Jean-Karl Vernay trionfa in Gara 1 a Macao, Muller si avvicina a Tarquini
Il pilota Leopard-Lukoil è bravissimo a mettersi dietro Yvan e Huff al via per poi condurre fino alla bandiera a scacchi, mentre il "Cinghiale" è quarto e prende punti preziosi protetto alla grande da Michelisz. Sesto Guerrieri davanti a Oriola, punti per Ferrara con l'Alfa Romeo, Björk indietro.
Jean-Karl Vernay ha conquistato un successo a denti strettissimi in Gara 1 del FIA WTCR a Macao, dove la bagarre per la vittoria ha visto protagonista fin dal primo giro il francese, Yvan Muller e Rob Huff.
Quest'ultimo alla partenza aveva perso due piazze nonostante fosse in pole position, scavalcato dalla Hyundai i30 N del transalpino e dall'Audi RS 3 LMS del portacolori del Leopard Lukoil Team WRT, poi si è verificata la prima delle due neutralizzazioni.
La gara è stata infatti interrotta un paio di volte, prima dalla Safety Car e poi dalla bandiera rossa. L'auto di sicurezza è entrata in pista già al primo giro, dato che alla "Lisboa" un contatto fra Timo Scheider e Mehdi Bennani ha spedito contro le barriere il marocchino della Sébastien Loeb Racing, la cui Volkswagen Golf GTI ha coinvolto anche l'Audi RS 3 LMS di Frédéric Vervisch (Comtoyou Racing) e l'Alfa Romeo Giulietta di Kevin Ceccon, entrambi incolpevoli e sfortunati. Per il ragazzo del Team Mulsanne-Romeo Ferraris è stato il ritiro definitivo a causa del danneggiamento della ruota anteriore sinistra.
Al giro 5 è arrivata l'interruzione a causa del "dritto" di Gordon Shedden alla "Police Bend", con l'Audi RS 3 LMS del Leopard Lukoil Team WRT piazzatasi perpendicolarmente sullo stretto passaggio bloccando la strada a chi seguiva. Nulla di grave come visto nelle carambole del 2017, ma sufficiente a causare lo stop.
Alla ripartenza al giro 3, Vernay ha sfruttato la potenza dell'auto dei Quattro Cerchi per prendere la scia di Muller e passarlo al "Mandarin", per poi difendersi strenuamente fino alla fine nonostante gli attacchi ripetuti portatigli dall'alsaziano e da Huff, che completa il podio con la Volkswagen Golf GTI della Sébastien Loeb Racing.
Prezioso quarto posto per Gabriele Tarquini in ottica titolo, bravo a non osare più di tanto e a recuperare posizioni alla partenza con una Hyundai i30 N apparsa un po' in difficoltà rispetto ai primi tre. Il veterano del BRC Racing Team è stato anche protetto alla grande dal compagno di squadra Norbert Michelisz, quinto e ottimo a tenersi alle spalle la Honda Civic Type R di Esteban Guerrieri (ALL-INKL.COM Münnich Motorsport) e la Cupra del Team OSCARO by Campos Racing condotta da Pepe Oriola, autore di un bel duello con l'argentino fatto di sorpassi e controsorpassi.
In casa ALL-INKL.COM Münnich Motorsport si registra l'ottavo posto per Timo Scheider, per la prima volta a punti da quando corre con la Honda Civic Type R del team tedesco, e a lungo insidiato da un Luigi Ferrara indemoniato e in piena rimonta con l'unica Alfa Romeo Giulietta del Team Mulsanne-Romeo Ferraris rimasta in azione. Anche per il barese è la prima conclusione fra i primi 10 dopo lo sfortunato debutto di Suzuka.
Completa la Top10 la Peugeot 308 di Mat'o Homola, con lo slovacco della DG Sport Compétition che si è messo alle spalle la Hyundai i30 N di Thed Björk, inizialmente capace di risalire in Top10 e poi in difficoltà nel tenere la posizione e ora tagliato fuori dalla lotta per il titolo.
Qui abbiamo ora Tarquini a quota 305 punti, seguito da Muller a 272 e Vernay a 245: tutto si deciderà nelle due gare di domenica.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.