Monteiro: "Anche al Nordschleife la Honda può dire la sua"

L'appuntamento del Nordschleife è considerato il più importante della stagione per vari motivi e al Castrol Honda World Touring Car Team lo sanno bene.

Gli oltre 25km dell'Inferno Verde che vedranno i protagonisti del FIA World Touring Car Championship darsi battaglia da domani, fanno sicuramente paura, ma rappresentano anche un obiettivo ben preciso per chi vuole lottare per il campionato.

"Non potevo sperare in un inizio di stagione migliore - ha detto Tiago Monteiro, leader della classifica piloti - I miglioramenti fatti dalla Honda durante l'inverno ci hanno dato una Civic WTCC in grado di essere competitiva su tutte le piste, anche in quelle dove avevamo sofferto per la zavorra. Il Nurburgring è una serie di sfide uniche per caratteristiche, con curve cieche e velocissime alternate a tratti più lenti, cordoli alti e con il lunghissimo rettilineo finale. Bisogna avere una macchina forte per essere i migliori qui".

Dello stesso avviso è anche Norbert Michelisz, che in questo avvio di stagione ha però avuto meno fortuna del suo compagno di squadra.

"Nelle ultime due gare non sono stato fortunato - ammette l'ungherese - So che questo weekend è l'occasione per tornare a lottare per il campionato. Ci aspetta una sfida grandissima, ma la Honda andrà bene perché è cresciuta parecchio sulle velocità di punta. Lo scorso anno conclusi a podio due volte, con un buon set-up sono convinto che potrò dire la mia anche stavolta".

Per Ryo Michigami, invece, la sfida è ancor più impegnativa, dato che oltre ad essere ancora in una fase di crescita personale nella serie, il Nordschleife è un tracciato sul quale non ha mai corso prima.

"Il Nurburgring è un circuito incredibile, una icona del motorsport nel mondo - ha detto il giapponese - Centinaia di migliaia di fan arrivano da tutte le parti creando una grande atmosfera, non vedo l'ora di godermela. La scorsa settimana sono stato lì un paio di giorni a provare con una Honda Civic Type R stradale, ci sono tantissime curve e la sfida più grande è ricordarsi il layout completo. In Ungheria ho visto per due volte il traguardo e questo mi ha dato fiducia, spero di migliorare i risultati in qualifica e gara".