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Mariani: "La Honda pensa ad una terza Civic ufficiale"

Intervista esclusiva con il capo della JAS, convinto che nel 2016 Honda potrà lottare con Citroën. Soprattutto se ci sarà un'auto in più...

Gabriele Tarquini, Honda Civic WTCC, Honda Racing Team JAS

Gabriele Tarquini, Honda Civic WTCC, Honda Racing Team JAS

FIA WTCC

L'obiettivo è raccogliere i frutti del seminato e andare a prendere le Citroën, cercando di battere i francesi utilizzando anche una terza vettura ufficiale: questo è ciò che Honda e JAS Motorsport hanno in testa per la stagione 2016 del WTCC.

Alessandro Mariani, Team Principal del Castrol Honda WTCC Team, ci ha concesso una intervista esclusiva per parlare di gioie e dolori del 2015, ma soprattutto per capire come in Giappone hanno intenzione di muoversi per riscattarsi nella massima serie turismo già a partire dalla prossima annata.

Prima di tutto ciò, però, non potevamo iniziare senza spendere due parole su Gabriele Tarquini, recentemente escluso dal programma ufficiale WTCC.

Come hai preso la scelta di Honda di rinunciare a Gabriele?
"E' legittima perché i contratti ce li ha in mano la Honda, anche se personalmente avrei fatto diversamente. Mi avessero chiesto un parere avrei certamente dimostrato con numeri e fatti tutto ciò che di buono ha fatto Gabriele in questi anni. Poi lui stesso ha detto che la decisione ci sta vista l'età, quindi non posso che essere d'accordo con lui; quando si vuole cambiare qualcosa paga sempre il più vecchio. A me dispiace tantissimo perché assieme ci siamo fatti un gran mazzo fin dal primo giorno di vita di questo progetto e con un altro anno davanti avrebbe avuto più senso proseguire, dato che lui è il papà della Civic".

Pensi che possa avere un futuro ancora con JAS Motorsport, magari nella TCR Series?
"Lui corre con noi dal 1996, anni del DTM. Ha vinto la prima gara per JAS ed è parte integrante della nostra storia, sicuramente se non ha altri progetti suoi personali faremo qualcosa assieme. I dialoghi sono già cominciati in merito, ma è ancora presto".

Passiamo al WTCC. Visto che abbiamo iniziato da Tarquini, lui ha detto che il 2015 è stato un anno deludente. Sei d'accordo?
"Dal suo punto di vista sì perchè ha avuto almeno un paio di occasioni dove stava volando, ma per sfortuna e per errori suoi non è riuscito ad ottenere un gran che, cito Nordschleife e Motegi. In tutte le gare si è sempre impegnato al massimo ed è stato quello che più si è speso per migliorare l'assetto della vettura, anche perché di tutti i piloti Honda è quello più bravo nella messa a punto. Fosse riuscito a vincere avrebbe sicuramente avuto un feeling diverso per gli eventi seguenti. Ma a me piace andare anche al di là dei risultati, che di solito sono influenzati da fattori esterni. Tecnicamente sono più soddisfatto perché, come Honda, vittorie e podi non sono mancati, abbiamo fatto passi avanti rispetto agli anni precedenti. La macchina non è ancora competitiva al massimo, ma i problemi sono stati individuati e speriamo di risolverli".

Monteiro ha vinto tre gare. Anzi, ufficialmente due...
"Tiago è stato bravo perché quando aveva la possibilità di vincere lo ha fatto. A Buriram purtroppo ha avuto un incidente in Gara 1 e il team ha dovuto cambiare tutta la parte anteriore della vettura; abbiamo tutta la documentazione fotografica e video che conferma la sostituzione dello splitter e quant'altro. Avevamo controllato che tutto fosse perfettamente in regola. Purtroppo durante Gara 2 un fissaggio del lato sinistro si è staccato, forse perché non montato correttamente. Per questo l'auto non rispettava l'altezza da terra, lo splitter era inclinato da una parte. Il reclamo è stato presentato, ma bisognava dimostrare che il danno era stato causato da un fattore esterno, come ad esempio un contatto o un sasso. Non avendo nulla di tutto ciò in mano, siamo stati costretti a ritirare l'appello".

