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Intervista

Michigami: "Ho imparato tanto e con fatica, a Motegi sogno il podio"

Nel suo primo anno di WTCC il giapponese della Honda sta vivendo un'esperienza unica e molto particolare che lo ha portato ad un livello molto alto, sul quale puntare per fare un bel risultato per le gare di casa sua.

Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC

Foto di: FIA WTCC

Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Gabriele Tarquini, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC, Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC

Ryo Michigami torna sul luogo dove fece il proprio debutto nel FIA World Touring Car Championship, ossia il Twin Ring Motegi, su cui il prossimo weekend (27-29 ottobre) prenderà parte alla WTCC JVCKENWOOD Race of Japan.

Ecco cosa ha detto il pilota dell'Honda Racing Team JAS prima di tornare nel proprio paese per correre davanti alla sua gente nella sua prima stagione completa al volante della Civic WTCC.

Cosa hai imparato in questi 12 mesi da pilota del WTCC?
"Mi sto mettendo alla prova, sia fisicamente che mentalmente dato che le auto TC1 sono a trazione anteriore e molto diverse rispetto a quelle che ho guidato negli ultimi 20 anni. Ho dovuto imparare tutto, compreso il fatto di viaggiare moltissimo, cosa che non avevo mai fatto in Europa per correre e per fare test. Almeno, non così intensamente".

Quanto ti senti migliorato?
"Ho imparato davvero tantissimo. Ho guardato tutti i video delle gare del WTCC raccogliendo una marea di informazioni dal team per poter migliorare le mie prestazioni e dare una mano alla squadra a conquistare i Mondiali".

In quali aree sei migliorato e su cosa invece dovresti continuare a lavorare?
"La comunicazione è una sfida molto impegnativa nel WTCC perché nonostante Honda sia un costruttore giapponese, la maggior parte del mio team - incluso il mio ingegnere Nicola - non parla la mia lingua. Penso che il mio inglese sia migliorato molto quest'anno perché ho potuto fare molta più pratica. Questo ha aiutato e crescendo sotto questo aspetto è diventato molto più facile capire la Civic WTCC".

Qual è stato il momento migliore di questo 2017 fino ad ora?
"Restare in corsa dopo sei eventi disputati. Questa è la mia prima stagione in un Mondiale e fra test, viaggi e gare la tua testa e il tuo fisico vengono messi molto sotto stress. Tiago Monteiro e "Norbi" Michelisz ci sono abituati, ma quest'anno ho viaggiato molto di più di quanto avevo fatto in tutta la mia carriera. Insomma, sono in una situazione molto migliore rispetto a quella in cui mi trovavo ad inizio anno".

Sei soddisfatto?
"La sfida di cercare il limite della Civic WTCC è grandissima per me, ma è incoraggiante vedere che riesci ad avvicinarti al passo di quelli che ti precedono. Ora andremo a Motegi, dove ho già corso e la mia esperienza potrà aiutare il team"

Cosa ne pensi del Twin Ring Motegi come pista e sfida?
"Ho corso regorlamente qui per 15 anni e ovviamente sarà un evento particolare per Honda perché è la sua pista di casa. Mi piace molto, non è lontana da Tokyo e ci si arriva facilmente. Su questo circuito il punto fondamentale è la frenata, ci sono molti rettilinei e curve lente, quindi devi stare attento a gestire bene tutto l'impianto frenante se vuoi arrivare alla fine. L'anno scorso faceva un gran caldo e fu decisivo per la vittoria".

Nelle gare che hai fatto a Motegi qual è stata la più bella?
"Ho due bei ricordi: la vittoria del 1998 nel Super GT con la Honda NSX e quello dell'anno seguente, quando tutti dicevano che la mia auto di Formula Nippon era troppo lenta per ottenere un bel risultati, invece stupii tutti finendo sul podio".

Il peggiore ricordo?
"La gara del Super GT dello scorso anno, fu l'ultima del team Drago Corse, che ora è passato alla Formula 3, e purtroppo non riuscimmo a completarla".

Cosa significa per te correre in casa una gara di un Mondiale?
"L'anno scorso fu incredibile vivere il supporto dei fan, fu fantastico. Mi aspetto molta più gente il prossimo weekend. Le gare verranno trasmesse su J SPORTS e questo aiuterà la gente a conoscere di più il WTCC. Molti si aspettano che possa vincere, chiaramente questo crea parecchia pressione: sono entusiasta e nervoso allo stesso tempo".

Quali sono i tuoi obiettivi e le tue speranze per il weekend della WTCC Race of Japan?
"Non sono stato contento del risultato ottenuto lo scorso anno, ma abbiamo lavorato incredibilmente tanto per tutta la stagione e arrivare ad essere più forti ora. Mi piacerebbe salire sul podio".

 

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