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Sabine Schmitz ci racconta come si affronta il Nürburgring Nordschleife

La pilota tedesca è una grandissima esperta dell'Inferno Verde e vanta il soprannome di "Regina del Ring": viviamo attraverso il suo racconto un giro completo di pista lungo i 25km.

Nürburgring Nordschleife

Il FIA World Touring Car Championship tornerà a correre sul Nürburgring Nordschleife il weekend del 26-28 maggio per la WTCC Race of Germany.

Sabine Schmitz, soprannominata "La Regina del Ring", ci spiega come affronterà i 25,278km dell'Inferno verde al volante della sua Chevrolet RML Cruze TC1 preparata dalla ALL-INKL.COM Münnich Motorsport.

"La parte del circuito utilizzato per i GP non è così impegnativa per le sospensioni come lo è la Nordschleife, ma richiede una buona trazione nei brevi rettilinei presenti, dunque bisognerà lavorare molto su quella per non perdere già tempo al via".

"Entrando nella Nordschelife la prima curva è la "Hatzenbach", sezione molto veloce dove bisogna tenere il gas aperto, se non una leggerissima pressione sul freno in entrata. Con un buon bilanciamento non hai bisogno di sterzare troppo stressando le gomme. Arriviamo dunque all'"Hocheichen", ovvero un paio di curve strette dove solitamente c'è un po' di scivolamento con il posteriore; i piloti del WTCC amano tagliare le curve e qui il problema è che si porta in traiettoria la terra, dunque lo sporco fa sbandare di più l'auto!"

"Successivamente abbiamo la "Quiddelbacher Höhe", bisogna essere abituati a percorrere questo tratto perché la macchina si muove molto e siamo a tutta velocità. Se non stai attento a come correggi con il volante il rischio di commettere errori è molto alto".

"La "Flugplatz" è un tratto molto veloce che richiede un carico aerodinamico molto buono. Alla "Aremberg" bisogna frenare forte, con la vettura che deve essere ben piantata per terra. Si arriva dunque alla compressione della "Fuchsrohre", difficile se hai scelto un set-up più morbido, poi c'è la chicane "Adenauer Forst", dove l'auto deve essere molto reattiva per il sinistra-destra. La "Metzgestelt" è una curva a sinistra molto veloce, ma non difficile".

"Arriviamo alla "Kallenhard" dove bisogna frenare forte perché siamo in discesa; qui il peso è tutto sull'anteriore e il bilanciamento dell'auto diventa fondamentale. Quando si sterza non bisogna essere troppo bruschi, così come alla "Wehrseifen", variante che richiede un carico aerodinamico molto elevato".

"Alla "Exmuhle" c'è un'altra grande compressione: si tratta di una salita piuttosto ripida e con il peso sul posteriore bisogna avere una trazione ottima quando si accelera. E' molto importante scaricare tutta la potenza a terra perché dopo c'è il rettilineo che porta alla "Bergwerk", curva abbastanza facile dove l'asfalto ha un buon grip".

"Dopo abbiamo un'altra salita molto lunga fino al "Karusell", il tornantino che si affronta a 80km/h. Occhio ai dossi, la macchina si muove molto e le sospensioni devono essere regolate bene per evitare di finire fuori strada".

"Eccoci poi alla "Höhe Acht", poi alla "Wippermann", che è un po' più difficile per via dei cordoli; bisogna essere gentili sullo sterzo per non andare fuori. La "Eschbach" è un'altra sezione in discesa che richiede una frenata decisa".

"Alla "Brünnchen" ci sono spesso tanti tifosi, quindi non fatevi distrarre troppo! L'asfalto qui è buono e si scende fino alla "Pflanzgarten", dove c'è un bel salto; solitamente le Chevrolet si staccano da terra con tutte e quattro le ruote perché utilizzano un assetto molto più morbido, ecco perché si continua a rimbalzare anche dopo il dosso!"

"Affrontiamo ora un lungo curvone a destra a tutta velocità, per poi giungere ad un richiamo verso sinistra; anche qui non bisogna fare movimenti bruschi con il volante per evitare sbandate. La "Schwalbenschwanz" è molto veloce perché il grip è ottimo, poi c'è un altro tornantino dove bisogna lasciare scorrere la vettura".

"In uscita dalla "Galgenkopf" bisogna essere molto puliti e avere una buona accelerazione per il lunghissimo rettilineo "Döttinger Höhe", che è circa 2km. La speranza è di non avere troppe vetture attorno a te perché qui la carreggiata è molto stretta".

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