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Fotogallery: 60 anni di Gabriele Tarquini, il Cinghiale da corsa

Gabriele Tarquini compie oggi 60 anni, 50 dei quali trascorsi sulle piste di tutto il mondo: ripercorriamo la spettacolare carriera del "Cinghiale" di Giulianova attraverso le immagini delle auto guidate e dei trionfi conquistati.

Dai Kart
La carriera sportiva di Gabriele Tarquini, nato il 2 marzo 1962, incomincia come la maggior parte dei suoi colleghi sui kart, sfruttando la pista di famiglia. E' il 1972 e affronta le prime gare in Classe Junior, arrivando al primo successo nel Campionato Regionale Abruzzese del 1976. Nel 1980 passa al Campionato Italiano, centra l'affermazione in Classe Senior della categoria 125, cosa che l'anno dopo gli consente di approdare all'Europeo. Nel 1983 si impone nel tricolore e vince la Coppa Europa, nel 1984 si ripete in patria e porta a casa il suo primo Mondiale in Classe C.
Il grande palcoscenico di Le Mans
Tra 1983 e 1985 Tarquini comincia a fare le prime esperienze sulle monoposto in Formula 3 e F3000 tra serie italiana ed europea. Nel 1985 tocca il suo più grande palcoscenico correndo la 24h di Le Mans al volante della Porsche 956 gestita dalla Brun Motorsport in equipaggio con Oscar Larrauri e Massimo Sigala.
1987: l'esordio in Formula 1
E' il 1987 quando Tarquini ha la sua più grande possibilità in carriera: quella di esordire in Formula 1. Lo fa ad Imola con una Osella FA1G motorizzata Alfa Romeo, con la quale l'abruzzese fa il possibile contro una marea di macchine decisamente più forti e... solide!
La passione (futura) per il Turismo
Sempre nel 1987, Tarquini ancora non sa che quelle uscite al volante dell'Alfa Romeo 75 nel Mondiale Turismo sono solo l'antipasto di una fantastica carriera in questa categoria. Per lui 5 gare e 1 podio, oltre alla partecipazione alla 24h di Spa-Francorchamps che porta a termine all'11° posto.
Il sogno F1
Nel 1988 il sogno di una carriera in Formula 1 è vivo grazie alla Coloni, con la quale fa 8 gare del Mondiale. A fine anno prende parte anche alla gara di Macao di F3 con Prema.
Punto (iridato) e a capo
Tra il 1989 e il 1991 la Formula 1 resta l'impegno di primaria importanza per Tarquini, che arriva anche alla conquista del suo primo punto iridato con l'Automobiles Gonfaronaise Sportive-Fondmetal (quando all'epoca venivano premiati solo i primi 6 al traguardo!). Abbinato a questo programma inizia anche quello nel Super Turismo con la BMW del Team Bigazzi e i primi podi cominciano a stuzzicarlo sull'idea che c'è una strada interessante da percorrere...
Dominio in... trasferta!
Terminata l'esperienza in Formula 1, il 1993 lo passa nel Super Turismo italiano e le 5 vittorie convincono l'Alfa Romeo a portarlo nell'ostico British Touring Car Championship per il 1994. La 155 è un missile e Tarquini incontenibile, arrivando al titolo con 8 vittorie, 14 podi e 2 Pole.
Scorza durissima
Nel BTCC, oltre al celebre "2 ruote" di Donington (che abbiamo usato come copertina di questa carrellata di immagini), Tarquini e l'Alfa mostrano di avere la cosiddetta "gran buccia"! L'incredibile botto di Knockhill non scalfisce minimamente il binomio, ma che brividi a vedere e rivedere quel volo...
DTM? Ja(s)!
Nel 1995 c'è anche una parentesi nel DTM, ma soprattutto le prime collaborazione con la neonata JAS Motorsport. Questo lo porterà a guidare negli anni successivi le Honda in varie serie, tra cui BTCC e STW, fino ad arrivare al campionato Europeo Turismo nei primi anni 2000.
