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Intervista

Mortara: "In Mercedes sarò trattato da top driver del DTM"

Dopo sei anni in Audi, Edoardo Mortara passa alla Mercedes come pilota ufficiale nel programma DTM della Stella. Il pilota italiano è molto motivato: "Sentivo la voglia di una nuova esperienza e cercare nuovi stimoli che la Mercedes mi ha dato".

Edoardo Mortara, Mercedes-AMG C63 DTM

Foto di: Daimler AG

Edoardo Mortara, Mercedes-AMG C63 DTM
Edoardo Mortara, Mercedes-AMG C63 DTM
Edoardo Mortara, Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS 5 DTM
Edoardo Mortara, Mercedes-AMG C63 DTM
Edoardo Mortara, Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS 5 DTM
Poleman Edoardo Mortara, Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS 5 DTM
Podio: il vincitore della gara Edoardo Mortara Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS 5 DTM
Conferenza stampa: Edoardo Mortara, Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS 5 DTM
Edoardo Mortara, Mercedes-AMG C63 DTM

Questa settimana, sul circuito di Jerez, inizia un nuovo importante capitolo nella vita di Edoardo Mortara. Dopo sei stagioni trascorse in DTM nell’orbita Audi, “Edo” ha voltato pagina, salutando la Casa degli anelli e passando nelle fila della Mercedes.

Un piccolo terremoto nel contesto del DTM, visto che di fatto Mortara è da tempo uno dei top-driver della categoria. Un gran colpo per la Mercedes, ma anche per lo stesso pilota italiano, che entra nell’orbita della Casa di Stoccarda dalla porta principale. Per la prima volta parla con la divisa della stella a tre punte (la stessa del team di Formula 1) spiegando i motivi che lo hanno spinto ad iniziare una nuova avventura.

Come ha preso forma la decisione di cambiare squadra?
“Dopo sei anni in Audi tra alti e bassi ma con risultati complessivamente positivi, sentivo la voglia di provare una nuova esperienza. E’ stata una bella parentesi, che mi ha aiutato a crescere molto, ma dopo qualche stagione un pilota credo che abbia anche l’esigenza di sentirsi un top-driver, e su questo fronte in Audi non sono sempre stato contento. Ma al di là di questo, c’era la voglia di cambiare, di avere dei confronti. Mi sono legato alla Mercedes e inizio una nuova avventura”.

Sarai coinvolto solo nel programma DTM?
“Il mio contratto prevede il DTM, certo. Poi se mi proporranno dell’altro sarò ben contento di valutare”.

Hai vissuto un 2016 da grande protagonista, ma è mancata la gratificazione del titolo...
“E’ stato un campionato speciale. Dopo la penalità di Zandvoort (Mortara ha perso punti a causa di un distrazione della direzione-gara che gli ha inflitto un drive-through errato) ho perso punti preziosi che hanno condizionato la mia classifica. Dopo quella gara non ero più il primo pilota Audi in classifica e questo ha cambiato un po’ le cose. Nella fase finale di stagione un costruttore punta sul pilota che è più avanti in classifica, quindi la scelta la capisco. Ma dopo quella decisione ho perso dei punti, che alla fine mi sono costati il titolo”.

Il DTM è sempre più visto come un punto di arrivo da molti giovani...
“Il livello del DTM è davvero alto, ci sono costruttori impegnati ufficialmente, che investono somme importati e nulla è lasciato al caso. E, ovviamente, anche lo schieramento piloti è ottimo e gratificante, sei un pilota ufficiale di una grande Casa. Sono molto contento di questo campionato, sono un professionista ed oggi questo è già un traguardo molto importante e non semplice da raggiungere. Non mi stupisce che oggi molti giovani guardino a questo campionato”.

Negli anni trascorsi in Audi non si è mai presentata la chance di poter essere coinvolto nel programma LMP1?
“Non mi è stato proposto. Ma credo ci siano anche le ragioni. Il DTM è una categoria particolare, e non semplice. Ho visto molti piloti arrivare nel campionato e non riuscire a trovare il feeling giusto. Io mi sono trovato bene sin dai primi test, e quando un pilota arriva ad avere un buon rendimento, una Casa non lo sposta di sicuro”.

Cambiata casacca: senti un po’ di responsabilità in più?
“No, sono sempre io. Credo faccia bene cambiare, alla fine ci sono nuovi stimoli, hai una curiosità maggiore. Dopo tanti anni c’è il rischio di sedersi un po’. Non so ancora come andrà, ma sono entusiasta di iniziare la mia nuova avventura”.

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