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Intervista

Guerrieri: "Ora conosco bene la mia Honda, nel WTCR la chiave è la consistenza"

L'argentino della Münnich Motorsport è molto motivato in vista della sua seconda stagione con la Civic TCR con cui vuole raggiungere risultati di alto livello contando anche sul gioco di squadra assieme al suo amico Néstor Girolami.

Esteban Guerrieri, ALL-INKL.COM Münnich Motorsport Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Ancora Honda, ancora WTCR, ancora una passo avanti. Esteban Guerrieri ha il morale molto alto e la ferma convinzione che la stagione 2019 può vederlo protagonista nella massima serie turismo mondiale, dopo aver rinnovato l'accordo con la Casa giapponese.

Approdato in Honda a fine 2017, l'argentino si è guadagnato la rinconferma al volante della Civic Type R TCR preparata dalla Münnich Motorsport con ottimi risultati ottenuti durante la passata stagione, che lo ha visto vincere su piste leggendarie come Nordschleife e Macao.

A Barcellona i test collettivi hanno detto poco, ma Guerrieri è stato sicuramente una delle stelle che hanno brillato issandosi nei due giorni di prove in vetta alla classifica, il che fa ben sperare in vista del primo round di Marrakech previsto nel weekend.

"I test di Barcellona in termini di tempo non sono significativi, a Marrakech vedremo i reali valori in campo - tiene a precisare il sudamericano - Le situazioni e le condizioni sono diverse per tutti, per quanto riguarda noi posso dire di essere molto contento perché per tutto l'inverno abbiamo fatto un lavoro specifico di sviluppo. Nel 2018 abbiamo invece passato la stagione a capire la macchina, partivamo completamente da zero per cui c'erano tante cose da imparare. Oggi invece ci siamo concentrati sulla precisione e l'affinare i vari set-up, dato che nel corso dell'anno sarà molto difficile modificare ogni cosa a causa del programma tiratissimo del weekend di gara".

L'inverno di Guerrieri e Münnich Motorsport si è svolto girando parecchio in pista per essere al top fin da subito.

"Nel 2018 non abbiamo avuto modo di svolgere test nel corso della stagione, ora posso dire di essere cresciuto di livello tanto da riuscire a dare informazioni e lavorare meglio con gli ingegneri sulla messa a punto e la strada da prendere. E' stato fatto anche un grande lavoro sulle gomme, penso che in generale abbiamo raccolto vari dati in modo da arrivare ad ottenere informazioni utilissime".

"Ci siamo recati a Zandvoort, Hungaroring e Slovakia Ring, che erano piste dove avevamo corso nell'anno passato e dove torneremo anche nei prossimi mesi con il WTCR. Secondo me conta moltissimo il feeling che hai con la vettura e ora ce l'ho, per cui ho la certezza al 100% di poterla mettere a punto nel migliore dei modi, basandomi sulle condizioni, Balance of Performance e caratteristiche varie. In alcune gare sicuramente potremo dire la nostra, in altre soffriremo a causa del BoP, ma fa parte del gioco e siamo pronti".

Il 2018 è stato quindi un anno di apprendistato per Guerrieri, che fino a quel momento aveva guidato solo ha Honda TC1 del WTCC e con le TCR non aveva mai avuto a che fare.

"Dal punto di vista personale penso che nel 2018 non abbia iniziato nella maniera migliore, accusando già problemi a Marrakech e perdendo tanti punti. In Ungheria ho sbagliato una partenza, al Nordschleife ho pagato la mia aggressività per recuperare terreno incappando in una penalità che non ho digerito, ma che è arrivata. Altre volte ho commesso errori per la mia irruenza, ricordo una toccata con Yvan Muller a Suzuka e l'episodio negativo di Ningbo, dunque mi sono detto che quest'anno dovrò essere più consistente, anche perché il sistema di punteggio è cambiato e vengono premiati i migliori 15. Non conterà essere solo veloci. Il mio stile non cambierà, sono sempre lo stesso, però bisogna ragionare molto di più e portare a termine le gare perché un piccolo dettaglio e un minimo errore possono costare carissimo".

