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Analisi
Formula 1 GP di Abu Dhabi

F1 | Mercedes: troppe aspettative per una W13 che non c'era

Il quinto posto di Russell è ben poca cosa per la Stella che è arrivata ad Abu Dhabi dopo la doppietta brasiliana. La W13 ha deluso nel passo gara, sebbene la squadra di Brackley avesse preparato l'ultimo GP stagionale con l'intenzione di puntare a una sola sosta. I due piloti nelle prime fasi della gara sono finiti in bagarre per cui hanno avuto una usura non prevista, per cui il team ha differenziato le strategie. Hamilton doveva concludere con un pit, ma Lewis si è dovuto ritirare per un problema idraulico.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Tra Interlagos e Yas Marina la Mercedes è passata dal miglior weekend del 2022 ad uno dei peggiori. La seconda posizione nel Mondiale Costruttori era in ogni caso un obiettivo difficile da raggiungere senza imprevisti in casa Ferrari, ma il bilancio complessivo del fine settimana di Abu Dhabi è stato comunque peggiore delle previsioni.

Dopo le deludenti qualifiche (terza fila per Russell e Hamilton con ampio distacco dai primi) nel box Mercedes speravano in un riscatto in gara, avendo scelto un assetto molto carico con l’obiettivo di preservare al meglio le gomme nei 58 giri in programma.

Il casco di Lewis Hamilton, Mercedes AMG, è appoggiato sulla Mercedes W13 sulla griglia di partenza.

Il casco di Lewis Hamilton, Mercedes AMG, è appoggiato sulla Mercedes W13 sulla griglia di partenza.

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Non è stato così. Nel primo stint (con gomme medie) Hamilton e Russell hanno dovuto lottare con gli avversari diretti, soprattutto nelle fasi iniziali, e questo ha condizionato la vita del loro set di pneumatici. Dopo 14 giri Russell e Hamilton (quinto e sesto) erano già in ritardo di 14 e 17 secondi rispetto a Verstappen, a quel punto è arrivata la chiamata anticipata dal muretto box per il passaggio alle hard (Russell al giro 15, Hamilton al 18). Passati alla mescola più dura i tempi sul giro di entrambi sono stati molto veloci, in particolare quelli di Lewis, ma non tali da poter recuperare il gap accumulato nel primo stint.

A quel punto gli strateghi della Mercedes è stato deciso di differenziare le strategie, provando con Hamilton ad andare fino alla bandiera a scacchi senza ulteriori pit-stop, ma a quattro giri dal termine (quando ormai Lewis era stato agganciato da Sainz) un problema idraulico ha messo fine alla gara di Lewis.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Nel caso di Russell la strategia a due soste ha portato al quinto posto finale, scontando anche cinque secondi di penalità per un unsafe-release durante il primo pit-stop. In termini di bottino di tappa, quello di Yas Marina è stato il peggior weekend stagionale dopo Singapore.

“Credevamo di avere una macchina da gara migliore – ha commentato Toto Wolff – ma non ha funzionato. Nei primi giri abbiamo visto un buon ritmo, ma i tempi sono iniziati a salire senza stabilizzarsi. Con le hard eravamo in linea con i nostri avversari diretti, ma ci aspettavamo di meglio in termini di gestione gomme, soprattutto considerando che abbiamo sacrificato la qualifica per essere più veloci in gara, ma non è stato così”.

Al termine di una stagione molto deludente l’unico volto mediamente soddisfatto in casa Mercedes è quello di Russell. Si aspettava ovviamente di più dalla sua stagione d’esordio nel team campione del mondo, ma George ha comunque raggiunto l’obiettivo della prima vittoria in Formula 1 concludendo il 2022 davanti al compagno di squadra. Diverso lo scenario per Hamilton, che per la prima volta da quando corre in Formula 1 ha chiuso una stagione senza neanche una vittoria di tappa.

Toto Wolff riceve da Pep Guardiola, allenatore del Manchester City consegna la maglia personalizzata all'austriaco

Toto Wolff riceve da Pep Guardiola, allenatore del Manchester City consegna la maglia personalizzata all'austriaco

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Wolff giudica però il 2022 del sette volte campione del mondo come estremamente positivo. “Credo abbia fatto un gran lavoro quest’anno – ha commentato il team principal – non gli abbiamo dato una monoposto che gli potesse permettere di fare di più, ma nonostante questo è stato incredibile nel suo approccio, ci ha tenuto su di morale, è stato stimolante e instancabile nelle riunioni, anche quando la situazione non era per nulla semplice".

"Il record di vittorie non credo importi poi molto, l’obiettivo è tornare alla grande il prossimo anno. Per quanto mi riguarda nei dieci anni che ho trascorso finora con Lewis ho avuto modo di vedere un uomo e uno sportivo con delle qualità ed una mentalità eccezionale, direi doti migliori anche di quelle che gli hanno permesso di ottenere ciò che ha ottenuto in pista”.

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