Valente: "Avrei comunque lasciato la LADA, forse mi fermerò"
La prima stagione da pilota ufficiale è stata un calvario per il giovane francese, che messa in archivio la delusione patita con i russi ora deve pensare ad un futuro con altre priorità.
Foto di: FIA WTCC
Hugo Valente è ad un passo dall'addio al WTCC, dopo quella che poteva essere la stagione della consacrazione per il francese.
Approdato in LADA Sport coronando il sogno di diventare pilota ufficiale, il giovane transalpino ha passato un 2016 difficilissimo che lo ha visto affrontare più di un problema nel team russo.
Dal 2017 la squadra di Togliatti si concentrerà sulla RCRS e il TCR, ma per Valente il proseguimento nel WTCC non sarebbe stata la priorità comunque.
"Avevo già deciso di lasciare la LADA a fine stagione, indipendentemente dal loro ritiro o meno dal WTCC - ha raccontato Valente a Motorsport.com - Non mi sono piaciute certe scelte di lavoro, Catsburg e Tarquini hanno sempre avuto la possibilità di svolgere dei test, mentre io no. Inoltre tutti i pezzi nuovi venivano messi sulla mia macchina nei weekend di gara, così io perdevo un sacco di tempo e non ero mai a posto col set-up".
Dal calore della Spagna, Hugo è piombato nel gelo della Russia, il che non ha certamente giovato nei rapporti.
"Ho lavorato negli ultimi anni con la Campos Racing, una squadra tutta spagnola ricca di passione e calore. In LADA era tutto diverso, il mio team principal Viktor Shapovalov ha sempre fatto un giro in bici prima delle qualifiche anziché fermarsi a parlare con noi e discutere di strategie. Sinceramente non ho mai visto Alessandro Mariani della Honda fare cose del genere, come nessun altro del resto".
Le prospettive motoristiche per il 2017 non sembrano offrire molto e Valente sta pensando di fermarsi per pensare alla famiglia.
"Ho la fortuna di avere un padre che ha corso e mi dà una mano nel sostenere la mia carriera, ma a quasi 25 anni sono dell'idea che sia ora di iniziare a lavorare per guadagnarmi in prima persona ciò che mi serve. Debbo mandare avanti una famiglia, sono diventato papà a settembre e quindi ci sono delle priorità. Per l'anno prossimo non ci sono sedili disponibili e se dovesse essere introdotta la categoria Class One, Case come BMW, Audi e Mercedes hanno già i loro piloti ufficiali e non credo ci sarebbe spazio per me. Non ho voglia di pagare per correre, credo che questa sia stata la mia ultima gara".
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