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Intervista

Priaulx, il "debuttante" del WTCR: "Ho tanto da imparare e non ho ansie o pressioni"

A 44 anni il tre volte Campione del WTCC torna nella massima serie turismo con la Cyan Racing e Lynk & Co, una sfida nuovissima per tutti che non lo preoccupa affatto. E l'esperienza gioca a suo favore...

Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR

Foto di: WTCR

Se la griglia del WTCR 2019 è ricca di Campioni, lo deve anche alla presenza di Andy Priaulx, tornato dopo anni nella massima serie turismo.

Il britannico è stato ingaggiato dalla Lynk & Co per correre con la 03 TCR messa a punto dalla Cyan Racing in quella che è una sfida totalmente nuova per lui, lontano dalla massima scena turismo da diverso tempo.

"L'ultima volta che ho corso nel WTCC era il 2010 e successivamente ho guidato un sacco di altre vetture, tutte molto diverse e potenti, fra GT, DTM e BTCC. Ho ritrovato un campionato molto diverso per via dei cambi regolamentari, è una sfida totalmente nuova per me", ha detto il nativo del Guernsey.

"In passato c'è sempre stata la possibilità di tornare nel WTCC, ho avuto molti colloqui anche negli ultimi 4-5 anni, ma senza che si concretizzasse nulla. Sono da ormai 20 anni un pilota professionista che corre per squadre ufficiali e chiaramente dovevo onorare tutti gli impegni presi. Quando è saltata fuori l'opportunità di entrare a far parte di Cyan Racing nel progetto Lynk & Co la decisione è stata presa molto rapidamente, ci siamo trovati immediatamente d'accordo su ogni cosa. Sono molto motivato perché è una sfida tutta nuova dove potrò imparare diverse cose. Al momento non so cosa accadrà per Ford e il WEC nel futuro, però questa era una chance da cogliere per continuare a correre".

E fin da subito è scattato un programma intensissimo di test che ha visto Priaulx e i suoi compagni di squadra Yvan Muller, Yann Ehrlacher e Thed Björk darsi da fare parecchio per sviluppare la macchina cinese.

"La prima volta che sono salito sulla Lynk & Co mi sono trovato immediatamente bene, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Negli ultimi test sono stati fatti passi avanti, ma gli sviluppi verranno fatti nell'arco della stagione. C'è chiaramente preoccupazione e curiosità nel capire a che livello siamo, lo sapremo solo nella Qualifica 1 di Marrakech".

"Nei primi test si cerca di capire in che direzione muoversi nel lavoro sulla tua macchina. Devi trovare ritmo e bilanciamento, servono modifiche per capire anche il consumo gomme. Quando cambi set-up la macchina può diventare inguidabile da un momento all'altro, come cambiare il meglio, per questo dico che si lavora tantissimo e ancora ne abbiamo da fare. Personalmente sono molto contento di come si comporta sull'anteriore, anche perché ricordiamo che io guidavo la BMW che era a trazione posteriore, mentre questa è a trazione anteriore, con conseguente consumo delle gomme e auto nervosa se non le gestisci bene. Bisogna essere molto tecnici, nell'arco della stagione impareremo tante cose che faranno la differenza e ci faranno crescere".

"Penso che la 03 TCR possa essere avvantaggiata nei curvoni veloci e sul dritto, si comporta molto bene grazie ad un'ottima aerodinamica. Dipenderà anche molto dal BoP e da quanto peso e potenza avremo, su alcune piste certamente soffriremo, ma è tutto studiato per equilibrare le prestazioni. Credo comunque che potremo essere protagonisti anche noi".

In Cina si sono tuffati a capofitto in questa nuova sfida, con Geely Group Motorsport che ha impiegato tantissime risorse per dare ai suoi piloti ogni cosa pur di arrivare ad essere vincenti. Ma senza pressioni e aspettative.

"Lynk & Co è nuova nel motorsport, ma ha grandissima passione e impegno. Penso che sia la cosa più bella di questa avventura, c'è grande motivazione in squadra e quando hai alle spalle un marchio ti sostiene è sempre positivo. Ovviamente si tratta di corse clienti, ma la Casa ci tiene a fare bene e dà una mano per vincere. E' una cosa che influenza positivamente tutta la squadra. Geely Group ha disegnato la macchina e Cyan Racing la mette in pista, si lavora assieme per migliorare sempre".

"Conosco Yvan da tantissimo tempo e penso che un buon lavoro di squadra possa portare tanti benefici e successi. Abbiamo la stessa macchina in quattro, noi due più Björk ed Ehrlacher, possiamo imparare tantissime cose accumulando esperienza e condividendola. Muller è molto esperto in questo e sicuramente è quello che dà più una mano. Non ha perso l'energia che aveva 10 anni fa e ci indica la direzione. Siamo tre esperti e un giovane molto veloce che penso possa essere sicuramente protagonista, con grandi margini di crescita".

"Avere delle aspettative e degli obiettivi può essere controproducente, si rischia di incappare nel nervosismo e nell'ansia. Preferisco concentrarmi sul fare bene il mio lavoro, come ho sempre fatto anche in passato quando ho vinto titoli. Il mio approccio è da debuttante, dato che è tanto tempo che non corro nel Mondiale Turismo, entro in punta di piedi e vediamo cosa succederà. In tutti questi anni ho imparato che ogni cosa arriva a suo tempo, senza fretta e lavorando con costanza e impegno. Sono sempre convinto che il meglio debba ancora venire. Basta guardare Tarquini e Muller, che hanno lottato per il titolo nel 2018. Io faccio parte della loro generazione, per cui cerco sempre di tirare fuori il meglio da me stesso con la convinzione che si possa sempre imparare e migliorare".

Di tempo per crescere ce n'è, anche perché il format del WTCR prevede tantissime attività in pista nell'arco del fine settimana di gara.

"I weekend di gara sono molto intensi, c'è tantissima attività in pista e già in qualifica bisogna essere perfetti. Mi piacerebbe sicuramente arrivare in Top5, ma mi aspetto una lotta serratissima fra tutti. L'obiettivo per noi è certamente cercare di arrivare il più in alto possibile sfruttando ogni occasione, vedremo".

Anche per Priaulx, essere a 44 anni uno dei veterani della griglia non è un peso, ma un vantaggio per l'esperienza accumulata in varie discipline.

"Quando Tarquini vinse il titolo nell'ETCC aveva 41 anni, pensavo si fermasse. Poi ha vinto il Mondiale a 47 e l'anno scorso a 56. Penso che se ti dedichi al 100% alle corse, anche nella vita di tutti i giorni, la tua mente sia più preparata. E' ovvio che l'influenza della gente che ti circonda può condizionarti. Nel WEC, ad esempio, mi confronto con ragazzi che hanno la metà dei miei anni. Alla fine l'importante è quello che hai nella testa, se pensi di doverti fermare allora è meglio dire basta, ma se hai la convinzione di andare avanti, con voglia e dedizione, non vedo problemi a farlo. E così si possono aiutare anche i giovani, sia fra i piloti che fra i team".

Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR
Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR
Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
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