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Il trionfo di "Pechito" López visto dagli altri

In pochi avrebbero scommesso sull'argentino ad inizio stagione. Ecco come la pensano ora colleghi e amici.

Il trionfo di

Il successo di José María López ha lasciato il segno in tutto il mondo del WTCC e in Argentina. "Pechito" si è laureato Campione del Mondo con una gara di anticipo, grazie ad una stagione pressoché perfetta, nella quale ha lasciato a bocca aperta molti suoi connazionali e colleghi. Ecco alcune testimonianze sulla sua fantastica vittoria del Titolo 2014.

Oscar Larrauri (pilota di F1 e Campione SudAm Super Touring): "Ciò che vorrei sottolineare di López non è il suo indiscutibile talento come pilota, ma anche le sue qualità umane. Quando questi due aspetti si fondono nella stessa persona, ecco nascere il Campione. Lo so perché ho avuto modo di conoscerlo quando ero team manager della Honda e lui era tornato a correre in TC2000. Mi hanno impressionato molto la sua professionalità e serietà. Credo che si sia meritato il Titolo del WTCC soprattutto per come vive al di fuori dei circuiti. "Pechito" ha percorso una lunga strada, lasciando l'Argentina ancora giovanissimo per andare a correre in Europa, dove ha lavorato duramente per migliorare. In questi tempi, molto difficili per il nostro paese, è bello vedere un ambasciatore del motorsport come lui dimostrare con talento, impegno e dedizione che solo così si può avere successo a livello mondiale. Mi congratulo con lui e lo ringrazio per tutto questo."

Norberto Fontana (pilota di F1 e Campione TC2000): "Sono felicissimo che José María López sia diventato Campione del WTCC. Non solo è un carissimo amico, ma anche perché è un riconoscimento al mondo delle corse argentino ed è qualcosa di cui andare orgogliosi. Significa che l'Argentina torna sul tetto dei motori dopo anni. Sappiamo tutti che con la Citroën ha avuto l'auto migliore, trovando le condizioni perfette, ma il suo vero merito è aver battuto piloti molto più rinomati, compresi i suoi due compagni di squadra. Sono contento che abbia avuto la possibilità di mettersi in mostra nel WTCC, dopo che le chance di correre in F1 furono troncate così bruscamente. Sono stato suo rivale, è un pilota molto difficile da battere perché è velocissimo, ma è un piacere correre con lui perché è anche molto corretto. L'anno scorso, a Termas, ho avuto l'onore di duellare con lui in una gara del TRV6. Era una battaglia serratissima, sul filo dei secondi e dei centimetri. Sono certo che i giorni e i week-end passati nel Turismo Argentino gli abbiano consentito di imparare molto e migliorare; è davvero una bella cosa per il motorsport del nostro paese."

Tiago Monteiro (pilota Honda Castrol): "Come si dice in Francia, "Chapeau!". E' l'unica cosa da fare davanti a tutto ciò. López correva la sua prima stagione nel WTCC, lavorava in un ambiente completamente nuovo, senza conoscere nemmeno i circuiti; quel che ha fatto è impressionante. Evidentemente è uno di categoria superiore, dato he ha battuto anche il re, Yvan. Tutti sapevamo che Pechito era forte, personalmente lo avevo conosciuto quando correvamo nelle formule minori ed eravamo entrati assieme nel programma Renault Driver Development, ma non ci aspettavamo che potesse vincere fin da subito. Credo che l'esperienza accumulata nel campionato turismo argentino lo abbia portato a diventare uno dei piloti migliori."

Tom Coronel (pilota ROAL Motorsport): "Io sono stato uno dei pochi a sostenere che López avrebbe potuto vincere il Titolo. Lo dissi già prima della prima Gara! Sono stato abbastanza nel mondo del motorsport per capire queste cose e prevedere tutto. Ho scommesso su di lui anche con mia moglie! Perché? Semplicemente lui non aveva niente da perdere: era veloce, ma arrivava dal nulla, non aveva mai corso una stagione del WTCC ed era l'unico straniero in un team tutto francese. Aveva carta bianca davanti, ha fatto tutto nel modo migliore e si è imposto. Come tutti i giovani affamati di vittoria, ha utilizzato le sue qualità nella maniera più adatta, velocità e intelligenza. Il mix perfetto. Ovviamente ce l'ha fatta perché si è ritrovato in un team molto competitivo e professionale, ma...non dimentichiamoci che per per anni si è ritrovato a correre per 45 week-end a stagione, in una serie molto combattuta come il turismo argentino. Le vetture sono molto simili alle nostre come potenza e aerodinamica, quindi immagino che abbia imparato qualcosa..."

Norbert Michelisz (pilota Zengö Motorsport): "Mi congratulo con López, quello che ha raggiunto quest'anno è un risultato impressionante. Credo che abbia alzato parecchio il livello del WTCC. Riconosco la sua bravura, è veloce e competitivo, ma allo stesso tempo è un bravissimo ragazzo. Ha meritato il Titolo. Quel che mi ha colpito sono la sua completezza come pilota e la sua bravura nella gestione delle gare. E' molto costante ed efficace. E' una cosa che ho notato subito nel suo stile di guida e nei suoi atteggiamenti in generale. L'ho visto guidare per la prima volta a febbraio, durante un sessione di test collettivi, e guardandolo mi sono detto: questo è il ragazzo da battere quest'anno..."

Yves Matton (Team Principal della Citroën Total Racing): "José María López è un grande Campione del Mondo per l'Argentina e per il WTCC! Siamo contenti ed orgogliosi di averlo accompagnato e aiutato a raggiungere questo successo. E' un ragazzo che si è messo in mostra grazie alle sue qualità come pilota e come persona. Per noi il Mondiale Piloti è un altro grandissimo trionfo, dopo il Costruttori vinto due settimane fa. Negli ultimi 25 anni la Citroën Racing ha sviluppato conoscenze uniche che hanno permesso il raggiungimento di traguardi importanti nei rally-raid, nel WRC e ora anche nel WTCC. Tutto ciò ha creato quella stabilità e coesione che ci ha garantito di vincere al debutto in questa nuova serie."

Xavier Mestelan-Pinon (Direttore Tecnico di Citroën Racing): "La prima cosa da dire è che Pechito è un gran lavoratore e un pilota al top professionalmente. Ci ha impressionato tutti col suo modo di fare, come lavora con gli ingegneri quando fornisce indicazioni molto precise e analizzando accuratamente ogni dato al computer. E' meticoloso anche nella preparazione delle gare, studiando dati, filmati e allenandosi al simulatore. E' anche una gran persona, è molto esigente quando lavora, sia con sè stesso che con noi. Vuole sempre arrivare al limite della vettura, lo vediamo nelle telemetrie e nelle immagini on-board. Guida la C-Elysée come una F1, sempre in sottosterzo e sovrasterzo. E poi è sempre velocissimo, si prende tutti i rischi necessari, è molto coraggioso, ma efficace. Guardate tutte le seconde gare della stagione e la rapidità con la quale guadagna posizioni con sorpassi precisi. Raramente ha dovuto tentarli due volte, solitamente al primo ce la fa. Un vero Campione!"

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