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Intervista

Esclusivo, l'amarezza di Morbidelli: "Temo il ritiro forzato, ma aspetto..."

Intervista esclusiva con il pesarese, fresco 50enne con ancora tanta voglia di correre e dimostrare il proprio valore. Ma le porte di WTCR e TCR Europe sembrano chiuse e gli scenari per il 2018 offuscati dall'ombra di un ritiro prematuro.

Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR

Foto di: TCR Media

Podio: il secondo classificato Gianni Morbidelli, West Coast Racing
Podio: il vincitore di gara 2 Stefano Comini, Comtoyou Racing, il secondo classificato Gianni Morbidelli, West Coast Racing, il terzo classificato Josh Files, M1RA
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTI TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTI TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTI TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podium: Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Press Conference: Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR, Rob Huff, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR, Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR, Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR, James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podium: Race winner Rob Huff, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR, second place Gianni
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podio: il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Bandiera a scacchi per Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podio: il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podio: il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR, il secondo classificato Mato Homola, DG Sport Competition, Opel Astra TCR, il terzo classificato Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Conferenza stampa, Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR, il secondo classif
Podio: il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podio: il vincitore della gara Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR

La griglia del WTCR rischia di non avere presente uno dei piloti di maggior successo e importanza delle corse turismo e del motorsport italiano.

Gianni Morbidelli attualmente è alla ricerca di un sedile per la stagione 2018 dopo un triennio che lo ha visto competere ad ottimi livelli in TCR International Series, sfiorando in un paio di occasioni il titolo piloti.

Il 13 gennaio il pesarese ha compiuto 50 anni, ma testa, fisico e soprattutto piede dicono che può tranquillamente giocarsela anche contro ragazzi che potrebbero essere figli suoi, almeno per quanto visto fino allo scorso anno.

Il problema è che da quando sono giunte al termine le passate stagioni di TCR e WTCC, con successivo annuncio della nascita del WTCR, le acque si sono completamente placate e Gianni non vede materializzarsi nulla all'orizzonte.

"Con grande rammarico e dispiacere mi vedo sul viale di una pensione forzata. Non si muove nulla di interessante o concreto e temo fortemente di dover alzare bandiera bianca, arrendendomi davanti ad una situazione che speravo di non vivere", ha spiegato Morbidelli in questa esclusiva intervista rilasciata a Motorsport.com, dove cerca di fare il punto di una situazione al momento tutt'altro che semplice.

Non ti sei posto dei limiti di tempo per trovare qualcosa? Manca ancora parecchio prima del via dei campionati...
"Sì, di tempo volendo ce ne sarebbe anche, ma credo proprio che ormai per il WTCR i giochi siano fatti. Ovviamente non tutti i sedili sono stati ancora assegnati, ma non vedo molte possibilità. Tolta questa serie, mi sto guardando intorno per capire se si presentano alternative, sembra una partita molto difficile. Anche perché vorrei un programma serio e che mi desse modo di essere competitivo, non certo di riempire la griglia".

La tua voce e le tue parole sono di una persona molto amareggiata...
"Sì, non posso nasconderlo. Sinceramente non so davvero cosa dire in più. Dopo 38 anni che uno fa questo lavoro diventa difficile accettare una fine forzata. Da uomo di sport c'è sempre la consapevolezza che un giorno ci si dovrà fermare e va accettato, anche se non è così semplice da mandare giù. In cuor mio speravo di essere al via del WTCR, ci tenevo e speravo. Oltre al fatto che il finale di stagione 2017 era stato molto positivo e mi aveva dato la convinzione che avrei potuto dire la mia. Però sono sempre stato una persona molto realista e non posso negare una situazione molto cruda al momento".

Nemmeno nel TCR Europe potresti rientrare in qualche programma?
"Onestamente nessuno si è fatto avanti. Il problema è che i team presenti non avranno un grande supporto da parte delle Case, dato che queste si concentreranno maggiormente sul Mondiale. Di conseguenza ci sono dei limiti di budget che non consentono l'ingaggio di piloti professionisti. Io guardo con interesse a tutto, se servisse la mia esperienza anche in campionati come quello italiano non mi tirerei indietro. Del resto conosco bene circuiti e macchine, avrei vita più facile, ma proposte purtroppo non ne sono arrivate. Intanto mi alleno costantemente tenendomi pronto, sto alla finestra..."

In 3 anni di TCR International Series sei sempre stato competitivo...
"E' vero e questo mi dà ancor più dispiacere. Ho vinto gare, lottato per il vertice e per il titolo, quest'ultima cosa non si è concretizzata per varie motivazioni, ma un altro anno di competizioni ero convinto di poterlo tranquillamente fare ad ottimo livello. Soprattutto ora che finalmente il campionato ha avuto la titolazione di Mondiale. Se non potrò esserci, allora vedrò di farmente una ragione e guardare al futuro di una vita che va avanti.

