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F1 | Horner: "Non c'è la Red Bull dietro all'indagine sugli Wolff"

Il team principal della Red Bull è intervenuto ai microfoni di Sky Sport News per smentire i rumors secondo cui sarebbe lui il mandante dell'indagine aperta ieri dalla FIA per un presunto conflitto di interessi tra Toto e Susie Wolff. Anzi, ha anche sottolineato l'ottimo lavoro che sta facendo Susie da CEO della Formula 1 Academy riservata alle ragazze.

Christian Horner

Christian Horner non ci sta. I rumors indicavano il team principal della Red Bull come il mandante dell'indagine che la FIA ha aperto per un presunto conflitto di interessi tra il team principal della Mercedes Toto Wolff e la moglie Susie, CEO della F1 Academy, riguardo ad un possibile scambio di informazioni sensibili della FOM.

Alla luce di queste voci, Horner ha deciso di intervenire ai microfoni di Sky Sports News per smentire tutto quanto, dicendo che non è affatto vero che c'è la Red Bull dietro al caso montato dalla Federazione Internazionale. Anzi, l'uomo sul ponte di comando dei rivali di Milton Keynes ha espesso vicinanza agli Wolff, sottolineando anche l'ottimo lavoro che sta facendo Susie nella gestione della serie riservata alle ragazze.

"Abbiamo una grande rivalità in pista, ma non abbiamo presentato alcun reclamo ufficiale alla FIA né per Susie né per Toto né per la Mercedes", ha detto senza mezzi termini Horner. "In realtà, la Red Bull è stata la scuderia più coinvolta nella Formula One Academy fin dall'inizio, al punto che tra i due team di proprietà della Red Bull parteciperemo con tre vetture, quindi abbiamo lavorato a stretto contatto con Susie, che ha fatto un ottimo lavoro con la Formula 1 Academy".

"Quindi credo che noi, come altri, siamo rimasti sorpresi dalla dichiarazione di ieri sera, ma di certo non è stata istigata o richiesta o fatta partire dalla Red Bull. Per quanto riguarda gli altri team, non posso parlare a nome degli altri. È una questione che riguarda la FIA. Hanno preso questa decisione, ma come ho detto non ha nulla a che fare con la Red Bull", ha aggiunto.

Quando poi gli è stato domandato se questo deve essere percepito come un riavvicinamento tra lui e Wolff, con il quale c'è sempre stato una sorta di fronte aperto dopo il finale infuocato del 2021, ha proseguito: "Credo che alla fine ci debba essere rispetto e quello che il team Mercedes ha ottenuto durante il suo periodo di dominio è stato fenomenale e sono ancora una squadra molto forte. Noi ci siamo goduti un anno fantastico e non abbiamo visto molto dalla Mercedes quest'anno, ma alla fine ci deve essere rispetto. Le gare devono essere limitate alla pista".

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