Il Biscione e il Cinghiale
L'ETCC è terra di conquista per Tarquini, ormai ribattezzato "Cinghiale" per la sua proverbiale grinta al volante. Tornato col "Biscione", il ragazzo di Giulianova porta la 156 a vincere il titolo nel 2003, terminando terzo l'anno successivo. Ma il salto è quasi compiuto...
Sul tetto del Mondo
Nel 2005 l'Alfa Romeo lo porta nel WTCC, poi è la Seat Sport a prenderselo per puntare all'iride, che arriva con tripudio a Macao nel 2009, forse con un anno di ritardo, ma quel tanto che basta a fargli capire che non è ancora ora di smettere, come lui stesso afferma una volta sollevata la coppa di Campione.
Sulla cresta dell'Honda
E' il 2013 e la Honda ha bisogno di un pilota esperto per il suo nuovo programma WTCC con la Civic Type R. Oltre a Tiago Monteiro, in giappone e in JAS Motorsport vogliono fermamente Tarquini, con cui arrivano alle prime due vittorie nella serie.
Dalla Russia con amore (per le corse)
A fine 2015 la Honda appieda Tarquini per motivi... anagrafici! Sacrilegio? Sì, perché il Cinghio ha ancora tanto da dare e in Lada ne approfittano per prenderselo e cercare di sviluppare una Vesta che è bella, ma non proprio competitiva. In Qatar Gabriele fa una delle gare più belle della carriera, scappando via dalla Pole Position e lasciando briciole ai rivali. Anche questa è fatta!
Una nuova era
Nel 2017 il WTCC è agli sgoccioli, la Lada molla e Tarquini si ritrova a spasso. Ma è il TCR il futuro delle corse turismo e in Hyundai si prova una nuova avventura con la i30 N. "E chi chiamerai?" Non i Ghosbusters in questo caso... ma ovviamente il Cinghiale, che fa da papà alla macchina coreana assieme alla BRC, centrando già il primo trionfo in Cina, quando ancora la macchina non è omologata!
Campione-bis!
Il 2018 è il primo anno del nuovo FIA WTCR e Tarquini-Hyundai-BRC non possono mancare. Si parte a razzo con due vittorie a Marrakech, si finisce a Macao con le solite gare non adatte ai deboli di cuore. Il Cinghio a 56 anni si laurea ancora Campione del Mondo, il più anziano di sempre a riuscirci. E non finisce qui, perché l'anno dopo dà una mano al suo compagno Norbert Michelisz a succedergli nell'albo d'oro, mentre il 2020 è controverso e rovinato dal Covid.
L'ultima impresa
La Hyundai porta la nuovissima Elantra N nel WTCR, anche questa sviluppata da papà-Tarquini. Non ci sono grandissime fortune, ma la vittoria con fuga solitaria di Aragon conferma che il Cinghiale di colpi in canna ne ha ancora, nonostante le 59 primavere.
Addio... o arrivederci?
Il WTCR fa tappa ad Adria e qui arriva l'annuncio della fine. O meglio, di un nuovo inizio, perché Tarquini non ha più voglia di viaggiare per tutto l'anno in giro per il mondo, ma non certo di attaccare il casco al chiodo. Nel frattempo, gli organizzano una grande festa con fumogeni e magliette, lui ricambia con una rimonta pazzesca fino alla Top5. La grinta non invecchia!
Nella storia
Gabriele Tarquini in una straordinaria carriera ha messo insieme 807 gare ufficiali, primissimo pilota italiano ad averne disputate. Nel Turismo ha messo insieme 79 vittorie, 198 podi, 42 Pole Position, 85 giri più veloci in 678 corse, è il più anziano di sempre ad aver centrato un successo in un Mondiale e ad essere riuscito a vincere l'iride. Quando lo rivedremo al volante? Si spera molto presto, anche perché il fuoco della passione è sempre vivo. Ma di Cinghiale ce n'è uno e uno soltanto, al quale un semplice 'Grazie' non basta per le emozioni regalate in questa lunghissima carriera fatta di record probabilmente imbattibili, almeno nel breve termine. In attesa, quindi, di rivederlo con casco e tuta... AUGURI CINGHIO!
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