Se ti proponessero un ruolo manageriale in una squadra lo accetteresti?
"Sono pronto a valutare qualsiasi offerta, l'esperienza che ho maturato nel motorsport tornerebbe utile sotto ogni aspetto. A 50 anni ci può stare che uno non rientri più nei piani, così come servono consapevolezza e capacità di potersi adattare alle situazioni. Voglio continuare a lavorare, ovviamente. Ho sempre avuto questo impiego nella vita, è vero che ho anche altri interessi, ma non è semplice tuffarsi in altre attività. Vedrò di ottimizzare quelle che potrebbero essere le proposte che si presenteranno".

Tu come valuti la nascita di questo WTCR?
"A livello mediatico il TCR aveva bisogno di incrementare la propria visibilità e meritava di più. Con Eurosport avrà un grandissimo risalto. Le auto TCR hanno dimostrato di funzionare molto bene ed aver un buon equilibrio di prestazioni. L'unica cosa che mi dà perplessità sono gli aumenti vertiginosi dei costi per chi era nel TCR, mentre a beneficiarne sono stati i protagonisti del WTCC, i quali hanno visto ridurre i budget della stagione. Io ho iniziato un percorso nel TCR e di fatto mi trovo un po' svantaggiato, infatti la maggior parte dei piloti già annunciati sono tutti provenienti dal WTCC, salvo qualche caso eccezionale".

Non vedi il mix giusto di caratteristiche in pista?
"Resto dell'idea che se si vuole rendere una serie più interessante bisogna affiancare ai giovani dei concorrenti esperti, cosa che nel TCR ha funzionato benissimo, così come in passato nel WTCC con gente come Yvan Muller o Gabriele Tarquini. E nel TCR lo stesso Stefano Comini ha dimostrato il proprio valore confrontandosi con avversari molto più esperti come potevo essere io".

A proposito di giovani, hai visto qualcuno che ha dei numeri interessanti? Citando due nomi potremmo dire Attila Tassi e Giacomo Altoè...
"Hanno dimostrato di andare molto forte con tutte le carte in regola. Nel nostro sport però la differenza passa anche dal mezzo che guidi, sicuramente sono due ragazzi da tenere d'occhio e che meritano una chance. Per una Casa capisco che ci siano i pro e i contro: il giovane è una speranza, ma con un punto di domanda, mentre un pilota affermato e di esperienza non sai mai realmente quanto ancora possa rendere. Questi sono i dubbi, il giusto connubio sarebbe abbinarli, il giovane può crescere grazie all'esperto, anche perché oggi i ragazzi apprendono molto velocemente. E' un discorso che vale per tutti gli sport. Con Giacomo io ho corso nel 2017 e i numeri li ha, oltre che la possibilità di girare parecchio a casa sua, ad Adria. E' giusto puntare sui giovani e dargli le occasioni".

Hai detto che la differenza la possono fare le macchine: tu quale vedi favorita?
"Sono rimasto molto sorpreso dalla Hyundai, hanno avuto un approccio molto più improntato sulle gare senza lasciare nulla al caso, girando moltissimo nei test prima di correre. Le altre auto forse sono nate più trasformando le stradali in TCR, mentre la i30 ha un concetto di base molto diverso. Per questo dico che sono favoriti, per approccio e investimenti fatti. Bisogna vedere come migliorerà Audi, è una Casa che ha tutte le risorse per diventare grande".

L'anno scorso ha vinto la Volkswagen, ma la tua proprio non ne voleva sapere di funzionare...
"Si è rivelata una macchina molto più difficile da capire del previsto, ma da metà campionato in poi siamo stati competitivi, tant'è che, come ho detto prima, i risultati mi avevano fatto pensare che assieme a WestCoast Racing avremmo potuto proseguire un percorso e godere dell'appoggio di Volkswagen. Questa cosa non c'è stata da parte del Costruttore e sono molto dispiaciuto, lo dico apertamente perché qualche parola in nostro favore era stata spesa, poi non si è più fatto vivo nessuno. Dispiace e ne prendo atto".

Con WestCoast Racing hai passato tre anni molto intensi e belli, non c'è modo di proseguire con loro?
"Purtroppo non sembrano esserci le possibilità che facciano il TCR Europe, erano la mia ultima speranza e pare che svanisca anche questa. Altro ovvio dispiacere dovuto alla mancanza di collaborazione con Volkswagen".

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