A Ningbo doppio autogol Honda-Ma Qing Hua: "Chi butta fuori gli altri non è professionale!". Poi sperona il compagno Ehrlacher
La Casa giapponese ha imposto in Boutsen Ginion Racing il pilota cinese per le gare di Ningbo e Wuhan, ma nella terza di ieri il ragazzo di Shanghai ne ha combinata una grossa dopo che si era lamentato di chi lo aveva messo K.O. in Gara 1.
Foto di: WTCR
Il debutto di Ma Qing Hua nel WTCR non è certamente stato di quelli da ricordare in positivo per via di una serie di episodi controversi di cui il cinese è stato protagonista nelle gare di casa.
Scelto dalla Honda-Cina per rappresentare al meglio il marchio nel paese con il più grande mercato dell'auto e dare una mano ai piloti delle Civic in lizza per il titolo della FIA World Touring Car Cup, il ragazzo di Shanghai a Ningbo ne ha subìte e fatte di ogni genere.
In Gara 1 si è ritrovato a partire indietro dopo una qualifica deludente e inevitabilmente coinvolto nelle bagarre a sportellate.
“Era la prima volta che correvo qui e ho lavorato duramente per trovare il giusto assetto – ha spiegato il portacolori della Boutsen Ginion Racing – Avevo pensato che Gara 1 fosse una sorta di test, sono partito bene guadagnando una posizione alla curva 2, poi ho continuato a spingere, ma nel primo settore mi hanno colpito più volte da dietro e ad un certo punto ho perso il controllo della macchina finendo fuori".
Qui Ma ha tuonato contro gli avversari, non accettando una condotta di gara, a suo modo di vedere, scorretta (che comunque i giudici non hanno ritenuto di sanzionare).
"Ho riportato diversi danni e quindi ho provato solo a portarla a termine. Capisco che non sia in lotta per il titolo e che altri debbano guadagnare posizioni, ma dovrebbero farlo in modo professionale".
Mai frase fu più profetica per ritorcersi contro a chi la pronunciò. Domenica Ma Qing Hua ha combinato una frittata epocale proprio all'ultimo giro, quando intento a superare la Cupra di Pepe Oriola si è completamente distratto centrando in pieno la Honda del suo collega Ehrlacher, rompendo non solo al povero francese la sospensione (e causandogli anche dolori a collo e schiena dalla botta), ma fracassando pure il turbo della sua auto senza quindi poter scendere in pista per Gara 3.
“Nella seconda metà di Gara 2 ho avuto bei duelli con un passo di uno o due decimi dai primi. L’incidente con Ehrlacher è stato sfortunato, non ho visto la sua macchina perché stavo superando Oriola, che mi copriva la Honda di Yann - ha cercato di giustificarsi - Mi dispiace per lui che non c’entrava nulla, i ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico per sistemarmi l’auto, ma ormai il tempo era scaduto. Ho imparato tanto e voglio metterlo in pratica a Wuhan".
Che è quello che si augurano tutti, anche perché ricordiamo che Ma è stato iscritto alle gare del WTCR in Cina mettendo in panchina un giovane promettente come Benjamin Lessennes, che fino ad oggi era cresciuto notevolmente e avrebbe potuto certamente dire la sua.
Ehrlacher a caldo ha preferito glissare: "E' difficile parlarne ora, a volte certi episodi ti fanno guadagnare ed altre volte perdere. Anzi, preferisco non commentare, l'unica cosa è che ho un gran male al collo perché la botta è stata molto violenta e non me l'aspettavo. La macchina è rotta, quindi non correrò, ma sto zitto perché se dico qualcosa adesso poi potrei pentirmene".
Il dominio Hyundai si sta facendo pesante per essere ribaltato, con Ehrlacher che ora è quinto a 178 punti, contro i 241 del leader Gabriele Tarquini. Anche Esteban Guerrieri si ritrova arretrato, dato che è sesto a 174, dunque in Honda bisognerà che i risultati in pista tornino ad essere più positivi grazie all'aiuto di tutti i concorrenti armati di Civic. Ma Qing Hua compreso. Altrimenti potrebbe essere stato un autogol clamoroso e irrimediabile in termini di campionato.
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