F1 | Perez: "Max su un altro livello, io dalla Spagna ho faticato"
Alla vigilia del weekend che potrebbe consegnare il terzo titolo mondiale a Max Verstappen, Sergio Perez ha voluto dare credito al lavoro svolto dal compagno di squadra, il quale "ha guidato su un altro livello rispetto a chiunque altro". In merito alla propria stagione, il messicano sente che qualcosa è cambiato dalla Spagna in poi, ma ora vuole concludere bene il campionato mantenendo il secondo posto per trovare il giusto slancio verso il 2024.
Durante questo fine settimana, Max Verstappen potrebbe vincere il suo terzo alloro iridato, probabilmente già al termine della sprint race del sabato. Un titolo che rappresenta il coronamento di una stagione in cui l'olandese ha saputo imporre il proprio dominio sui propri avversari, a partire dal proprio compagno di squadra.
Dopo un avvio comunque positivo dove, al netto di quanto accaduto in Australia, era stato in grado di raggiungere sempre il podio, dalla Spagna in poi Perez ha attraversato un periodo avaro di soddisfazioni, con molteplici uscite in Q1 o Q2 che hanno penalizzato fortemente le sue gare.
Nel corso dell'anno, il messicano ha spiegato in più occasioni che il suo calo di forma è dovuto anche al fatto che alcuni aspetti dello sviluppo della RB19 non hanno giocato propriamente a favore del suo stile di guida. Tuttavia, lo stesso Perez aveva sottolineato che situazioni posso accadere nel corso di un campionato, perché la vettura può aver bisogno di vedere migliorate determinate caratteristiche che non sempre si sposano con lo stile di guida di uno dei due piloti.
Sergio Perez, Red Bull Racing Max Verstappen, Red Bull Racing
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Alla vigilia dell'appuntamento del Qatar, Perez ha ribadito questo concetto, rimarcando però il lavoro fatto dal proprio compagno di squadra, il quale avrebbe guidato su un altro livello: "Max ha fatto un lavoro straordinario. Non bisogna togliere alcun merito alla stagione che ha fatto. Penso che abbia guidato su un altro livello rispetto a chiunque altro e credo che sia una cosa per cui ho molto rispetto".
"Da parte mia, sento che Barcellona ha iniziato a essere... è stato un punto di svolta. Nei weekend ero sempre alla ricerca di qualcosa. A volte ci sono dei fine settimana in cui le cose vengono in modo molto più naturale e sei due o tre passi avanti, mentre da Barcellona ho sentito che stavo iniziando a faticare e ad avere qualche deficit con la macchina", ha spiegato l'alfiere della Red Bull.
Messo da parte il capitolo Verstappen, l'attenzione del pilota di Guadalajara è focalizzata sul riprendersi dopo i due weekend a vuoto di Singapore e Suzuka, dove non ha ottenuto alcun punto. Perez crede di aver individuato cosa non abbia funzionato in Giappone, soprattutto dal punto di vista del set-up: alcune scelte non hanno poi fornito i risultati sperati, penalizzandolo nel resto del fine settimana.
"Le tappe in Asia non sono andate bene per me, né Singapore né Suzuka. Ma penso che abbiamo imparato molto su cosa è andato storto in Giappone. Mi aspetto di essere in una posizione migliore durante questo weekend. Si tratta principalmente della direzione presa sul set-up, abbiamo sbagliato alcune cose. Guardando indietro, abbiamo capito cosa non è andato nella direzione giusta. Speriamo di avere un weekend migliore qui".
Sergio Perez, Red Bull Racing RB19
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Penso che qui sarà un trend simile a quello visto a Suzuka, con tante curve veloci. Chiaramente le condizioni della pista saranno molto diverse. Sarà un weekend interessante, con la sola FP1 seguita poi dalle qualifiche. Il tracciato sarà probabilmente due secondi più lento in FP1 con la sabbia in pista, sarà interessante poi di notte con le temperature più basse".
Perez è ora in lotta per il secondo posto in campionato, con Lewis Hamilton a soli 33 punti di distanza. Il messicano ha ammesso che è importante per lui mantenere la seconda posizione, in modo che possa essere un trampolino di lancio verso un 2024 in cui si giocherà la sua permanenza nel team di Milton Keynes e, probabilmente, anche in Formula 1: "È importante perché è il massimo che posso ottenere ora. Credo che tutti i piloti qui dentro vogliano ottenere la migliore stagione possibile".
"E soprattutto, per me è molto importante finire la stagione al meglio, perché questo aiuta l'inizio del prossimo anno. Quindi, per me, è molto importante arrivare al top e assicurarci di essere in grado di fare risultato nelle prossime sei gare".
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