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Norbert Michelisz ci racconta come affrontare l'Hungaroring

L'Hungaroring sarà l'evento di casa per Norbert Michelisz: ecco tutti i segreti della pista di Budapest svelato dal pilota Honda.

Hungaroring, Budapest

Hungaroring, Budapest

Ecco un concorrente che vorrà sicuramente vincere nel prossimo weekend del WTCC. Nessuno conosce l'Hungaroring meglio di Norbert Michelisz, dunque sentiamo come si affrontano i 4,381km della pista magiara secondo il pilota della Honda.

"La curva 1 è una delle più difficili e lente del circuito; vi si arriva a grande velocità e bisogna frenare molto forte, quindi c'è anche possibilità di tentare sorpassi. In generale non è particolamente impegnativa, ma bisogna restare larghi in entrata per poi sfruttare al meglio il cordolo interno e quello in uscita, dove acceleri e ti lanci verso la curva 2. Qui la frenata è più ostica perché si arriva in discesa a 200km/h e si deve trovare la corda per percorrerla al meglio e non finire fuori traiettoria. A metà si rischia di soffrire di sottosterzo, ma il problema è che la vettura va assettata in modo che sia molto reattiva, dato che subito dopo bisogna sterzare verso destra per affrontare la curva 3, dove l'uscita è importantissima".

"Si percorrono circa 400m in salita e si arriva alla curva 4, una delle mie preferite: è molto veloce e quest'anno avremo un nuovo cordolo all'interno che è più basso rispetto a quello degli anni passati. Si tratta di una curva cieca e quando ti trovi in cima allo scollinamento sei già a 150km/h. E' necessario restare sulla sinistra per inserirsi al meglio nel curvone 6. Ora con il nuovo asfalto non ci sono problemi di buche o dossi, ma resta comunque scivoloso e impegnativo. Qui si può cercare un sorpasso, a patto che chi ti sta davanti eviti contatti o incidenti".

"La chicane è la parte più lenta del tracciato, la si percorre a circa 80km/h in seconda marcia. Anche qui puoi cercare di passare, ma dipende come uno si difende all'ingresso. Le curve 8 e 9 le considero una unica perché la traiettoria è tale e richiede fluidità nella guida; l'importante è non essere troppo veloci all'ingresso perché rischi di non trovarti pronto per il richiamo verso destra della 9. Stesso discorso per la 10 e la 11, anche se sono da affrontare a velocità maggiore. In uscita spesso qualcuno va largo".

"La curva 12 è secca a 90 gradi, si sfrutta il cordolo interno di destra e si arriva alla curva 13, un tornante lungo da percorrere in quinta marcia. E' molto divertente a gomme nuove perché puoi frenare tardi e lasciare scivolare la vettura, ma non devi spalancare il gas troppo presto. Per l'ultima curva, la 14, penso che la soluzione migliore sia restare larghi in ingresso per poi sfruttare al meglio l'uscita e tuffarsi sul rettilineo. Se arrivi troppo forte il rischio è di non poter accelerare nel giusto modo sul dritto".

I punti migliori per superare secondo Michelisz: "La frenata della curva 1, stando all'interno. La traiettoria interna della chicane nel caso in cui chi ti sta davanti si stia difendendo dalla curva 5".

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