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MotoGP: Mir trionfa nel GP d'Europa ed ipoteca il Mondiale!

Lo spagnolo ha avuto la meglio sul compagno Rins nella doppietta Suzuki ed ora ha 37 punti di margine su di lui e su Quartararo in una domenica nera per le Yamaha. La KTM sale sul podio con Pol Espargaro. Dovizioso chiude ottavo e Morbidelli 11esimo, mentre Rossi si ritira per un guasto dopo pochi giri.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir ha rotto l'incantesimo e lo ha fatto nel momento più importante della stagione. La vittoria che tanto inseguiva e che fin qui aveva solo sfiorato è infatti arrivata nel Gran Premio d'Europa, ponendo una pesante ipoteca sulla conquista anche del titolo iridato della MotoGP.

Sullo spagnolo aleggiava l'ombra del rischio di diventare il primo campione del mondo della storia che non aveva mai avuto l'onore di imporsi in un GP, ma il pilota della Suzuki ha fatto veramente le cose in grande perché, complice anche la domenica nera delle Yamaha, tra 7 giorni potrà giocarsi addirittura il suo primo match point.

Il suo diretto inseguitore ora è infatti il compagno di squadra Alex Rins, che oggi ha contribuito alla strepitosa doppietta della Suzuki, ma è distante ben 37 lunghezze. E anche oggi il vicino di box è stato l'ostacolo più importante per Mir, visto che ha comandato la gara fino a 11 giri dal termine, quando è andato lungo per un problema in scalata. Quando Joan lo ha infilato, però, non c'è stata più storia e il maiorchino si è involato verso un successo pesantissimo.

Al grande 1-2 piazzato dalla Suzuki, che alla Casa di Hamamatsu mancava dal 1982, la Yamaha ha risposto con una giornata nera: Franco Morbidelli ha azzardato una coppia di gomme dure, scelta che non ha pagato e che lo ha relegato solamente all'11esimo posto finale.

E' andata anche peggio al compagno di squadra Fabio Quartararo, che nelle primissime fasi della corsa è caduto in un doppio balletto alla curva 8 con Aleix Espargaro. Il francese poi ha ripreso la via della pista, ma non è riuscito ad andare oltre al 14esimo posto, giusto alle spalle di Maverick Vinales, che invece prendeva il via dalla pitlane per aver montato il sesto motore, uno in più rispetto ai cinque consentiti dal regolamento.

E non è andata tanto meglio ad Andrea Dovizioso, che con la sua Ducati non è riuscito ad andare oltre all'ottavo posto, pur essendo il migliore tra gli altri contendenti al titolo. La classifica quindi ora si ridisegna con Mir al comando con 37 lunghezze su Quartararo e Mir. Vinales invece è a -41, mentre Morbidelli e Dovizioso sono entrambi a -45.

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Questo vuol dire che se domenica prossima Mir concederà meno di 13 punti a Quartararo o a Rins, sarà a tutti gli effetti campione del mondo. Dunque, la cosa più importante da fare per lui è quella di cercare di stare lontano dai guai e di puntare al traguardo. Del resto, il tabù della vittoria è stato sfatato.

La domenica del GP d'Europa è stata decisamente positiva anche per la KTM, perché dopo la bella pole position conquistata sull'umido ieri, Pol Espargaro è riuscito a rimanere al gancio delle due GSX-RR, conquistando il suo quarto piazzamento a podio stagionale.

Ma è stata positiva anche la gara di Miguel Oliveira, rimasto a lungo in quarta posizione con la RC16 del team Tech 3, prima di cedere solo nel finale la medaglia di legno a Takaaki Nakagami in una giornata in cui ha dovuto tenere alto l'onore della Honda, visto che Cal Crutchlow ed Alex Marquez sono finiti entrambi ruote all'aria. Il secondo nel tentativo di resistere all'attacco di Dovizioso nel finale.

La migliore delle Ducati è stata invece quella di Jack Miller, ma il Ricardo Tormo si è confermato un tracciato poco gradito alle Desmosedici GP, visto che l'australiano ha concluso solamente sesto, davanti ad un Brad Binder capace di sfoderare una bella rimonta nonostante una Long Lap Penalty.

Nella top 10 poi c'è spazio anche per Danilo Petrucci, decimo alle spalle anche di Johann Zarco, che ha avuto un grosso calo nel finale dopo essere stato agganciato al trenino di Nakagami ed Oliveira per metà gara.

Per gli altri italiani invece la gara è finita anzitempo: Pecco Bagnaia ed il debuttante Lorenzo Savadori sono entrambi incappati in una scivolata. Valentino Rossi invece ha accusato un guasto sulla sua Yamaha dopo appena cinque giri. Di sicuro per il "Dottore" non è stato il ritorno che avrebbe sperato dopo essere guarito dal COVID-19, visto che comunque era in 13esima posizione prima della rottura.

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Spain Joan Mir Suzuki 27 -       25
2 Spain Alex Rins Suzuki 27 0.651 0.651 0.651   20
3 Spain Pol Espargaro KTM 27 1.203 1.203 0.552   16
4 Japan Takaaki Nakagami Honda 27 2.194 2.194 0.991   13
5 Portugal Miguel Oliveira KTM 27 8.046 8.046 5.852   11
6 Australia Jack Miller Ducati 27 8.755 8.755 0.709   10
7 South Africa Brad Binder KTM 27 10.137 10.137 1.382   9
8 Italy Andrea Dovizioso Ducati 27 10.801 10.801 0.664   8
9 France Johann Zarco Ducati 27 11.550 11.550 0.749   7
10 Italy Danilo Petrucci Ducati 27 16.803 16.803 5.253   6
11 Italy Franco Morbidelli Yamaha 27 17.617 17.617 0.814   5
12 Germany Stefan Bradl Honda 27 24.350 24.350 6.733   4
13 Spain Maverick Viñales Yamaha 27 25.403 25.403 1.053   3
14 France Fabio Quartararo Yamaha 27 39.639 39.639 14.236   2
  Italy Lorenzo Savadori Aprilia 25          
  Spain Alex Marquez Honda 23          
  Spain Tito Rabat Ducati 13          
  Italy Francesco Bagnaia Ducati 5          
  United Kingdom Cal Crutchlow Honda 5          
  Italy Valentino Rossi Yamaha 4          
  Spain Aleix Espargaro Aprilia 0          

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