarmi è stato un problema che non succedeva da 12 anni mi hanno detto" ha aggiunto.
Visti i continui problemi legati al motore della Yamaha, non ultima la sanzione rimediata per valvole utilizzate in occasione del Gran Premio di Spagna, e le limitazioni di sviluppo previste per il 2021, al pesarese è stato chiesto se per la Casa di Iwata non fosse il caso si volgere lo sguardo al 2021 e magari passare da quattro cilindri in linea ad un motore a V.
"Io non credo che il problema sia che il motore è un quattro cilindri in linea. Per molti anni si è detto che questo potesse essere il guaio della Yamaha, perché è una concezione di motore un po' più vecchia rispetto a quello a V. Però anche la Suzuki ha un quattro in linea e va molto forte".
"Il problema è che noi abbiamo una difficoltà di performance, perché sul rettilineo siamo sempre i più lenti, a cui si aggiunge anche un problema di affidabilità. Di solito invece ne hai uno solo di questi due problemi, o ti manca performance o ti manca affidabilità. A noi invece mancano entrambe. E' come se gli altri fossero andati più avanti di noi a livello ingegneristico" ha spiegato.
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Qualcuno ha posto però un dubbio anche sui piloti, visti i tanti alti e bassi di cui sono capaci di rendersi protagonisti Maverick Vinales e Fabio Quartararo, che l'anno prossimo formeranno la coppia del factory team. Secondo il 9 volte iridato però il problema non è questo.
"La Yamaha ha dei grandi piloti. Se togliamo me, perché non voglio parlare di me, Quartararo, Vinales e Morbidelli sono veramente forti. Con una moto competitiva si giocano il Mondiale. Io non penso che il problema siano i piloti e credo che la line-up della Yamaha sia molto forte anche per l'anno prossimo".
Secondo il parere di molti, è stata anche la gomma posteriore introdotta quest'anno dalla Michelin a generare questo andamento strano per la stagione 2020. Ma per Rossi la situazione in casa Yamaha non è cambiata molto rispetto al 2019 in realtà.
"A me non sembra molto diversa, nel senso che per noi è molto simile. Le volte che l'anno scorso l'abbiamo provata sembrava un po' meglio, perché ha più grip, ma è più morbida quindi il problema è riuscire a farla durare tutta la gara".
"Per non cambia molto dall'anno scorso, perché noi avevamo più o meno gli stessi problemi. E' come se negli ultimi anni gli altri abbiano capito qualcosa delle gomme e noi invece non ci siamo riusciti. Io comunque terrei queste, perché non credo che cambierebbe molto per noi".
Infine, ha dedicato un pensiero all'amico Davide Brivio per l'impresa che sta per compiere la Suzuki, che è ad un passo dal riconquistare il titolo della classe regina dopo ben 20 anni. E potrebbe farlo con una doppietta nel Mondiale piloti.
"Faccio tanti complimenti a Davide Brivio, ma anche a suo fratello. Siamo amici perché abbiamo lavorato tanto insieme. Hanno fatto un grandissimo lavoro, perché sono riusciti a fondere il metodo giapponese con quello italiano. E non penso che sia un caso che la Suzuki vada così forte, quindi gli faccio davvero tanti complimenti".
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing dopo il ritiro dalla gara

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Il ritiro di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing parcheggia la moto e si ritira

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Riguardo questo articolo
Serie | MotoGP |
Evento | GP d'Europa |
Sotto-evento | Gara |
Piloti | Valentino Rossi |
Team | Yamaha Factory Racing |
Autore | Matteo Nugnes |
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