Ribeiro: "WTCR un'eccezione, chi non si adegua al mercato muore"
Il Capo di Eurosport Events non ha preso bene l'uscita di scena del Gruppo VW dalla massima serie turismo, ma è consapevole che il prodotto di serie va seguito e bisogna stare al passo coi tempi se non si vuole chiudere.
François Ribeiro, Direttore Motorsport Eurosport
François Ribeiro è preparato al peggio, ma guarda anche al futuro di quello che è il motorsport globale.
Il grande capo del FIA WTCR non ha certamente preso bene l'abbandono da parte di Volkswagen ed Audi per intraprendere altri progetti, con la prima in particolare che si dedicherà esclusivamente all'elettrico.
"Perché se ne sono andati? Chiedete a loro! Sono sicuro che il telefono di Volkswagen Motorsport ha squillato ininterrottamente per qualche giorno, visto che hanno venduto molte auto R5 e TCR ai loro clienti, ma la situazione è questa e dobbiamo conviverci", ha detto Ribeiro.
"E' stato pesantissimo digerire la decisione di Volkswagen, sono rimasto sbalordito. Non dimentichiamo, però, che è l'azienda che viene dal "dieselgate", per cui non va dimenticato e va compreso tutto anche perché c'è molta pressione da parte delle Case. L'anno prossimo scade la multa che devono pagare all'Europa e per coprire le centinaia di milioni di euro vanno vendute macchine. Un gruppo come Volkswagen, se guarda al futuro, ovviamente non venderà auto a motore termico".
Il promoter di Eurosport Events ha incassato il colpo, ma sa anche che è la naturale evoluzione delle cose, dato che con la sua azienda si è preso a carico il prossimo campionato ETCR riservato alle vetture turismo elettriche.
"Chi ama il motorsport con motori a combustione, come siamo noi e come dovremmo fare tutti, sa che i prossimi anni saranno tostissimi. In tutti i campionati ci saranno decisioni durissime da accettare, che siano Rally, Formula 1, Turismo o GT. La serie che non si adatterà alle innovazioni dei prodotti sul mercato morirà. E bisogna fare attenzione, molta attenzione".
Un peccato se si pensa che la massima serie turismo nel 2019 vantava ben 7 costruttori con 26 auto in griglia e almeno la metà dei piloti di altissima qualità, cosa difficilmente ripetibile in futuro a causa dell'evoluzione degli eventi che hanno portato anche la Romeo Ferraris a rinunciare a schierare le sue Alfa Romeo.
"E' facile dire che il WTCR è forte perché ha 7 marchi rappresentati e 26 auto in griglia, ma si rischia di diventare obsoleti in pochissimi anni - chiude Ribeiro - E il rischio di perdere auto ogni stagione è alto, sempre. Anzi, credo che la situazione del WTCR sia stata una eccezione in queste ultime due annate. In questo caso, il problema è sempre mantenere un livello alto, quando è così elevato diventa ancor più difficile aumentarlo".
Informazioni aggiuntive di Jack Cozens
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