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Intervista

Schedvin: "La Volvo è potente, vorrei puntare al titolo dal 2018!"

Alexander Murdzevski Schedvin, responsabile di Polestar Cyan Racing-Motorsport ha rilasciato una intervista esclusiva a motorsport.com dove spiega quali sono gli obiettivi e i movimenti futuri di casa Volvo.

Robert Dahlgren, Polestar Cyan Racing, Volvo S60 Polestar TC1 e Thed Björk, Polestar Cyan Racing, Volvo S60 Polestar TC1

FIA WTCC

Alexander Murdzevski Schedvin ha le idee molto chiare: la Volvo S60 TC1 è una macchina potente e se nel 2017 riuscirà a lottare per il podio, allora il Titolo Mondiale non dovrebbe essere lontano.

Il responsabile di Polestar Cyan Racing-Motorsport ha analizzato questa prima stagione della Volvo nel WTCC, tracciando quelle che sono le linee guida per il futuro sotto l'aspetto tecnico e sportivo; il tutto racchiuso in questa intervista esclusiva per motorsport.com

La S60 TC1 ha subito stupito tutti rivelandosi molto veloce...
"Ad oggi penso che abbiamo il miglior motore del WTCC. E' evidente, siamo i più veloci in tutte le speed trap e questo è motivo di grande orgoglio perché utilizziamo una unità che deriva direttamente da quella che viene montata sulle Volvo stradali".

Cosa manca alla Volvo per raggiungere il top?
"Nel V8 Supercars in Australia abbiamo fatto un motore che è il migliore del campionato e siamo molto contenti di tutto ciò, segno che le nostre conoscenze tecnologiche sono davvero all'avanguardia. Chiaramente questo non si traduce in risultati in tutte le piste. Aerodinamicamente la S60 TC1 è una buona macchina, ma dobbiamo migliorare il grip e ottimizzare il tutto. Questo è ciò che serve per crescere".

Quali saranno i piloti del 2017?
"Abbiamo cinque piloti sotto contratto. Due per l'STCC e tre per il WTCC. In questo primo anno non dovevamo perdere troppo tempo, per cui abbiamo scelto piloti che conoscevano gli ingegneri già da almeno 10 anni in modo da capire subito come poter migliorare l'auto secondo le loro indicazioni. Avere un pilota velocissimo, ma non un'auto competitiva non avrebbe avuto molto senso, così come prendere uno con esperienza nel WTCC, ma non con la squadra. Quello che ci serviva era qualcuno che avevamo già con noi, ovvero piloti svedesi. Dall'anno prossimo penso che saremo più competitivi, quindi potremmo anche cominciare a guardarci attorno e cercare altri concorrenti".

A fine anno uno libero sarà Yvan Muller...
"La famiglia del WTCC è molto unita e nel paddock si chiacchiera con chiunque. Gli ingegneri parlano con le altre squadre e così fanno anche i piloti. E' normale".

Nel 2017 la Polestar avrà tre Volvo in pista?
"Sapevamo che ci sarebbe stato bisogno della terza vettura. Un pilota può anche diventare Campione del Mondo da solo, ma il Mondiale Costruttori lo conquisti con più auto. Non avere una terza auto, in ogni weekend potrebbe significare regalare qualcosa come 120 punti agli avversari. Non possiamo permettercelo, soprattutto con il MAC3".

Come sarà il WTCC senza la Citroën?
"Questa domanda riguarda aspetti non solo sportivi, ma anche commerciali. La Citroën si è data molto fare in termini di promozione, in Argentina lo abbiamo visto e tutto ciò ha giovato al WTCC. La loro partenza è una perdita per il campionato, ovviamente, ma nulla è eterno. Penso che in F1 team come Ferrari e McLaren siano unici, ma nel DTM la BMW è entrata solo nel 2012. Penso che la scelta della Citroën non debba preoccupare più di tanto. Anzi, ha fatto tantissimo per il motorsport, per 12 anni si è impegnata nei Mondiali FIA, fra WRC e WTCC. Chiaramente mi dispiace che se ne vada, ma rispetto la decisione. Per la serie non è mai bello perdere un costruttore. E comunque avremo ugualmente delle Citroën in pista, quindi non li perderemo del tutto. La C-Elysée WTCC è un'auto ben sviluppata e potrà essere un bell'avversario col quale confrontarsi".

Quali sono i vostri obiettivi per il 2017?
"In questa prima stagione ogni tanto abbiamo raggiunto la Top5, quindi per l'anno prossimo puntiamo a fare lo stesso con il podio. Ma dal 2018/2019 non abbiamo scuse, dobbiamo obbligatoriamente essere pronti per puntare al titolo. Per farlo, però, dobbiamo prima lavorare bene e arrivare a lottare per il podio".

Dichiarazioni raccolte da Federico Faturos

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