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Gianni ci va Morbido: "Alfa Romeo con ottima base, va cresciuta con calma"

La Giulietta TCR della Romeo Ferraris/Team Mulsanne andrà nelle mani dell'esperto pesarese durante il 2018 e può essere l'occasione giusta per fare ulteriori passi avanti e attirare l'attenzione anche di qualcuno dei vertici del Biscione.

Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR, Fabrizio Giovanardi, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Fabrizio Giovanardi, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR, #10 Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR with the team
Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gianni Morbidelli, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gianni Morbidelli
Podio: il secondo classificato Gianni Morbidelli, West Coast Racing
Fabrizio Giovanardi, Alfa Romeo Giulietta TCR
Fabrizio Giovanardi, Alfa Romeo Giulietta TCR
Fabrizio Giovanardi, Alfa Romeo Giulietta TCR
Fabrizio Giovanardi, Alfa Romeo Giulietta TCR by Romeo Ferraris

Quando ormai sembrava che tutte le porte fossero chiuse, per Gianni Morbidelli si è invece aperta quella della Romeo Ferraris, che lo ha chiamato per guidare la sua Alfa Romeo Giulietta TCR nella stagione 2018 del WTCR.

Un grande colpo per entrambi, se pensiamo che il pesarese rischiava di rimanere senza sedile in questa stagione, ma anche per la compagine di Opera, che tramite il Team Mulsanne potrà ora far crescere il suo gioiellino con il Biscione dandolo in mano ad un pilota molto esperto.

Nei box Mulsanne/Romeo Ferraris a Barcellona, Gianni era già seduto nell'abitacolo della Giulietta per sistemare il sedile, quando noi di Motorsport.com l'abbiamo avvicinato per salutarlo e fare quattro chiacchiere.

Hai rimandato l'appendere il casco al chiodo!
"Eh sì! Sono davvero contentissimo di aver avuto questa possibilità, per come si erano messe le cose ormai non ci speravo più e stavo seriamente pensando a cosa fare della mia vita. Il progetto che mi hanno presentato è molto serio e stimolante, era proprio ciò che mi serviva per rimettermi in gioco sfruttando la mia esperienza e continuando a gareggiare".

E per di più lo farai attorniato dalla tua gente...
"Sono felice ed orgoglioso di far parte di questo progetto, totalmente italiano e con il tricolore sulla macchina. Ricordiamoci che Alfa Romeo ha un grande passato nel turismo e noi abbiamo la responsabilità di riportare ai vertici della categoria il marchio. Però sappiamo anche che dobbiamo farlo seguendo il nostro percorso con calma, senza avere fretta".

Il WTCR 2018 si preannuncia combattutissimo, dove ti vedi per il momento?
"Sarà davvero molto dura perché ci troviamo in un campionato di altissimo livello, con piloti e squadre davvero forti che possono essere protagonisti in tutte le gare. E' una sfida impegnativa per noi, non sappiamo ancora dove possiamo piazzarci, ma ci daremo da fare al massimo".

Nessun obiettivo particolare, dunque?
"Sinceramente trovo stupido fare proclami ora, è troppo presto e ci sono parecchie incognite che scopriremo strada facendo nell'arco della stagione, dove avremo tantissimo lavoro da fare. Dire adesso che arriveremo in una posizione con precisione non è possibile, ma anche rischioso perché se poi non ce la fai è una brutta figura".

Quindi il classico "testa bassa e lavorare"...
"Sappiamo tutti in squadra che c'è parecchio da fare e che la concorrenza in pista sarà di un livello altissimo. Sono molto fiducioso perché ho capito che le basi sono buone e il potenziale per crescere nel giusto modo c'è".

La tua nuova Alfa Romeo ti è piaciuta?
"Non ho avuto molte possibilità di girare in pista, il tempo per svolgere i test è stato parecchio ridotto e andremo a Marrakech con un programma che prevede altre prove per capire come sistemare nel giusto modo la nostra Giulietta. Ripeto, il potenziale c'è e vedremo di sfruttarlo al massimo".

La Giulietta è fatta completamente in casa Romeo Ferraris, non farebbe comodo una mano di qualcun'altro, magari dall'alto?
"Penso di sì, anche perché siamo l'unica squadra che agisce per conto suo. Tutti gli altri hanno l'appoggio dei Costruttori e noi ancora no. Il progetto è buono e serio, spero che i vertici del Biscione se ne accorgano in fretta, mentre noi intanto continueremo a lavorare alacremente".

 

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