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Intervista
Formula 1 GP di Singapore

F1 | Norris: "Avevo un'auto veloce, bastava non fare errori"

Lando Norris ha centrato una pole molto importante a Singapore, un tracciato dove notorialmente è difficile superare. Dopo aver brillato nelle libere di ieri, l'inglese sapeva di avere una vettura che gli avrebbe permesso di lottare davanti, aspetto che gli ha suggerito di trovare il tempo, ma senza esagerare.

Lando Norris, McLaren MCL38

Era il favorito dopo le prove libere e non ha tradito le aspettative. In una giornata in cui era fondamentale concretizzare il potenziale della vettura, soprattutto perché Singapore è uno di quelle piste dove la track position può fare davvero la differenza, l’inglese ha messo insieme un buon giro che gli è valso la pole position sul rivale più diretto nella lotta al mondiale, Max Verstappen.

Indubbiamente il pilota della McLaren avrebbe preferito vedere l’olandese più staccato, soprattutto se si considerando le difficoltà incontrate ieri, come testimonia anche il tredicesimo posto di Sergio Perez, fuori in Q2 dietro alle due Williams e una delle due Racing Bulls.

Per Norris era fondamentale riuscire a costruire su quanto visto ieri perché, su una pista così mutevole, con Red Bull e Mercedes che sono rispuntate ribaltando il setup dopo un venerdì molto complicato, la pole era effettivamente alla portata grazie a una McLaren complessivamente molto efficace in un ampio scenario di condizioni.

Lando Norris, McLaren MCL38

Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

L’aspetto importante è stato comprendere anche proprio il variare della pista perché, se si va a prendere il tempo del Q1 mettendolo a confronto con quello del Q3, si nota un miglioramento di soli 5 decimi, il che fa capire quanto fosse strana l’evoluzione di una pista che, sin dalla FP3, si era dimostrata più lenta di ieri. Un tema menzionato anche dallo stesso Norris, il quale non ha mancato di sottolineare quanto sia stato a suo agio con la monoposto per tutto il weekend, potendo spingere sin dalle prime libere.

“È stata una qualifica dura, è stato anche un po’ difficile migliorare tra le varie manche, mentre gli altri rivali sono migliorati manche dopo manche, sono diventati sempre più veloci mettendomi pressione, poi con un solo giro alla fine. Ma alla fine è stato sufficiente per la pole e ne sono contento, in particolare qui a Singapore. Ho avuto un buon feeling qui per tutto il weekend, ho fiducia nella macchina. Magari non tantissimo in qualifica, ma abbiamo portato a termine il lavoro”, ha detto Norris, che ha gestito bene anche il surriscaldamento al posteriore della soft, mescola che in passato si è rivelata impegnativa per la McLaren su quei tracciati che mettono tanto sotto stress il retrotreno.

Con un solo tentativo a disposizione nel Q3 data la bandiera rossa causata da Carlos Sainz per un errore all’ultima curva mentre si stava lanciando, la pressione su tutti i piloti è aumentata, anche perché un solo errore avrebbe potuto compromettere tuta la qualifica. “È divertente. Certo, ti mette un po’ di pressione. Il mio giro non era così buono come quello prima della bandiera rossa, magari c’era qualcosa di più, ma come ho detto, la macchina dà un buon feeling e quando avverti questa fiducia, puoi spingere e il tempo viene fuori. Oggi ho fatto il lavoro che dovevamo fare, vediamo cosa accadrà domani”.

Lando Norris, McLaren F1 Team

Lando Norris, McLaren F1 Team

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Proprio questo è un altro degli argomenti affrontati da Norris, ovvero quanto la sicurezza di avere un’auto, comunque, molto competitiva gli abbia trasmesso la consapevolezza di non dover andare oltre il limite, bensì fare il necessario per completare un giro pulito e portare a casa il risultato in qualifica.

“Sappiamo che siamo veloci, quindi non dobbiamo esagerare, dobbiamo fare quello che abbiamo fatto per tutto il weekend. Chiaramente è sempre difficile, perché la vettura si muove, qui l’asfalto è molto sconnesso, è facile fare un errore frenando un metro più tardi e ne paghi il prezzo. Sono rimasto sereno e ho fatto quello che dovevo fare”, ha aggiunto il pilota della McLaren.

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