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Lopez: "Nei test di Aragon provate nuove soluzioni"

L'argentino ha preparato la trasferta di Motegi in casa della Honda: "Ora mi bastano dei piazzamenti"

Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team

Foto di: Citroën Communication

Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Sébastien Loeb, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Yvan Muller, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Sébastien Loeb, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
La pole di Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Yvan Muller, Ma Qing Hua, e Jose Maria Lopez, Citroën World Touring Car Team C-Elysée
Yvan Muller, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team

La lunga pausa prevista dal calendario del WTCC sta per finire e con essa anche le vacanze. La cosa però non mi infastidisce. Il tempo per rilassarsi davvero non è ancora arrivato ed io ho davvero voglia di tornare in macchina e guidare. L'ultima volta, per quanto riguarda le gare, è stata a Vila Real a metà luglio anche se poi, a distanza di qualche giorno, la Citroen ha preso parte ai test di Aragon in Spagna. Assieme a noi c'erano anche i nostri avversari, così abbiamo potuto tenere d'occhio le loro prestazioni per quattro giorni.

IL VENTO HA CONDIZIONATO IL MIO TEST A ARAGON
Avendo a disposizione solamente una Citroen C-Elysée che funge da test-car, ognuno di noi piloti ha avuto a disposizione solamente una giornata. È stata una sessione utile che ci ha permesso di approfondire delle soluzioni di assetto e di bilanciamento intraviste brevemente durante le stagione. Avevamo delle idee, abbiamo stilato un programma e ognuno di noi ha cercato di trovare qualcosa che potesse migliorare il feeling con la vettura e farla crescere ulteriormente nelle prestazioni. Per quanto mi riguarda non sono contento. A causa del forte vento non ho potuto avere delle conferme precise sul mio lavoro. Le raffiche hanno influito troppo, cambiando direzione e violenza tantissime volte. Mi è capitato di fare in giro e passare in rettifilo a 250 Km/h, fermarmi ai box dieci minuti al massimo e ripassare sullo steso rettifilo ma solo a 230 Km/h!

UTILIZZERO’ A MOTEGI SOLO ALCUNE SOLUZIONI PROVATE
In Giappone vedrò se potrò utilizzare questo lavoro. Un paio di soluzioni potrei provarle, altre forse no. Qualcosa mi è piaciuto, ma ripeto, non siamo affatto sicuri che possano funzionare. Vedremo. In ogni caso tutto questo è già entrato nella banca dati Citroen, visibile ad ogni pilota del team. Come vi ho già detto in precedenza, all'interno della squadra condividiamo tutte, ma proprio tutte le informazioni che arrivano dalla pista. Ogni pilota può vedere nel dettaglio cosa fa il compagno.

ABBIAMO CONDIVISO TUTTI I DATI CON I COMPAGNI DI SQUADRA
Nei test ovviamente abbiamo un piano di lavoro stilato dalla squadra che cerchiamo di seguire il più scrupolosamente possibile. Non guardiamo troppo se la macchina non va come vorremmo e tanto meno guardiamo cosa hanno fatto i nostri compagni. È principalmente un lavoro di squadra che serve a far andare meglio la vettura a prescindere da chi la guida e dagli obiettivi personali. Questo anche se ognuno prova cose diverse. Poi è chiaro che noi piloti ci guardiamo l'un l'altro. I miei compagni vedono cosa ho provato io, ed io vedo cosa hanno provato loro, ma l'importante è che sia la squadra a crescere. Un obiettivo che non deve mai essere dimenticato.

YVAN PREFERISCE IL SOTTOSTERZO, LOEB LA VETTURA NEUTRA
La condivisione dei dati comunque non è una cosa che mi dà fastidio anche perché ho dei compagni velocissimi e credo si possa sempre imparare da ognuno di loro. Yvan ad esempio resta sempre il mio punto di riferimento perché ha un sacco di esperienza con questo tipo di vettura che di natura è sottosterzante. La mia carriera si è svolta principalmente sulle monoposto e, quindi, ho un approccio più aggressivo e preferisco avere una macchina sovrasterzante. Quando ho troppo sottosterzo mi infastidisco perciò posso vedere cosa fa Yvan che invece preferisce guidare macchine sottosterzanti. Ha una tecnica di guida che gli permette di sopperire questo problema, quindi per me è molto utile poter studiare i suoi dati. Interessante anche Sébastien Loeb che, arrivando dai rally, riesce a guidare di tutto anche se poi ama una macchina più neutra. Si impara sempre e da tutti.

ANDIAMO IN GIAPPONE IN CASA DELLA HONDA
Adesso però è tempo di pensare a Motegi. Una pista nuova che ho visto e provato solo al simulatore. Così come Termas de Rio Hondo, è un circuito usato anche dalla MotoGP: è lungo e largo, dove c'è tanto spazio. Veloce, con grandi frenate, salite e discese. In teoria dovremo andare bene e la pista potrebbe adattarsi alle mie caratteristiche. Questo almeno sulla carta. Quanto saremo competitivi lo capiremo solo sul posto. Non bisogna poi dimenticare che correremo a casa della Honda e che le Civic arriveranno scariche di zavorra. Vorranno fare il massimo possibile quindi mi aspetto lotta. Il tutto tenendo un occhio al campionato.

HO UN VANTAGGIO IMPORTANTE: DEVO USARE LA TESTA
Mancano quattro appuntamenti ed ho un vantaggio importante. La mia stagione fino a qui è stata ottima. Ho spinto quando dovevo spingere ed rischiato quando era giusto rischiare. Ho vinto e costruito una gran classifica. Adesso l'intelligenza deve avere il sopravvento. Non ho l'ansia di dover fare il risultato ad ogni costo. Quella è una cosa che grava sui miei inseguitori. Sono loro che devono spingere e rischiare per provare a recuperare terreno. In quella situazione è più facile commettere errori ed io potrei approfittarne come già successo in Portogallo. Ma non sono tipo che si attacca a queste cose.

I PIAZZAMENTI ADESSO HANNO UN ALTRO VALORE
Io guardo a me stesso e a fare il meglio possibile per me e la squadra. Sarò ripetitivo, ma la prima cosa sarà cercare di stare lontano dai guai e perdere il minor numero di punti possibile. Poi, se ci saranno le condizioni punterò al risultato ovviamente. Adesso i piazzamenti hanno avranno un peso diverso, e gli errori possono costare molto caro. Massima attenzione dunque. Come sempre avrò bisogno di voi.

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