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Tarquini: “Sono esplose le gomme”

Secondo il campione del mondo hanno ceduto le carcasse

Gabriele Tarquini a Monza sperava di allungare nella classifica del mondiale turismo e invece se n'è tornato a casa con le mani quasi vuote. Il settimo posto in Gara 1 è un bottino troppo pingue per un pilota che aveva il potenziale per vincere tutte e due le gare con la Seat Leon Tdi. Per l'abruzzese è stato un week-end da dimenticare, visto che ha perso la leadership della classifica piloti a vantaggio di Yvan Muller con la Chevrolet Cruze per un problema alle gomme Advan Yokohama. “Preferisco voltare pagina e pensare al prossimo appuntamento – ammette Tarquini – visto che in Gara 1 ero saldamente al comando e avrei vinto in modo agevole se non fosse esplosa la gomma anteriore sinistra alla Variante Ascari. Avevo avuto un'avvisaglia al Serraglio, quando all'improvviso si è presentata una strana vibrazione proprio sull'anteriore. Pensavo di riuscire a concludere la corsa in testa davanti ad Huff e, invece, deve aver ceduto la carcassa del pneumatico e sono arrivato al traguardo a rilento sul cerchio. Ci tengo a dire che stavo amministrando la gara, per cui non stavo tirando e mi tenevo alla larga dai cordoli”. Una situazione analoga l'ha vissuta anche Robert Huff con la Chevrolet Cruze pochi metri dopo, per cui alla fine il successo un po' rocambolesco è andato alla Bmw 320 iS di Priaulx che ha preceduto il compagno di squadra Farfus... “Le Bmw a Monza dispongono di un certo vantaggio perché essendo delle trazioni posteriori possono ripartire meglio le sollecitazioni sulle gomme, visto che quelle anteriori sono solo sterzanti e quelle posteriori sono destinate alla trazione. Noi, invece, sollecitiamo proprio l'anteriore sinistra che è sempre in appoggio, perché sommiamo gli sforzi”. Avete trovato la causa di questi cedimenti? “Sapevamo che Monza è una pista molto impegnativa per gli pneumatici, non è una novità: ricordo che nel 2008 Yvan Muller vinse, ma la sua gomma anteriore sinistra scoppiò subito dopo il traguardo. All'inizio si pensava che si fossero scelti assetti troppo estremi come angolo di camber, ma prima di Gara 2 abbiamo ridotto di mezzo grado questo valore e la musica non è cambiata: questa volta la vittima è stato lo sfortunato Michel Nykjaer che avrebbe vinto la sua prima gara nel Wtcc. Sappiamo che la parte centrale della gomma soffre a Monza, dal momento che si viaggia sempre a oltre 200 km/h e si accumula una temperatura che la gomma non smaltisce e manda in crisi la carcassa”. C'è qualche rimpianto? “Negli anni scorsi disponevamo dei sensori di temperatura per controllare le gomme. L'analisi non era ovviamente istantanea, ma si potevano studiare le variazioni di temperatura delle coperture alla telemetria. Quest'anno per risparmiare questi sensori non li abbiamo più, per cui abbiamo corso qualche rischio in più. C'è andata male, perché bastavano pochi metri ancora... Pazienza, adesso penso a Zolder...”

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