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Intervista

Alfa Romeo ancora a podio con Ceccon: "Ma l'errore al via mi scoccia, a Suzuka eravamo velocissimi"

Essendosi posizionato oltre la casella dello schieramento di Gara 3, il bergamasco si è visto recapitare 5" che lo retrocedono al terzo posto nonostante con la Giulietta del Team Mulsanne-Romeo Ferraris sia stato ancora protagonista di una gara fantastica.

Il vincitore della gara Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

Il vincitore della gara Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

WTCR

Podio: il vincitore della gara Gabriele Tarquini, BRC Racing Team Hyundai i30 N TCR, il secondo classificato Aurélien Comte, DG Sport Competition Peugeot 308TCR, il terzo classificato Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Luigi Ferrara, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Podio: il vincitore della gara Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR, il secondo classificato Aurélien Comte, DG Sport Competition Peugeot 308TCR, il terzo classificato Yvan Muller, YMR Hyundai i30 N TCR
Podio: il vincitore della gara Gabriele Tarquini, BRC Racing Team Hyundai i30 N TCR, il secondo classificato Aurélien Comte, DG Sport Competition Peugeot 308TCR, il terzo classificato Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Gabriele Tarquini, BRC Racing Team Hyundai i30 N TCR, Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR leads
Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR
Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

Kevin Ceccon è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi anche in Gara 3 del FIA WTCR a Suzuka, ma il sogno di festeggiare ancora era già svanito alla partenza.

Dopo il fantastico successo del primo round giapponese, il bergamasco aveva la grandissima occasione di scattare dalla pole position nell'ultimo; qui però le cose non sono andate come sperato a causa di uno spunto non ottimale che lo ha fatto scivolare al quarto posto in poche curve, ma soprattutto per le ruote anteriori della sua Alfa Romeo Giulietta posizionate oltre la casella dello schieramento che gli hanno procurato l'inevitabile penalizzazione di 5".

"Non avevo capito di essere nella posizione sbagliata - ha ammesso il portacolori del Team Mulsanne-Romeo Ferraris - Inoltre sono partito malissimo e dopo la prima curva ero indietro. Dopo sono riuscito a passare Aurélien Comte alla "Spoon" e a riprendere Yann Ehrlacher superandolo sul rettilineo. A quel punto mi sono avvicinato a Gabriele Tarquini, ma mi hanno comunicato della penalità".

Tarquini era balzato al comando, ma aveva anche in testa il discorso titolo Mondiale, per cui non ha ostacolato più di tanto Ceccon considerata anche la sanzione cronometrica.

"Gabriele è stato un signore con me sapendo che non c'era motivo di lottare. Dopo che l'ho superato è stata praticamente una sessione di qualifica, per sei o sette giri ho spinto come se non ci fosse un domani. Non l'ho fatto per me, ma per la squadra, dato che siamo stati veloci per tutto il weekend. Alla fine sono arrivato terzo, ma non sono contento perché ho commesso un errore e mi dispiace per il team, anche so che sono cose che possono succedere. Comunque due podi, una vittoria e una pole position qui Suzuka penso che sia un risultato niente male".

Per Gigi Ferrara è invece stata una domenica da dimenticare che lo ha visto terminare anzitempo entrambe le gare a causa di una collisione avvenuta nella seconda.

"Debuttare nel Mondiale è stata un’esperienza incredibile, e conoscere bene questa Alfa Romeo Giulietta con cui mi sono laureato vice-campione italiano mi ha permesso di ambientarmi più in fretta - spiega il barese - Contavo di siglare un bel risultato in gara 2, stavo dando battaglia in mezzo al gruppo, purtroppo un contatto ha rovinato l'intera domenica. Ma sono contento per il passo mostrato e spero di continuare così anche a Macao, un altro appuntamento di enorme prestigio".

Michela Cerruti, Operations Manager della Romeo Ferraris, è stata vista in lacrime per la gioia del successo e torna a casa con tante soddisfazioni.

"Non ho parole per descrivere le emozioni che abbiamo vissuto qui a Suzuka - ammette la milanese - Vincere nel Mondiale ci ripaga degli sforzi fatti in questi anni, dopo aver intrapreso un progetto sportivo così ambizioso e importante: oggi la nostra Alfa Romeo Giulietta è in grado di lottare al vertice delle categorie TCR, come era già apparso nelle serie nazionali. Devo dire grazie a tutto il nostro staff che non ha mai smesso di lavorare con entusiasmo e professionalità, ma in particolare a mio padre Aldo Cerruti per non aver mai smesso di credere in questa possibilità, oltre a Kevin che sin dal suo debutto nel WTCR ha sfruttato al massimo il materiale tecnico a disposizione".

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