Invece Norbert Michelisz ha fatto una grandissima stagione...
"Sì, ma bisogna considerare bene alcune cose. "Norbi" ha sempre partecipato a tutti i briefing con la squadra ufficiale come se fosse un nostro pilota, ma non ha mai avuto la stessa pressione che invece dovevano sopportare Gabriele e Tiago. Questo non è un vantaggio da poco. Il suo grande pregio è di essere una persona calma che spreca poco e raccoglie tantissimo; ho guardato tutte le statistiche e i risultati, e la differenza fra lui e gli altri non è affatto così eclatante, soprattutto in qualifica, dove è andato davvero bene. La sua stagione è stata molto buona, sapendo dei mezzi che aveva a disposizione. E ricordiamoci che Tiago e Gabriele sono piloti professionisti con un background di livello, mentre lui ha dimostrato di non essere certo l'ultimo sfigato arrivato. E' un ragazzo bravissimo, corretto, estremamente intelligente e molto razionale; la certezza è che ha un grandissimo talento".

Prima hai detto che nel 2016 vedremo ancora questa Civic in pista...
"Sì, per almeno un altro anno andremo avanti con questo modello, la conferma ci è stata data venerdì. In Honda si pensa di fare una terza macchina ufficiale e poi vedremo se ci saranno progetti nuovi per il futuro, anche perché la vettura comincerà ad essere un po' vecchiotta".

Vedremo in pista la nuova Civic nel 2017?
"No perché non si farebbe in tempo, ma comunque è ancora presto per parlarne. Inoltre bisogna ricordare che Honda ha diversi campi nei quali è impegnata, con spese grosse da sostenere. Dovremo valutare il futuro in base a tutto questo. Quello nel WTCC non è ancora scritto, starà a noi con risultati concreti guadagnarci il posto in questa serie. Non dico che dipende per forza da quello che riusciremo a fare in pista, ma sicuramente sarà un aspetto importante che i giapponesi prenderanno in considerazione".

Occhi puntati sul 2016 allora; quali obiettivi avete?
"La priorità è raccogliere tutto ciò che abbiamo seminato in questi anni per raggiungere le Citroën. Dobbiamo partire a razzo sfruttando le modifiche che abbiamo apportato alla vettura per dare del filo da torcere ai francesi, almeno più di quanto fatto fino ad ora".

Cosa ne pensi dei regolamenti nuovi per il WTCC 2016?
"Personalmente sono stato uno di quelli a suggerire di dare più importanza alla seconda gara del weekend, che infatti doveva essere quella principale; molta gente faticava a comprendere il precedente format, dunque sono assolutamente d'accordo sulle nuove "Opening Race" e "Main Race". Credo che sia stata la scelta più logica e vale la pena di provare".

Non si rischia di vedere gente alzare il piede nella "Opening Race" per preservare l'auto in vista della "Main Race"?
"Penso che con la griglia invertita ci sia sempre un rischio, ma era così anche lo scorso anno. Non c'è mai un compromesso che può soddisfare tutti, se uno vuole vincere Gara 2 dovrà stare attento in Gara 1. Ci si adeguerà alle regole".

Il MAC3 come lo valuti?
"Per i costruttori è un vantaggio senz'altro, mentre gli spettatori si godranno un po' più di spettacolo in pista al sabato. E' uno spettacolo in più gratuito. Tecnicamente non dovrebbe essere significativo, ma può essere divertente. Faccio presente che parteciperanno tutti i costruttori che in pista avranno minimo tre vetture; nel caso uno ne dovesse avere solo due ufficiali, allora potrà schierare la terza da un eventuale team cliente".

Quando inizierete a lavorare per il 2016?
"A gennaio andremo a provare per quattro giorni a Jerez De La Frontera. Honda comunicherà i nomi dei piloti scelti a breve, probabilmente fra Natale e Capodanno, anche perché dopo partirà il programma di test invernali. Ma parleremo di tutto ciò appena arriverà una nota ufficiale dal Giappone; è meglio così, in questo modo manteniamo i livelli di curiosità e attenzione più alti nei fan!"

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