Muller: minacce di morte a Yvan e alla famiglia per il ritorno!
Alcuni tifosi ungheresi di Michelisz non hanno gradito il rientro del francese nel WTCC per aiutare Björk a battere "Norbi" nella sfida per il titolo. Il pilota Volvo ha ricevuto messaggi inquietanti e si è sfogato.
Foto di: FIA WTCC
Purtroppo anche nel motorsport ogni tanto si manifestano le figure dei facinorosi, che scambiano le piste e i paddock per curve di stadi dove inveire ed insultare gratuitamente e senza ogni logica.
A farne le spese questa volta è stato Yvan Muller, chiamato dalla Polestar Cyan Racing per correre le ultime gare del WTCC al volante della Volvo S60 TC1 e dare una mano a Thed Björk a vincere il titolo Mondiale.
La cosa non è stata presa bene da alcuni tifosi (se così si possono chiamare...) di Norbert Michelisz, diretto rivale di Björk nella corsa all'iride, i quali hanno minacciato malamente Muller, reo a loro - opinabilissimo - parere di rinunciare al ritiro dalle corse per mettere i bastoni fra le ruote al pilota Honda.
"Da quando è uscito il comunicato stampa dove si diceva che tornavo a correre sono diventato il bersaglio di parecchi fan di "Norbi" - ha rivelato Muller a Motorsport.com - Mi sono arrivati messaggi assurdi, del tipo: "ti ammazziamo e violenteremo tua moglie e tua figlia". Secondo me si è esagerato, dico comunque che la situazione è sotto controllo, ma questo è sfociare nel fanatismo e non nel semplice tifo".
"Abbiamo superato il limite. Un conto è rivolgere certe espressioni a me, ma quando si coinvolge anche la mia famiglia non è più accettabile. Ragazzi, è solo sport e alla fine si tratta di un gioco. Sono certo che Michelisz, da marito e padre di famiglia, capisca tutto, sia d'accordo con me e possa fare qualcosa per arginare la situazione".
Informazioni aggiuntive di Neil Hudson
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