Vernay punta sull'intelligenza: "Nel 2017 ho vinto così, anche con l'Audi è possibile"

Sulla griglia del WTCR avremo due Campioni del Mondo in carica che non potranno essere battuti quest'anno. Uno è Thed Bjork, che ha trionfato con la Volvo nel WTCC e l'altro è Jean-Karl Vernay, primo in TCR International Series con la Volkswagen del Leopard Racing Team WRT.

E proprio del francese oggi vogliamo parlare. Anzi, riportarvi le sue dichiarazioni che Motorsport.com ha raccolto durante l'incontro avvenuto a Barcellona in attesa di cominciare la stagione 2018.

In questa annata Vernay si troverà davanti ad una avventura nuova, con qualche incognita e diverse certezze; una di queste è il grande equilibrio che sembra offrire la neonata FIA World Touring Car Cup.

"Secondo me unire WTCC e TCR è stata la scelta giusta, abbiamo ora i migliori piloti delle due categorie e credo che sarà uno dei campionati di maggior livello per questa classe - ha affermato il 30enne - Fra i concorrenti non ci sono grandissime differenze, diciamo che c'è più professionalità nell'ambiente. Qui però abbiamo almeno 15 piloti che possono vincere, mentre in TCR International eravamo forse 4-5. Penso sia davvero eccitante per tutti, piloti, team, addetti ai lavori e fan. C'è grande attesa per le prime gare perché c'è tanto da scoprire".

Lui è sicuramente uno dei volti da tenere d'occhio durante i 10 eventi dell'anno, ma non solo perché con 25 iscritti tutto può accadere.

Con tre gare per weekend sono tanti i piloti che rischiano di vincere, onestamente non riesco a dire chi potrà spuntarla perché i nomi sono vari. Parecchi sono forti e credo che la competizione sarà serratissima, soprattutto fra CUPRA, Volkswagen e Audi. Hyundai ed Honda sono decisamente più veloci, soprattutto le i30, per cui bisognerà vedere il BoP che verrà assegnato. In generale non credo sarà così semplice, vedo una lotta intensa fra piloti e team allo stesso tempo".

I marchi rappresentati sono sette in totale, ma anche qui è durissima capire chi può stare davanti, anche perché le zavorre legate al Balance of Performance ancora non sono state comunicate.

"Ci sono diverse macchine costruite sulla stessa base, dunque la differenza la farà l'aerodinamica. Credo che la FIA farà molta fatica ad assegnare un BoP adeguato per tutti e ci saranno senz'altro scontenti, mi auguro che le prestazioni vengano livellate nel giusto modo".

Vernay avrà fra le mani il volante dell'Audi RS 3 LMS TCR, auto che è totalmente nuova se si pensa che fino a qualche mese fa conduceva la Volkswagen.

"Sapevamo che sarebbe stato un rischio cambiare da Volkswagen ad Audi, ma credo anche che fosse il momento di voltare pagina. Penso che la RS 3 abbia un potenziale maggiore della Golf, è più rapida e consente di superare più facilmente. Sono orgoglioso di poterla guidare".

"Anche se la base è la stessa, in realtà la Volkswagen è molto diversa dall'Audi. Sono auto completamente differenti. Inoltre non conosco alcune piste e nemmeno le gomme. Quest'ultimo aspetto penso sia quello più importante, quindi ho davvero molte cose da imparare".

Giusto, le gomme. Perché nel TCR venivano utilizzate le Michelin, mentre Eurosport Events e FIA hanno ovviamente mantenuto le Yokohama per la loro serie.

"La mescola è molto più soffice e quindi bisognerà gestirne bene il consumo. Per questo si dovrà lavorare a modo sul bilanciamento della vettura, nei test abbiamo cominciato a studiare la cosa, penso che siamo sulla strada giusta".

"Ho provato solamente per tre giorni, non tanto ovviamente per capire a fondo la macchina, ma il team sta lavorando tantissimo. Purtroppo le vetture ci sono arrivate un po' in ritardo rispetto a quanto previsto e quando abbiamo effettuato i test le condizioni meteo non erano buone, nevicava! Ci sarà parecchio da fare anche nelle prime prove a Marrakech per capire com'è questa RS 3".

La squadrà è rimasta la stessa della passata stagione, con un nome leggermente diverso dovuto all'arrivo dello sponsor Lukoil. Al suo fianco ci sarà Gordon Shedden, confermato dopo aver corso a Dubai a fine 2017, mentre Rob Huff ha preso la strada della Sébastien Loeb Racing.

"Il grande vantaggio è che con la squadra ci conosciamo a vicenda da ormai tre anni, sono la mia famiglia e grandi amici, questo ci aiuterà un bel po'. Con Gordon mi trovo bene, sorride sempre ed è simpatico. Ha una grandissima esperienza con le vetture turismo a trazione anteriore, è ottimo averlo nel team perché può darci una grande mano a crescere. Io ho le sue stesse conoscenze e posso imparare tanto da lui, sia in pista che in fase di sviluppo".

"Adesso siamo piloti ufficiali Audi e dobbiamo correre sfruttando il nostro potenziale, ma soprattutto l'intelligenza. Dobbiamo lavorare bene assieme e credo che ce la faremo".

L'aiuto di Shedden e dello stesso Huff sono stati fondamentali per la conquista del titolo TCR, anche se "JKV" ha una sua idea su chi in realtà ha avuto più peso.

"Lo scorso anno non eravamo i più forti, le Honda ci battevano in velocità. Al Salzburgring ho avuto anche un brutto incidente ed è stata molto difficile come stagione. Ce l'abbiamo fatta perché siamo riusciti a giocare d'astuzia e intelligenza, commettendo meno errori. Questo sarà un anno però molto più impegnativo, i potenziali vincitori sono di più e con maggiore esperienza".

"Di fatto Huff mi ha aiutato solamente in una gara lo scorso anno, quella di Spa-Francorchamps, mentre nel resto della stagione non ci siamo trovati nelle condizioni di poterci dare una mano. Ho praticamente fatto tutto da solo. Anche quando è arrivato Gordon per le gare di Dubai, ha svolto la sua gara senza che avessi particolare bisogno di aiuto, ma onestamente non pensavo che potesse servirmi".

Dichiarazioni raccolte da Stefan Ehlen