FE | Evans trionfa in Gara 1 a Roma dopo una carambola paurosa
Il pilota della Jaguar centra il suo quarto successo sul circuito dell'Eur, ma Cassidy diventa leader del campionato grazie al secondo posto. A catalizzare l'attenzione però è la bruttissima carambola innescata da Bird che poi porta al ritiro anche di Mortara, Buemi, Da Costa, Frijns e Di Grassi.
Mitch Evans è sempre di più il Re di Roma. Dopo la pole position di questa mattina, il pilota della Jaguar andato a prendersi la sua quarta affermazione in Formula E nella nostra Capitale, che è addirittura la terza consecutiva sul tracciato dell'Eur.
Il neozelandese si è imposto in questa prima gara dell'E-Prix di Roma, che sostanzialmente è stato disputato su due manche, perché un terribile incidente nel corso del nono giro ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa, provocando un'interruzione molto lunga.
L'altro pilota della Jaguar, il britannico Sam Bird, ha perso il controllo della sua monoposto sul dosso della velocissima curva 6 ed è finito in testacoda. I primi piloti alle sue spalle, ovvero Jake Dennis, Nick Cassidy e Maximilian Gunther, sono riusciti ad evitarlo, ma poi si è scatenato un vero e proprio inferno.
Sebastien Buemi ha colpito il posteriore della monoposto di Bird e la sua Envision è letteralmente decollata ed è andata a sbattere contro il muretto, venendo poi colpita anche dalla Porsche di Antonio Felix Da Costa. A questo punto le due DS Penske di Stoffel Vandoorne e Jean-Eric Vergne hanno schivato miracolosamente Bird, che era fermo esattamente in mezzo alla pista, andando però ad urtare i muretti.
Discorso diverso per Edoardo Mortara, che si è trovato la Jaguar sulla traiettoria della sua Maserati e l'ha centrata in pieno, mentre sull'altro lato anche Robin Frijns finiva a muro, coinvolgendo anche Lucas di Grassi.
Nonostante questa bruttissima dinamica, tutti i piloti coinvolti ne sono usciti incolumi, ma sono solamente 14 quelli che si sono potuti ripresentare al via, anche perché pochi giri prima c'era stato un altri incidente nello stesso punto che aveva eliminato Andre Lotterer, dando vita ad una Safety Car. Ma non solo, perché nelle qualifiche di stamani aveva sbattuto lì anche Jake Hughes, che poi non ha preso parte alla gara per i danni riportati dalla sua McLaren.
Alla ripartenza, davanti a tutti c'era la Nissan di Sacha Fenestraz, ma la sua leadership è sfumata verso la metà della seconda manche, quando a prendere il comando delle operazioni è stato Dennis, che però ha probabilmente chiesto troppo alla sua batteria per farlo e nella seconda parte di gara è stato costretto a rallentare piuttosto repentinamente.
Nonostante avesse mancato l'attivazione dell'attack mode, dovendo ripetere la manovra successivamente, il più bravo ad approfittarne è stato proprio Evans, che sembra avere un rapporto davvero speciale con questa pista e alla fine si è presentato sotto alla bandiera a scacchi con un margine di poco superiore al secondo e mezzo nei confronti della Envision di Cassidy, che nel frattempo si era sbarazzato di Dennis a sua volta.
Una piazza d'onore importantissima per l'altro neozelandese, perché gli ha permesso di portarsi al comando della classifica del campionato, sfruttando anche il fatto che Dennis poi ha ceduto anche il gradino più basso del podio a Maximilian Gunther, bravo a portare ancora una volta la Maserati nella top 3.
Una volta quarto, Dennis è stato poi caparbio a difendersi dagli attacchi di Vergne e di Nico Muller, con Pascal Wehrlein che alla fine è riuscito a mettere una pezza ad un incidente avvenuto alla prima partenza, che lo aveva relegato in fondo al gruppo, chiudendo settimo nonostante i danni alla sua vettura.
Tuttavia, il tedesco della Porsche è finito sotto investigazione da parte dei commissari sportivi per aver utilizzato troppa potenza in regime di bandiera rossa. In attesa di capire il verdetto, la classifica vede Cassidy leader con 5 punti di margine su Dennis e 20 su Evans. Wehrlein invece è quarto a -27.
Cla | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Mitch Evans | Jaguar Racing | 27 | 1:37'02.976 | 29 | |||
2 | Nick Cassidy | Virgin Racing | 27 | 1:37'04.615 | 1.639 | 1.639 | 18 | |
3 | Maximilian Gunther | Maserati Racing | 27 | 1:37'12.102 | 9.126 | 7.487 | 15 | |
4 | Jake Dennis | Andretti Autosport | 27 | 1:37'23.986 | 21.010 | 11.884 | 12 | |
5 | Jean-Éric Vergne | Dragon Penske Autosport | 27 | 1:37'24.458 | 21.482 | 0.472 | 10 | |
6 | Nico Müller | Audi Sport Team ABT | 27 | 1:37'24.834 | 21.858 | 0.376 | 8 | |
7 | Pascal Wehrlein | Porsche Motorsport | 27 | 1:37'26.558 | 23.582 | 1.724 | 6 | |
8 | Norman Nato | Nissan e.dams | 27 | 1:37'27.047 | 24.071 | 0.489 | 4 | |
9 | Sergio Sette Camara | NIO Formula E Team | 27 | 1:37'28.403 | 25.427 | 1.356 | 2 | |
10 | Sacha Fenestraz | Nissan e.dams | 27 | 1:37'33.318 | 30.342 | 4.915 | 1 | |
11 | Stoffel Vandoorne | Dragon Penske Autosport | 27 | 1:37'47.937 | 44.961 | 14.619 | ||
12 | Roberto Merhi | Mahindra Racing | 27 | 1:38'08.024 | 1'05.048 | 20.087 | ||
13 | Dan Ticktum | NIO Formula E Team | 27 | 1:38'37.776 | 1'34.800 | 29.752 | ||
René Rast | McLaren | 15 | 1:30'49.305 | 12 Laps | 12 Laps | |||
Sam Bird | Jaguar Racing | 8 | 18'07.724 | 19 Laps | 7 Laps | |||
Sébastien Buemi | Virgin Racing | 8 | 18'10.757 | 19 Laps | 3.033 | |||
António Félix Da Costa | Porsche Motorsport | 8 | 18'11.432 | 19 Laps | 0.675 | |||
Edoardo Mortara | Maserati Racing | 8 | 18'14.646 | 19 Laps | 3.214 | |||
Lucas Di Grassi | Mahindra Racing | 8 | 18'15.096 | 19 Laps | 0.450 | |||
Robin Frijns | Audi Sport Team ABT | 8 | 18'17.089 | 19 Laps | 1.993 | |||
André Lotterer | Andretti Autosport | 2 | 5'17.996 | 25 Laps | 6 Laps | |||
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