Monteiro: "Il titolo è ancora possibile"
Nonostante il weekend negativo patito in Germania, il portoghese della Honda è convinto che il Mondiale non sia sfuggito e si appresta con grande motivazione ad affrontare le gare di casa sua a Vila Real.
Foto di: FIA WTCC
Tiago Monteiro sarà l’idolo locale in occasione della WTCC Race of Portugal che si terrà a Vila Real nel weekend. Lo scorso anno il pilota del Castrol Honda World Touring Car Team vinse sul tracciato di casa, dunque vediamo come si appresta ad affrontare l’impegno del 2017.
In Germania hai perso la vetta del campionato, sei deluso?
“Potevo consolidare la mia leadership, ma la foratura nella Opening Race mi ha fatto andare a muro e ho perso punti preziosi. E’ stato frustrante, ma sono orgoglioso del lavoro del mio team, i ragazzi hanno rimesso a posto l’auto in tempo per la Main Race. Peccato che partire dalla pit-lane ha reso quasi impossibile terminare a punti”.
Sei ancora convinto di poter lottare per il titolo?
“Certo, anche se non sono più primo non siamo nemmeno a metà stagione”.
Quanta pressione avrai nel weekend di Vila Real?
“Tanta e non posso nasconderlo, ma ho lavorato parecchio per gestirla bene. Sono fortunato perché negli ultimi 10 anni ho sempre corso con team ufficiali, ma non sempre ho avuto la possibilità di lottare per il titolo. Ci sono stati momenti nei quali non ero pronto, mentre altri piloti in griglia erano veramente più forti. Ora ci sono anche io e siamo in una posizione privilegiata che ovviamente ti sottopone a pressioni extra. Ma è anche vero che tutti puntiamo ad un obiettivo ben preciso”.
Che differenza fa avere il tifo dei tuoi fan?
“A volte ti sovrasta un po’, ma sicuramente è positivo e quando vinsi lo scorso anno qui a Vila Real, probabilmente fu anche per merito loro. Salire sul podio fu indimenticabile, una bellissima sensazione. Quando vedi la reazione della gente davanti a te, allora capisci di aver fatto qualcosa di importante e ha un impatto particolare sulla tua vita”.
Sul weekend di Vila Real cosa ci puoi dire?
“Sei molto vicino alla pista, alle auto e ai piloti, a metà fra città e tracciato. Penso sia il modo migliore di vivere un weekend di gara. C’è grande entusiasmo, basta vedere foto e video del 2016 per capire cosa significa”.
Quanto è difficile questa pista?
“E’ molto dura, la paragono a Macao. E’ più corta rispetto a quella, ma è veloce e tortuosa, con sconnessioni simili e ogni anno cambiano le condizioni. I cordoli, le chicane, il fondo rifatto; devi adattarti bene a tutto”.
Come ti preparerai per Vila Real?
“Sarà la settimana più intensa dell’anno, come potete immaginare. Non solo per gli impegni con stampa e incontri vari, ma anche perché qui avrò i miei famigliari, i fan e tutto ciò che circonda il motorsport. Serviranno energie e pazienza, ma è ciò che mi piace di questo lavoro. Lunedì e martedì avrò impegni ed incontri, mercoledì farò dei giri in pista, comunque resterò a Vila Real per tutta la settimana”
Se non avessi fatto il pilota, cosa saresti diventato?
“La mia famiglia è nel giro degli hotel e ho studiato per quel settore in Svizzera. Mi piaceva molto e probabilmente avrei lavorato lì. Finiti gli studi, ho avuto modo di salire su un’auto da corsa e inizialmente pensavo fosse un hobby, poi ho visto che si materializzavano diverse opportunità e ho deciso che il lavoro in hotel avrebbe potuto aspettare, era meglio dedicarsi al motorsport. Ormai corro da 20 anni e posso dire che miglioro sempre”.
Meglio di così non poteva andarti…
“Non lo so, non ho mai provato null’altro. Ma il motorsport è una grande passione e mi ritengo fortunato a farne parte, lo amo. Forse sarebbe bellissimo anche fare l’astronauta o il pilota d’aerei, ma credo che girare il mondo per correre sulle auto più veloci e con i migliori team sia fantastico. Per questo dico che sono fortunato”.
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