"Quest'anno il team principal René Münnich è molto più presente rispetto all'anno scorso, per cui, oltre ad investire tanto nel programma, è vicino a noi e riesce ad agire velocemente per procurarci ciò di cui abbiamo bisogno. Ci sono anche tanti ingegneri di Honda Racing e JAS Motorsport, ho cambiato il mio ingegnere di pista e quello nuovo posso già dire che è bravissimo e mi trovo molto bene con lui. Sono contento anche per il mio compagno, Néstor Girolami, perché potrà imparare più velocemente ogni cosa. Conterà moltissimo la comunicazione fra di noi, dobbiamo essere molto precisi e chiari su ogni cosa".

E a proposito di Néstor Girolami: la compagine tedesca vanta una coppia di piloti argentini molto veloci e affiatati, amici fin dai tempi della scuola, cosa sulla quale Guerrieri conta moltissimo.

"Alla fine del 2018 si è presentata l'ipotesi che Néstor tornasse a correre nel campionato e io ho spinto tantissimo perché venisse ingaggiato da Honda. Sarebbe stato fantastico averlo in squadra e così è stato. Era lo scenario migliore, siamo grandissimi amici e parliamo molto, condividiamo ogni dettaglio e analisi sui dati, per cui penso che sia il modo migliore di lavorare. Sappiamo entrambi in che situazione ci troviamo, che siamo anche avversari e compagni di team con un obiettivo preciso da raggiungere come squadra. C'è un piano molto chiaro e sappiamo come affrontarlo, combattendo con gli altri avversari".

L'amicizia fra il 34enne di Buenos Aires e "Bebu" ha anche regalato al pubblico un gustoso siparietto invernale, con scherzetto tirato dal primo al secondo il cui video ha fatto il giro del web.

"E' stato molto divertente, a dir la verità non avevo preparato nulla, ho improvvisato. Ogni mattina, da dicembre in poi, Néstor mi mandava messaggi chiedendomi se c'erano novità e io gli rispondevo no, dato che ero stato incaricato dalla Honda di contattarlo nel caso ce ne fossero state. Quando è arrivata l'ufficialità, ho pensato allo scherzo e io stesso stavo ridendo come un matto quando l'ho chiamato perché non sapevo come potesse reagire "Bebu", che nel frattempo aveva di fianco sua moglie preoccupatissima. Gli ho detto che avevano preferito Mikel Azcona a lui e per poco non sviene, poi gli ho svelato la verità per non essere troppo crudele. Alla fine è andata bene e ci siamo fatti una risata assieme, sono molto contento che sia entrato in squadra".

Una squadra che nel box a fianco troverà anche Tiago Monteiro ed Attila Tassi come portacolori del team KCMG, anch'essi con le Honda di JAS.

"Nel caso ci fossero i presupposti, fra noi e gli altri piloti Honda potrà esserci collaborazione. Chiaramente non da subito, ma il gioco di squadra è giusto farlo non solo per il tuo compagno, ma anche per i colleghi di marchio e la Casa. Faranno così sicuramente anche gli altri. Da metà stagione in poi si lavorerà tutti sull'ottenere l'obiettivo prefissato, ogni punto conquistato conterà tantissimo, vedremo come si metterà la situazione".

A questo punto Guerrieri si concentrerà a pieno sul suo obiettivo, che nello specifico è quello di arrivare il più in alto possibile sfruttando ogni cosa positiva che gli si presenterà.

"Il mio sogno resta ovviamente vincere il titolo, ma preferisco partire pensando al mio lavoro perché è solo così che si arriva al successo. C'è tanta strada da fare, come ho detto prima conterà la consistenza, dato che prendiamo punti in 15. Ma anche il piazzamento in qualifica sarà fondamentale, considerando la griglia invertita e i rischi di incidenti nel partire in mezzo al gruppo. E' tutto molto difficile da analizzare, servirà lucidità in ogni situazione. Spero di arrivare all'ultima gara in una buona posizione per giocarmi la vittoria, poi vediamo".

Infine Esteban parla anche del contratto che lo lega ad Honda, che lo scorso anno lo ha catapultato al volante della NSX GT3 per alcuni eventi e che probabilmente continuerà su questa strada.

"Probabilmente correrò ancora con la GT3, come scritto nel mio contratto, anche se il mio impegno principale resta il WTCR. Sono molto concentrato su questo programma, poi per un pilota è sempre bello guidare e non escludo di poter salire sulla NSX in uno dei prossimi round dell'Intercontinental GT Challenge, anche se la priorità è comunque il WTCR".

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