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Yvan Muller alla prima vittoria del 2011

A Budapest diluvia da bandiera rossa; alla ripartenza il francese ne ha più di tutti

Non sono di certo mancate le emozioni in gara 2 in Ungheria. Intanto che si addensano nuvoloni parte la corsa con Mehdi Bennani in testa che scatta male e viene passato da Poulsen, Coronel e soprattutto dall'idolo di casa Michelisz, capace di attirare ben 75.000 spettatori sulle tribune dell'Hungaroring. Le vetture arrivano alla staccata in fondo al dritto e l'ungherese si lascia prendere dalla foga e si butta all'interno del marocchino, andando però a mettere due ruote sull'erba e finendo come un proiettile contro la Bmw dell'incolpevole Poulsen. Pezzi che volano dappertutto e così in testa passa Coronel con la vettura della ROAL, seguito da Tarquini, Menù, Bennani che fuma più di una locomotiva a vapore e poi le altre Chevrolet. Coronel prova a difendersi, ma intanto comincia a gocciolare, poi a piovviginare, poi in un attimo è nubifragio! Le vetture navigano con le loro povere gomme slick a tentare di cercare qualcosa di minimamente ravvicinabile a grip. Risale il giovane Pepe Oriola, che poi esce largo e disintegra un cartellone di polistirolo prima di rientrare in pista. Lottano Dahlgren e Monteiro, mentre in testa si porta Gabriele Tarquini con la Seat della Sunred. Troppo l'acqua sull'asfalto ungherese, e così è bandiera rossa. Occasione per i reduci dai contatti della prima curva di dare una sistemata alle loro vetture e riprendere la pista, compreso Michelisz, per la gioia dei tanti presenti a farsi la doccia sulle tribune. Dopo circa un quarto d'ora di pioggia e grandine si può riprendere, con Tarquini che parte bene seguito da Coronel (che fa da tappo), Menù, Yvan Muller e Rob Huff. Menù passa Coronel nel dritto che, ma poi le vetture si toccano e il povero svizzero finisce contro il rail all'esterno della pista. Tocca quindi a Menù tenere alto il logo Chevy e si lancia all'assalto prima di Coronel, e poi di Tarquini, che pur lottando come un leone deve cedere. Dietro Dahlgren sale fino in quarta posizione dopo aver vinto la battaglia con Monteiro e aver toccato l'incolpevole Oriola, che poi sarà costretto al ritiro. Questo costringerà lo svedese, autore fino a quel momento di una ottima gara alla guida della Volvo C30, ad un drive trough punitivo che lo farà crollare alla nona posizione finale. Le ultime emozioni della gara vengono dal leader del campionato Rob Huff, che sale fino al secondo gradino del podio davanti a Tarquini, e dalla foratura di Michel Nykjaer che costringerà il bravo danese a "regalare" la vittoria nella classifica indipendenti a Franz Engstler.

WTCC - Hungaroring - Gara 2

WTCC - Classifica campionato

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