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IndyCar | Rossi interrompe il digiuno con il successo all'IMS

Alexander Rossi ha interrotto il digiuno di vittorie che durava dal 2019 ottenendo il successo al Gallagher GP precedendo Christian Lundgaard, al primo podio in IndyCar, e Will Power che adesso è il nuovo leader del campionato.

Alexander Rossi, Andretti Autosport Honda

Alexander Rossi, Andretti Autosport Honda

Jake Galstad / Motorsport Images

Al via il polesitter della Arrow McLaren SP, Felix Rosenqvist, ha preceduto Rossi, mentre Josef Newgarden ha compiuto un brillante sorpasso interno per passare dalla quinta alla terza posizione. Herta ha fatto una manovra ancora più audace dalla nona posizione all'esterno della curva 1 ed ha schiacciato Power contro Pato O'Ward mandando in testacoda la seconda vettura AMSP e obbligando Power a perdere un sacco di posizioni così come il messicano.

Il primo giro si è concluso con Rosenqvist che precedeva Rossi, Newgarden e Herta dalla nona posizione, seguiti da Christian Lundgaard, Conor Daly, Devlin DeFrancesco e Palou.

La gialla dovuta ad un testacoda in curva 3 di Dalton Kellett ha permesso a Power e O'Ward di rientrare ai box per montare le rosse, oltre a consentire al Race Control di far retrocedere Newgarden di due posizioni per aver superato i limiti della pista.

Alla ripartenza al quarto giro, Rossi ha cercato di passare Rosenqvist alla curva 1 ed è andato largo, permettendo così a Herta di passarlo all'esterno e di salire in seconda posizione. Successivamente Herta ha sopravanzato Rosenqvist alla curva 7 e tre curve dopo Rossi ha fatto lo stesso, mentre alla curva 1 del nono giro Lundgaard ha passato il polesitter per artigliare la terza posizione.

Alla fine dell’11° giro è iniziata una serie di pit stop con Palou, Scott Dixon e Rinus VeeKay. Newgarden, Daly e Rahal si sono fermati due giri più tardi, mentre è stato un disastro per Daly che ha stallato.

McLaughlin, partito con le rosse, ha superato Rosenqvist e ha conquistato la testa della corsa, mentre Herta, Rossi e Lundgaard si sono fermati ai box dai primi tre posti. Con undici secondi di ritardo da McLaughlin è risalito in seconda piazza Ericsson, partito ultimo dopo i problemi al motore avuti nelle prove, mentre il compagno di squadra Jimmie Johnson era a due secondi di distanza.

McLaughlin ed Ericsson hanno effettuato il pit stop alla fine del 22° giro e Johnson un giro dopo, lasciando Power, O'Ward e Sato davanti a tutti, con un vantaggio di 5 secondi sui piloti AMSP.

McLaughlin è emerso in settima posizione davanti a Newgarden e Palou, mentre Ericsson, dopo essere rimasto indietro di una dozzina di secondi, è uscito in 18° posizione.

Al 26° giro, Herta, Rossi e Lundgaard hanno superato Sato con le sue rosse ormai alla frutta e il carburante in esaurimento per portarsi in terza, quarta e quinta posizione. Herta ha poi superato O'Ward alla curva 1 al 28° giro, guadagnando la seconda posizione e iniziando a cercare di ridurre il distacco di cinque secondi da Power. Anche Rossi ha superato O'Ward nello stesso punto al passaggio successivo, mentre Lundgaard ha atteso sino in curva 7 mezzo giro dopo.

A meno di due secondi da Sato, McLaughlin stava facendo un ottimo lavoro per mantenere il suo vantaggio su Newgarden a 2,5 secondi. O'Ward e Sato si sono fermati al 31° giro, Power al 32°, lasciando Herta in testa. Palou era in difficoltà sulle rosse dietro Newgarden e, dopo essere stato passato da Simon Pagenaud, Rosenqvist e Rinus VeeKay, ha effettuato il secondo pit stop.

Al 35° giro Herta aveva un vantaggio di 2,3 secondi su Rossi, pressato da Lundgaard, ma al 36° giro sono sventolate le bandiere gialle per lo stop in pista, dovuto alla fine del carburante, della vettura di Pagenaud che ha dovuto fermarsi in un punto sicuro.

Questo ha fatto sì che quasi tutti si precipitassero ai box. Sono emersi nell'ordine Herta, Rossi, Lundgaard, mentre Power e Johnson sono rientrati in quarta e quinta posizione davanti a McLaughlin e Newgarden. O'Ward e Sato hanno beneficiato della stessa situazione di Power e Johnson per entrare nella Top 10 davanti a VeeKay e Rosenqvist.

La ripartenza, avvenuta al 40° giro, è stata pulita con Herta che ha preceduto Rossi e Lundgaard. Power, che aveva ancora bisogno di risparmiare carburante, si è preso una pausa rimanendo fuori dalla portata di Johnson il quale aveva alle spalle McLaughlin, Newgarden e VeeKay.

Improvvisamente il leader Herta ha rallentato, con il motore che sembrava funzionare ma con la trasmissione in tilt dopo aver urtato i cordoli della curva 8. La vettura #26 si è così fermata all'ingresso della pitlane.

Patricio O'Ward, Arrow McLaren SP Chevrolet

Patricio O'Ward, Arrow McLaren SP Chevrolet

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

Rossi è rimasto davanti e nei tre giri successivi ha aumentato il suo margine su Lundgaard a 3,3 secondi. A circa 4,5 secondi di distanza si è piazzato Power, che ha preceduto di un secondo McLaughlin, Newgarden, VeeKay e Graham Rahal, mentre Johnson ha poi lasciato passare Dixon in ottava posizione.

