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Intervista

Coronel: "Motegi è perfetto per i sorpassi"

L'olandese conosce a menadito il Twin Ring e domenica è certo che le TC1 daranno spettacolo in Giappone.

Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport

Foto di: FIA WTCC

Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze TC1, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze TC1, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze TC1, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze TC1, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport
Tom Coronel, Chevrolet RML Cruze, ROAL Motorsport

Per Tom Coronel correre in Giappone non è un appuntamento qualsiasi. L'olandese della Roal Motorsport domenica sarà infatti uno dei pochi piloti del WTCC a non dover impegnarsi per scoprire i segreti del Twin Ring di Motegi, avendoci già corso nel suo passato "orientale", come lui stesso ha spiegato.

Sei quello che ha vinto di più nel WTCC in Giappone (tre gare) e hai passato un sacco di anni qui. Puoi raccontarci i tuoi ricordi in merito?
“Ho vissuto qui per cinque anni, quindi mi sento come se tornassi a casa, ecco perché sono partito prima degli altri per venire qui. Ho vinto i Titoli in F3 e Formula Nippon, nel GT ho vinto la gara All-Star due volte e sono stato l’unico pilota Honda capace di vincere a Motegi nel 2003, cosa molto importante per il team dato che si trattava di una pista nuova all’epoca. Qui ho conquistato il Titolo di F3 nel 1997. Honda ha una grande tradizione ed è famosa per questo, c’è anche il museo ed è sempre molto bello visitarlo, infatti ne ho parlato spesso con altri in Olanda. Per il Giappone è importante avere un marchio che fa questi sforzi, quando ero con la Mugen visitai anche la fabbrica che si occupava della F1. Io e il Giappone abbiamo la stessa passione: le corse. Quando vengo qui respiro le stesse sensazioni e tutto è più facile.”

Quali opportunità di sorpasso offre Motgei?
“Avendo già corso qui posso dirti che la prima curva è molto interessante perché si frena tardi, poi c’è anche il tornantino dopo il rettilineo opposto a quello principale, visto che abbiamo un cambio di direzione secco a seguire. Penso che sia il circuito con il layout migliore per i sorpassi, ne abbiamo visti altri molto più duri, ma questo è perfetto. Lo so perché corsi qui con Formula 3, Formula Nippon e GT e mi ricordo bene tutti i punti migliori per superare a seconda delle categorie. Credo che daremo spettacolo, soprattutto in Gara 2, anche se di solito non sono mai riuscito a fare bene perché soffro in termini di velocità di punta. Non ci si annoierà, ne sono sicuro al 100%. Stamattina ho parlato con José María López e gli ho detto che mi aspetto di ritrovarmelo dietro in Gara 2, so che accadrà!”

E’ il secondo anno con le TC1, come si sono sviluppate auto e gomme? Pensi che siano migliorate?
“Sono nel WTCC dal 2001 e le cose sono cambiate molto, ma le gare sono comunque con lo stesso spirito. Ovviamente oggi i contatti sono più pericolosi perché si rischia di rompere parti come lo splitter anteriore, quindi la gente sta più attenta. Ci sono i pro e i contro, è ovvio. La cosa bella è che le auto sono più veloci di circa 6″ al giro, il che è sempre una gran sfida per un pilota che lotta col cronometro. In più devi fare i conti con l’aerodinamica e il grip meccanico, quindi tutto si complica, ma in modo positivo. Gestire 400CV su una vettura a trazione anteriore comunque è una bella fatica. La cosa negativa è che invece devi stare più attento ai contatti.”

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