Al 51° giro, a 34 tornate dalla fine, Ericsson ha superato Harvey per conquistare la 13° posizione e avvicinarsi a Sato, che ha superato al 54° giro.

Un paio di giri dopo, Power ha iniziato a fare i suoi giri più veloci della gara per portare il suo vantaggio su McLaughlin a due secondi prima dell'ultima tornata di soste, anche se era ancora a otto secondi da Lundgaard.

Power, O'Ward, Dixon e Sato sono rientrati ai box alla fine del 59° giro, mentre i leader hanno seguito l'esempio nel giro successivo.

All'uscita dai box, il vantaggio di Rossi su Lundgaard era sceso da 4,1 a 2,6 secondi, mentre Power era sette secondi più indietro, ma davanti a McLaughlin, Newgarden, VeeKay, Rahal, Dixon, Rosenqvist e Palou a completare la top 10. Ericsson era 11°, appena davanti a uno dei suoi rivali per il titolo, O'Ward, che avrebbe faticato in questo stint finale.

A 15 giri dalla fine, Rossi aveva accumulato un vantaggio di 3,4 secondi su Lundgaard, che precedeva di 8,3 secondi Power, il quale stava gestendo il suo margine di 1 secondo su McLaughlin, che si era fermato due giri dopo, come Rossi e Lundgaard. McLaughlin ha preceduto di 2,5 secondi Newgarden, che a sua volta ha preceduto di un secondo VeeKay.

Rossi aveva superato i 4 secondi di vantaggio su Lundgaard, fino a quando non si è trovato alle spalle di Kellett, perdendo 1,5 secondi. Tuttavia, una volta superato e con aria pulita, Rossi ha reagito e ha portato il suo vantaggio a più di 4 secondi.

Il risparmio di carburante di Power lo ha lasciato per un breve periodo vulnerabile a McLaughlin, ma ha stabilizzato il suo vantaggio a circa 1 secondo, mentre McLaughlin aveva un margine simile su Newgarden.

Sul traguardo Alexander Rossi ha potuto celebrare la sua ottava vittoria in IndyCar, la prima dopo Road America nel 2019, vincendo con 3,5 secondi di vantaggio su Lundgaard, che ha ottenuto il primo podio con il team RLL dopo una stagione tormentata.

Power ha ottenuto il settimo podio della sua stagione ed è passato in testa al campionato con nove punti di vantaggio su Marcus Ericsson

Cla Pilota Team Giri Tempo Gap Distacco Mph Punti
1 United States Alexander Rossi United States Andretti Autosport 85 1:48'39.1825     118.695  
2 Denmark Christian Lundgaard United States Rahal Letterman Lanigan Racing 85 1:48'42.7266 3.5441 3.5441 119.880  
3 Australia Will Power United States Team Penske 85 1:48'54.0306 14.8481 11.3040 120.946  
4 New Zealand Scott McLaughlin United States Team Penske 85 1:48'55.1519 15.9694 1.1213 119.772  
5 United States Josef Newgarden United States Team Penske 85 1:48'57.6078 18.4253 2.4559 117.335  
6 Netherlands Rinus van Kalmthout United States Ed Carpenter Racing 85 1:49'02.1451 22.9626 4.5373 118.595  
7 United States Graham Rahal United States Rahal Letterman Lanigan Racing 85 1:49'02.5367 23.3542 0.3916 119.021  
8 New Zealand Scott Dixon United States Chip Ganassi Racing 85 1:49'02.7955 23.6130 0.2588 119.342  
9 Sweden Felix Rosenqvist United States Schmidt Peterson Motorsports 85 1:49'03.6484 24.4659 0.8529 119.611  
10 Spain Álex Palou United States Chip Ganassi Racing 85 1:49'06.8226 27.6401 3.1742 119.445  
11 Sweden Marcus Ericsson United States Chip Ganassi Racing 85 1:49'14.2599 35.0774 7.4373 116.633  
12 Mexico Patricio O'Ward United States Schmidt Peterson Motorsports 85 1:49'22.2466 43.0641 7.9867 118.771  
13 United States David Malukas United States Dale Coyne Racing 85 1:49'29.3693 50.1868 7.1227 119.689  
14 United Kingdom Callum Ilott Juncos Hollinger Racing 85 1:49'31.1026 51.9201 1.7333 110.808  
15 Japan Takuma Satō United States Dale Coyne Racing 85 1:49'36.2894 57.1069 5.1868 118.559  
16 France Romain Grosjean United States Andretti Autosport 85 1:49'38.2352 59.0527 1.9458 118.619  
17 United States Conor Daly United States Ed Carpenter Racing 85 1:49'39.3141 1'00.1316 1.0789 118.531  
18 Canada Devlin DeFrancesco United States Andretti Autosport 85 1:49'40.9705 1'01.7880 1.6564 118.999  
19 Brazil Helio Castroneves United States Michael Shank Racing 85 1:49'42.6509 1'03.4684 1.6804 117.503  
20 United Kingdom Jack Harvey United States Rahal Letterman Lanigan Racing 85 1:49'43.7822 1'04.5997 1.1313 117.447  
21 Canada Dalton Kellett United States A.J. Foyt Enterprises 84 1:48'48.8874 1 Lap 1 Lap 118.267  
22 United States Jimmie Johnson United States Chip Ganassi Racing 84 1:48'59.5642 1 Lap 10.6768 111.923  
23 United States Kyle Kirkwood United States A.J. Foyt Enterprises 84 1:49'18.1559 1 Lap 18.5917 119.253  
24 United States Colton Herta United States Andretti Autosport 42 1:01'48.1614 43 Laps 42 Laps 20.592  
25 France Simon Pagenaud United States Michael Shank Racing 34 43'33.7245 51 Laps 8 Laps 120.046  

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